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The Elder Scrolls 6 dovrebbe cambiare tutto per avere successo?

Nuove voci di corridoio fanno tornare The Elder Scrolls 6 al centro dell'attenzione, ma cosa dovrebbe fare Bethesda per garantire il successo del nuovo capitolo?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   21/02/2025
Un fotogramma del famoso teaser trailer di The Elder Scrolls 6

Si torna a parlare di The Elder Scrolls 6, anche se il gioco è probabilmente lontano ancora vari anni: nonostante sia stato presentato con un teaser trailer nel 2018, ovvero quasi sette anni fa, è probabile che ci sia ancora molto lavoro da fare, considerando anche che Bethesda è stata impegnata fino a poco tempo fa ancora su Starfield e che quest'ultimo continuerà ad assorbire parte delle risorse e del tempo del team, sebbene la compagnia abbia già riferito che il grosso dell'organico si è ormai spostato sul sesto capitolo della serie fantasy. A dire il vero, quel breve teaser trailer mostrato all'E3 2018 serviva probabilmente più a pubblicizzare la compagnia alla ricerca di azionisti che a indicare il prossimo arrivo del gioco, considerando che, all'epoca, la situazione per il gruppo Zenimax non era affatto semplice, prima che arrivasse poi Microsoft a risolvere la situazione con l'acquisizione in blocco.

Insomma, tutto questo per dire che, se il gioco è attualmente in sviluppo, è probabilmente ancora presto per sperare di vederlo già nei prossimi mesi, come lascerebbe intendere il presunto leak di informazioni di cui si è parlato nelle ore scorse. L'idea che il nuovo capitolo possa ambientazione ad Hammerfell, d'altra parte, è ormai abbastanza consolidata, dunque questa potrebbe essere una base verosimile, mentre il resto delle informazioni sembra più che altro un insieme di supposizioni a partire da questo concetto di base, considerando che la regione in questione (e High Rock, che dovrebbe far parte dell'area esplorabile) sono affacciate sul mare con una costa particolarmente frastagliata e mossa, a ispirare un'esplorazione marittima particolarmente presente. Comunque, sono bastate due o tre idee per scatenare già la discussione, che come al solito vede due linee di pensiero: la necessità di cambiare tutto e quella di mantenersi fedele alla tradizione, curiosamente a volte sostenute contemporaneamente da alcuni fan particolarmente critici.

Opinioni discordanti, e spesso mischiate insieme

Starfield ha provato a discostarsi dalla tradizione di Bethesda e la sua accoglienza è stata estremamente controversa, dunque è probabile che con The Elder Scrolls 6 lo studio voglia andare più sul sicuro, ma anche il fatto di proporre ancora una volta un nuovo Skyrim non è una formula di sicuro successo.

Il quinto capitolo è un gioco storico ed è riuscito a continuare a vendere e ad essere giocato per oltre 14 anni, raggiungendo dunque un traguardo veramente impressionante e difficilmente replicabile: riproporre la medesima meccanica con un'ambientazione nuova potrebbe funzionare comunque? È difficile da dire, considerando anche quanto gli RPG videoludici si siano evoluti di recente, ma è anche vero che uscire dal seminato non ha funzionato bene, con gli utenti che hanno fatto presente molto chiaramente come il fascino della serie sia legato a una certa tipologia di esplorazione a mondo aperto.

Un altro discorso che si sente fare spesso riguarda la presunta necessità di Bethesda di abbandonare il Creation Engine perché troppo vecchio e utilizzare un motore nuovo, magari Unreal Engine 5, ma potrebbe davvero funzionare a dovere? The Elder Scrolls è una serie "sistemica", nella quale il gameplay si basa sulla possibilità di interagire con una grande quantità di oggetti all'interno di un mondo enorme gestendo anche dei rudimenti di fisica applicati a questi, e l'engine di Bethesda si è specializzato proprio in questo aspetto. Oltre a rappresentare una rivoluzione dal punto di vista organizzativo che potrebbe portare a ulteriori ritardi e problemi, siamo proprio sicuri che il probabile conseguente abbandono delle caratteristiche classiche di interazione con il mondo di gioco possa essere un bene per The Elder Scrolls?

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.