29

The Game Awards 2023: i membri di Future Class chiedono di parlare della guerra a Gaza

The Game Awards 2023 è chiamato a prendere posizione e sensibilizzare l'opinione pubblica sui fatti di Gaza dai membri di Future Class.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/11/2023
The Game Awards 2023: i membri di Future Class chiedono di parlare della guerra a Gaza

66 membri di The Game Awards Future Class, un gruppo di sviluppatori che è stato selezionato quest'anno come persone in grado di "rappresentare il futuro brillante, coraggioso e inclusivo dei videogiochi", hanno deciso di presentare una lettera aperta in cui viene richiesto agli organizzatori di The Game Awards 2023 di parlare della guerra nella Striscia di Gaza e dell'emergenza umanitaria in corso.

Si parla ovviamente dell'operazione militare condotta da Israele nei confronti di tale area in cui risiede una grossa parte della popolazione palestinese, attuata in risposta all'attacco terroristico di ottobre 2023 che è risultato in circa 1.200 morti. Da allora, l'offensiva su larga scala dell'esercito israeliano sembra abbia fatto più di 14.000 vittime, con oltre 5.000 bambini tra questi, secondo le autorità che si occupano della sanità in tale zona.

Oltre all'attacco militare, l'area è stata sottoposta anche a un continuo embargo con la chiusura dei rifornimenti di acqua, cibo e carburanti, in una manovra combinata che ha ricevuto anche le accuse delle Nazioni Unite di portare a una "sofferenza collettiva inumana".

Non tutti sono d'accordo

La lettera aperta è stata già sottoscritta da molti esponenti dello sviluppo videoludico ed è indirizzata a Geoff Keighley e gli altri organizzatori di The Game Awards 2023, per fare in modo di sensibilizzare sull'argomento il pubblico durante una serata così seguita.

Ci sono stati anche molti che hanno contestato l'iniziativa sui social: al di là di coloro che non vogliono connotazioni politiche all'interno di una serata del genere, altri sostengono che la lettera non fornisca una visione d'insieme della questione e sia troppo impostata sulla causa palestinese, e che si concentri eccessivamente sulla visione (negativa) di arabi e musulmani nella produzione videoludica.

In ogni caso, attendiamo a questo punto l'eventuale risposta da parte di Geoff Keighley, considerando che già in passato l'evento The Game Awards aveva preso delle posizioni "politiche", per così dire, come quando escluse Activision Blizzard dall'evento del 2021 dopo gli scandali sugli abusi emersi in quell'anno.