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The Callisto Protocol: ambientazione, atmosfera e combattimenti spiegati dal team

The Callisto Protocol si è mostrato nel primo video gameplay, vediamo alcuni dettagli al riguardo sul cosiddetto Horror Engineering.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   03/06/2022

The Callisto Protocol è protagonista di un nuovo approfondimento sul PlayStation Blog, pubblicato in occasione della presentazione di ieri notte, in cui Glen Schofield di Striking Distance spiega qualcosa sulla costruzione del gioco, in particolare su quello che viene definito l'Horror Engineering, ovvero il sistema di costruzione delle ambientazioni e la regia presente.

Ieri sera, con il trailer di The Callisto Protocol allo State of Play, abbiamo avuto modo di vedere infine il primo gameplay del gioco horror ad ambientazione fantascientifica ma qualche altro dettaglio arriva dunque da Schofield, che è stato peraltro uno degli autori principali della serie Dead Space, come era facilmente intuibile.

Viene ribadita l'ambientazione e parte della storia:

Ambientato nel 2320 su Callisto, la luna morta di Giove, The Callisto Protocol è la storia di Jacob Lee, un detenuto della prigione Black Iron che dovrà lottare per la sua vita quando una misteriosa minaccia biologica getterà il satellite nel caos. Le guardie della prigione e gli altri detenuti stanno mutando in orribili mostri chiamati Biophage: Jacob dovrà annientarli per sopravvivere e scoprire gli oscuri segreti della United Jupiter Company.

Per rendere particolarmente vivo e inquietante il mondo di The Callisto Protocol, il team di sviluppo ha sfruttato una tecnica chiamata "Horror Engineering", in grado di generare "spaventi indimenticabili". Si tratta di fondere e amalgamare svariate componenti come atmosfera, tensione, violenza, senso di impotenza e umanità per far impennare la tensione e innescare un senso di terrore senza precedenti, almeno nelle intenzioni di Striking Distance, ma il video mostrato risulta alquanto convincente sotto questo aspetto.

Il senso di orrore, per Schofield, ha origine prima di tutto dall'atmosfera, motivo per il quale Callisto è stata scelta come mondo angosciante, spoglio e isolato, in grado di generare inquietudine. Un elemento fondamentale per alimentare queste sensazioni è lo studio delle luci e delle ombre, utilizzate con grande attenzione.

Altro elemento di grande interesse è il sistema di combattimento, che sfrutta anche una peculiare arma gravitazionale chiamata GRP, cercando un equilibrio tra scontri a fuoco e lotta corpo a corpo.

Le guardie di Black Iron utilizzano il GRP per tenere sotto controllo i prigionieri, ma grazie a quest'arma Jacob potrà affrontare i Biophage con soluzioni creative. Per uscire da una situazione critica, il giocatore potrà stordire un mostro in arrivo o persino scagliarlo in una turbina o contro un qualche tipo di minaccia ambientale nelle vicinanze.

The Callisto Protocol è un survival horror, quindi il giocatore deve sentirsi costantemente indifeso, quasi impotente. Jacob non è un soldato, ogni scontro che si troverà ad affrontare sarà una questione di vita o di morte. Munizioni, salute e armi saranno scarse e quindi preziosissime, perciò sarà necessario setacciare Black Iron per qualsiasi risorsa disponibile.