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The Elder Scrolls VI esclusiva Xbox o no? E Starfield? E Fallout 5? E Commander Keen: Aliens Ate My Baby Sitter 2?

Cerchiamo di capire perché Microsoft non ha speso 7,5 miliardi di dollari per privarsi delle esclusive che gli venderanno l'Xbox Game Pass.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   15/03/2021

Dopo l'ufficializzazione dell'acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft, hanno iniziato a girare domande specifiche sui singoli videogiochi, sia quelli annunciati, sia quelli probabili. Di tutti ci si chiede semplicemente se saranno esclusivi o no. The Elder Scrolls VI, Starfield, Fallout 5, Commander Keen: Aliens Ate My Baby Sitter 2 e quelli che volete, sono diventati oggetto di curiosità specifica, come se fosse essenziale capire da quale momento inizierà il processo di privazione dei giochi di Bethesda alle altre piattaforme.

Per capire come ragiona Microsoft in tal senso non bisogna guardare troppo lontano in realtà, perché di esempi ce ne sono già a bizzeffe. Tenendo come punto di riferimento le parole di Phil Spencer, quindi che arriveranno su altre piattaforme tutti i giochi con contratti che lo prevedono (Deathloop e Ghostwire: Tokyo per fare due esempi celebri), che i giochi con già delle comunità attive saranno supportati (quindi TESO e Fallout 76, ma anche Fallout Shelter, per fare tre esempi noti) e che i giochi con già un retaggio sulle altre piattaforme saranno conclusi (ad esempio nel caso escano altre espansioni di Doom Eternal è sicuro che arriveranno su tutte le piattaforme dove è stato pubblicato il gioco base), guardiamo a quanto accaduto ad altri Xbox Game Studios dopo l'acquisizione e traiamo qualche conclusione.

La copertina del Parliamone di oggi
La copertina del Parliamone di oggi

Partiamo da Ninja Theory: studio attivissimo su PlayStation, tanto da aver sviluppato un'esclusiva di lancio per PS3 e un'esclusiva temporale molto recente e molto amata per PS4, ossia Hellblade: Senua's Sacrifice, concluso il supporto dei suoi giochi multipiattaforma, è passato a fare esclusive Xbox complete. Altro esempio Obsidian: le espansioni di The Outer Worlds stanno uscendo su tutte le piattaforme per le quali il gioco è disponibile. In base al contratto con il publisher, non Microsoft, anche The Outer Worlds 2 potrebbe essere multipiattaforma (su questo non c'è alcuna certezza, però), ma tutto il resto è stato trasformato in esclusiva Xbox. A qualcuno è mai venuto in mente di chiedere se Avowed uscirà anche su PS5?

E inXile? Idem: Wasteland 3 è multipiattaforma per motivi contrattuali, ma ora lo studio di Fargo sta sviluppando solo esclusive Xbox. Caso ancora più interessante quello di Double Fine: Psychonauts 2 è sì multipiattaforma, come promesso durante la campagna di crowd funding, ma al momento di svelare l'arrivo su next-gen, l'unica piattaforma annunciata è stata Xbox Series X/S. Evidentemente PS4 era contrattualizzata al momento dell'acquisizione, PS5 no e Microsoft ha deciso di non portarci il gioco, che quindi sulla nuova console di Sony sarà giocabile solo in retrocompatibilità.

Ora, possiamo immaginare che con i titoli di Bethesda succeda qualcosa di simile o dobbiamo ancora stare a fare onanismo mentale sui possibili scenari e sulla convenienza o meno per Microsoft di non lanciare i suoi giochi sulle piattaforme concorrenti?

E parlando di singoli giochi? Quali potrebbero essere contrattualizzati per altre piattaforme e quali no? In questo caso non è possibile conoscere i casi specifici per ovvi motivi (a meno che non si sia Todd Howard o Phil Spencer, per dire). Dovendo dare un'indicazione di massima, possiamo però affermare senza tema di smentita che più l'uscita di un gioco è lontana nel tempo, più è improbabile che esistano già contratti di pubblicazione vincolanti. Ad esempio se per Starfield si possono avere dei dubbi perché si parla di un'uscita entro la fine dell'anno solare corrente, per The Elder Scrolls VI i dubbi sono molti, molti di meno perché, considerando che quando è stato annunciato era nelle prime fasi di pre-produzione, è probabile che abbia ancora almeno due o tre anni (se non di più) di sviluppo davanti a sé prima di arrivare sul mercato. Non è impossibile, ma è improbabile che Bethesda abbia firmato contratti vincolanti con i vari platform holder per la sua serie più importante a così tanti anni dal lancio, dovendo considerare una moltitudine di fattori imprevedibili con così largo anticipo (ad esempio la base installata delle nuove console, tanto per dirne una). Del resto non è nemmeno uno di quei titoli su cui ti metti a mercanteggiare più di tanto, visto che stiamo parlando del seguito del gioco di ruolo occidentale più venduto di sempre, quindi una hit quasi certa. Idem per un ipotetico Fallout 5, che non esiste neanche sotto forma di voce di corridoio, ma di cui sospettiamo che la pre-produzione inizierà non appena partirà la produzione di The Elder Scrolls VI.

Consideriamo poi qual è l'obiettivo principale di Microsoft: vendere abbonamenti all'Xbox Game Pass. Secondo voi i responsabili di Xbox regalerebbero una carta come The Elder Scrolls VI, che gli potrebbe fruttare milioni di nuovi abbonati in un colpo solo, così a cuor leggero?

E sulla possibilità che Microsoft proponga a Sony e Nintendo di far arrivare l'Xbox Game Pass sulle loro piattaforme? Davvero vi sembra così improbabile? Come detto, l'obiettivo di Microsoft è far crescere il numero di abbonati, non tenere tutto sulla sua isoletta privata (è la filosofia Netflix, se non lo si è capito: più sbocchi hai, più abbonati tiri dentro). PlayStation e Nintendo contano milioni di giocatori, quindi non crediamo che Microsoft avrebbe problemi a lanciare il suo servizio su Nintendo Switch o PS5. Oltretutto non pensiate che questi colossi non parlino tra loro, perché lo fanno continuamente. Tanto per elencare alcuni punti di contatto tra le varie compagnie, così da far capire che non vivono arroccate nelle loro fortezze ma agiscono sul mercato cercando di trarre il massimo profitto possibile da ogni mossa, ricordiamo che l'infrastruttura internet del PSN poggia completamente sui server Azure di Microsoft; Minecraft, uno dei giochi più venduti di sempre, è multipiattaforma pur essendo di proprietà di Microsoft; titoli come gli Ori e Cuphead sono diventati multipiattaforma e altro ancora. Davvero credete che, anche in modo informale, le tre compagnie non parlino mai di come collaborare (senza nulla togliere alle strategie specifiche di ognuna) o che Spencer menta quando dice che sono Sony e Nintendo a non volere il Game Pass?