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Striscia la Notizia accusa Fortnite di creare dipendenza

Il noto TG satirico Striscia la Notizia ha realizzato un servizio su Fortnite affermando che crea dipendenza, ma lo ha infarcito di inesattezze e luoghi comuni.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   30/01/2019

Striscia la Notizia ha dedicato un servizio a Fortnite, realizzato dall'inviato Marco Camisani Calzolari, per accusarlo di creare dipendenza.

La tesi non è certo nuova ed è molto dibattuta, non solo in Italia, quindi è meglio sospendere ogni giudizio sul punto. Il problema in questo caso non è l'accusa mossa a Fortnite, ma le numerose inesattezze contenute nel servizio, nonché la superficialità con cui sono state esposte le tesi accusatorie, se così le vogliamo chiamare.

Ad esempio quando ci viene detto che Fortnite "Secondo alcuni esperti pare che sia molto pericoloso per i nostri figli in quanto può istigare comportamenti anti sociali o magari contro la legge oppure alimentare il cyber bullismo magari creando una forte dipendenza che rischia di portare i ragazzi a diventare apatici e svogliati in tutto il resto che fanno", vorremmo sapere chi sono questi esperti e a quali studi viene fatto riferimento, visto che parliamo di accuse gravissime.

Quando si dice: "pare che il gioco sia addirittura diventato un luogo di adescamento per i pedofili," vorremmo capire le dimensioni del fenomeno denunciato e le sue specificità, visto che accuse simili sono state fatte praticamente a ogni videogioco online di successo lanciato da quando esiste internet. È il videogioco che attira i pedofili, oppure i pedofili vanno lì dove ci sono più ragazzini?

Vorremmo anche capire i contorni del caso denunciato dalla dottoressa Maura Manca, che parla di cyberbullismo legato al gioco. Insomma, stiamo parlando di un fenomeno dovuto alle caratteristiche peculiari di Fortnite? Oppure è semplicemente il ripresentarsi in un luogo virtuale diverso di un fenomeno tipico degli spazi virtuali sociali su internet?

A chiusura del servizio l'inviato di Striscia la Notizia ha fortunatamente intervistato la dottoressa Viola Nicolucci, psicoterapeuta esperta in psicologia dei videogiochi, recentemente intervistata anche da noi, che ha spiegato: "In venticinque anni di ricerca non è mai stato dimostrato che la violenza presente nei videogiochi non alimenta i comportamenti violenti. Altre ricerche dimostrano che sono proprio i videogiochi a migliore alcune qualità cognitive".