THQ Nordic ha ottenuto 225 milioni di dollari di capitale, vendendo azioni di classe B, da investire in nuove acquisizioni di studi di sviluppo e proprietà intellettuali.
Parlando con Games Industry, Lars Wingefors, il CEO di THQ Nordic, ha spiegato che quella del publisher è una strategia di lungo periodo, che mira a costruire un'offerta sempre fresca e diversificata. In sostanza Wingefors spera che la compagnia riesca a realizzare dei grandi giochi che gli assicurino un flusso costante di ricavi e che garantiscano una crescita continua. Si tratta di una visione decisamente romantica del mercato dei videogiochi, attualmente dominato da altri modelli economici molto più predatori, ma è anche una di quelle che può portare a grossi benefici per i videogiocatori, almeno in termini di novità e di varietà. Del resto Wingefors sa che THQ Nordic rappresenta solo lo 0,5% del mercato dei videogiochi e che deve fare ancora molta strada per arrivare "al livello successivo".
Nell'ultimo anno THQ Nordic ha compiuto acquisizioni importanti come quella di Metro Exodus, o come alcune importantissime proprietà intellettuali come Carmageddon, Alone in the Dark e molte altre. L'ultimo, prestigioso acquisto è stato quello di Warhorse, lo studio di Kingdom Come: Deliverance.