Alcuni giochi favorevoli alle proteste di Hong Kong non sono stati approvati per la messa in vendita su Steam. La scoperta è stata resa possibile da due sviluppatori che recentemente hanno provato a pubblicare su Steam dei titoli realizzati a supporto delle manifestazioni pro-democrazia a Hong Kong .
Il primo gioco è del team Liberate Hong Kong e mette nei panni di manifestanti che devono evitare gli assalti della polizia. La richiesta di pubblicazione è stata fatta il 18 ottobre. Steam normalmente impiega dai tre ai cinque giorni per l'approvazione o per dare feedback in caso di rifiuto. Il gioco pro Hong Kong è stato completamente ignorato e gli sviluppatori non hanno ricevuto alcuna notizia da Valve, nonostante le richieste di chiarimenti fatte il 30 ottobre e il 26 novembre 2019.
Il sospetto è che Steam non voglia pubblicare giochi che indispettiscano il governo cinese, rischiando di perdere l'accesso a quel ricchissimo mercato, in cui è entrata nel 2018.
La censura si è ripetuta con un altro gioco ispirato ai fatti di Hong Kong, la visual novel distopica Karma, la cui richiesta di pubblicazione è stata fatta il 6 ottobre 2019, quindi di nuovo il 4 novembre 2019. In questo caso Valve ha risposto che il processo di revisione ha richiesto più tempo del previsto per i contenuti controversi e potenzialmente illegali del gioco.
La dichiarazione di Valve fa tanta più impressione se si pensa all'altissimo numero di giochi dai contenuti pornografici e politici presenti su Steam. Pensate che solo di titoli anti Trump ce ne sono 122 e che è stata permessa la pubblicazione di giochi favorevoli a Bolsonaro, l'attuale presidente brasiliano, o al Gamergate. Insomma, Valve si è sempre dimostrata apertissima a pubblicare titoli riconducibili alle ideologie più diverse, anche quelle più controverse. In questo caso quindi la censura sembra mirata proprio a non indispettire la Cina.
Valve non è la prima software house che mette gli affari davanti alla libertà di espressione. Giusto in tempi recenti Blizzard è stata travolta dalle polemiche per un motivo simile.