Il governo degli Stati Uniti ha aggiunto Tencent, la più grande azienda videludica al mondo, nella lista nera delle compagnie collegate all'esercito militare della Cina. Un portavoce ha commentato la questione, precisando che non si tratta di una compagnia militare o che fornisce prodotti all'esercito.
Questa blacklist è nata da un ordine esecutivo del 2020 dell'amministrazione Trump per prevenire che compagnie statunitense investano in aziende in qualche modo legate o controllate dall'esercito cinese. Di conseguenza, seppur far parte della lista nera del Pentagono di fatto non comporta nessuna limitazione o sanzione diretta per Tencent, in ogni caso scoraggia imprenditori e aziende ad avere rapporti con questa compagnia.
Calano le azioni in borsa di Tencent
Gli effetti sono già visibili, con le azioni di Tencent che hanno perso il 7% in borsa nelle ore successive alla diffusione della notizia. Ricordiamo che l'azienda ha investito in oltre 800 compagnie, incluse quelle occidentali, come ad esempio Activision Blizzard e Ubisoft, e possiede il 40% di Epic Games, il 30% di Larian Studios (Baldur's Gate 3), il 100% di Riot Games, la software house di League of Legends e Valorant.
In un commento al portale di tecnologia The Verge, il portavoce di Tencent Danny Marti ha negato qualsiasi legame con l'esercito cinese e ha spiegato che l'azienda collaborerà attivamente con il Dipartimento di Difesta statunitense per chiarire questo "malintenso":
"Non siamo un'azienda o un fornitore militare", ha dichiarato Marti in un comunicato. "A differenza delle sanzioni o dei controlli sulle esportazioni, questo elenco non ha alcun impatto sulla nostra attività. Lavoreremo comunque con il Dipartimento della Difesa per risolvere qualsiasi malinteso".
In passato alcune compagnie cinesi sono riuscite con successo a dimostrare di non avere legami con l'esercito della Cina e farsi depennare dalla lista nera del Pentagono, come ad esempio Xiaomi e Advanced Micro-Fabrication Equipment. Resta da vedere se anche Tencent riuscirà in questa impresa.