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"Stiamo uccidendo Sony", clamoroso leak rivela documenti SEGA dell'epoca Saturn

Un clamoroso leak ha portato alla luce qualcosa come trecento pagine di documenti SEGA dell'epoca Saturn, quando l'azienda era convinta di battere PlayStation.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   04/07/2023
'Stiamo uccidendo Sony', clamoroso leak rivela documenti SEGA dell'epoca Saturn

"Stiamo uccidendo Sony", scrive Tom Kalinske, ex CEO di SEGA of America, in una e-mail datata 28 marzo 1996. "In tutti i negozi giapponesi Saturn è sold-out e ci sono pile di PlayStation. I rivenditori dicono che non riescono a confrontare le vendite reali perché Saturn si esaurisce prima che possano effettuare qualsiasi tipo di misurazione."

È solo uno dei documenti, risalenti chiaramente all'epoca Saturn, emersi da un clamoroso leak composto da quasi trecento pagine che descrive in maniera molto accurata un periodo in cui SEGA era convinta di poter battere PlayStation (altro che compagno di battaglia...), visto che appunto le vendite in Giappone stavano premiando la loro console in maniera evidente.

"Vorrei poter prendere tutto il nostro staff, gli addetti alle vendite, i rivenditori, gli analisti, i media ecc. e fargli vedere ciò che sta succedendo in Giappone", scrive ancora Kalinske. "Capirebbero che vinceremo anche negli USA." Poi però le cose, per tutta una serie di motivi, sono andate molto diversamente.

Ammissioni di colpa

I documenti rivelano tuttavia che anche in quei momenti di feroce ottimismo non era tutto rose e fiori: i margini sulla vendita di Saturn erano davvero risicati e ciò ha creato forti malumori fra i rivenditori occidentali, che volevano abbandonare la console.

Non è tutto: dalle carte emergono importanti ammissioni di colpa in merito al lancio di prodotti come 32X e Mega CD, che hanno finito per danneggiare il brand. E ci sono anche osservazioni sul piano tecnologico, con i giochi Sony giudicati graficamente migliori di quelli SEGA.

Tom Kalinske ha lasciato SEGA l'anno successivo a queste comunicazioni, ma l'azienda non ha mollato sul terreno dell'hardware, lanciando sul mercato nel 1998 la sua ultima console, Dreamcast, per poi diventare fondamentalmente un publisher third party.