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The Witcher: tagli al personale per il team di Project Sirius, dopo il reboot del progetto

A quanto pare diversi sviluppatori di The Molasses Flood sono stati licenziati dopo il reboot di Project Sirius, lo spin-off multiplayer di The Witcher.

The Witcher: tagli al personale per il team di Project Sirius, dopo il reboot del progetto
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   15/05/2023

The Molasses Flood, lo studio al lavoro su Project Sirius, uno spin-off multiplayer di The Witcher, pare sia stato colpito da dei tagli al personale, anche se al momento è difficile capire di quale entità, dato che non c'è stato nessun annuncio ufficiale da parte di CD Projekt RED.

La notizia è stata riportata dal portale GamesRadar+, segnalando che alcuni sviluppatori di The Molasses Flood hanno svelato di essere stati licenziati dallo studio, poche settimane dopo che CD Projekt RED aveva confermato il riavvio da zero del progetto. Tra questi troviamo anche il technical narrative designer Robert Bailey e l'enviroment artist Eleanore Falck, come vediamo nei due tweet sottostanti, entrambi datati 12 maggio 2023.

Tenete presente, come accennato in apertura, che senza un commento ufficiale da parte di CD Projekt RED o di The Molasses Flood è impossibile capire l'effettiva entità di questo taglio del personale. Stando a GamesRadar+ sui social sono meno di dieci le persone che affermano di essere stati licenziate, ma chiaramente ciò non offre un quadro preciso della situazione. Tuttavia considerando che il profilo LinkedIn dello studio elenca solo 43 dipendenti, anche un piccolo numero di licenziamenti potrebbe avere un grande impatto sull'operatività del team.

CD Projekt RED aveva annunciato il reboot di Project Sirius a fine marzo, affermando la compagnia aveva rivalutato le dimensioni e il potenziale del progetto. Nel prendere questa decisione CD Projekt RED ha accettato di sacrificare gli investimenti effettuati fino a quel momento, pari a quasi 10 milioni di dollari.

Il CEO Adam Kiciński a tal proposito aveva dichiarato che la decisione è stata difficile ma reputa sia anche quella più corretta e che l'intenzione della compagnia era quella di "tagliare i costi in anticipo e concederci il tempo per una rivalutazione del progetto. Non vogliamo portar avanti progetti con i quali non siamo allineati."