Secondo un report di Bloomberg, il colosso cinese Tencent potrebbe essere intenzionato a espandersi ancora con la possibile acquisizione di Nexon, altro editore asiatico di dimensioni notevoli, attraverso un'operazione miliardaria dalla grande importanza.
In linea di massima, l'espansione di Tencent in quest'ultimo periodo è stata strategica e molto mirata: più che acquisizioni in blocco, sembra tendere soprattutto all'acquisto di azioni, per incrementare la propria rilevanza anche presso singoli studi o altri publisher, assumendo il ruolo di azionista di minoranza ma acquisendo notevoli quantità di azioni, in molti casi.
La notizia più recente, in questo senso, è l'acquisizione del 15,75% di Arrowhead Studios, gli autori di Helldivers 2, ma i casi sono molti, come la nuova azienda creata con Ubisoft per controllare le IP di maggiore importanza, o l'acquisto di azioni di Kadokawa.
Un accordo miliardario
La manovra descritta da Bloomberg sembra però avere l'aspetto di una vera e propria acquisizione in blocco di Nexon, che a sua volta è una compagnia coreana già di dimensioni notevoli: non per nulla, il costo dell'operazione sarebbe stimato sui 15 miliardi di dollari.
Nel caso, si tratterebbe di una delle acquisizioni più costose nella storia dei videogiochi, forse la maggiore tra quelle registrate finora sul mercato asiatico, che inserirebbe diversi titoli interessanti all'interno del catalogo di Tencent.
Nexon di recente ha lanciato The First Descendant e The First Berserker: Khazan, ma essendo anche azionista di maggioranza di Embargo Studios a sua volta possiede nel proprio catalogo anche The Finals e il prossimo ARC Raiders. Al di là di questi, in particolare in Cina ha una grande influenza come sviluppatore di Dungeon & Fighter, franchise di enorme richiamo.
Al momento non si parla comunque chiaramente di acquisizione, con la compagnia che starebbe "valutando un possibile accordo" per incrementare la propria influenza sul mercato attraverso un cambio di assetto con Nexon, che potrebbe portare anche a soluzioni intermedie.