Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha avviato un'indagine su TSMC, leader mondiale nella produzione di semiconduttori, per presunti rapporti con Huawei volti a eludere il Ban imposto dagli USA riguardo alle tecnologie avanzate come il 5G e l'intelligenza artificiale. Questa indagine, ancora in fase preliminare, potrebbe avere implicazioni significative per entrambe le società, e si basa su sospetti relativi a diverse modalità con cui TSMC potrebbe aver facilitato Huawei nel superare le restrizioni imposte dal governo statunitense.
La difesa di TSMC
Nonostante le accuse siano ancora solo ipotesi e nulla sia stato confermato ufficialmente, TSMC ha rilasciato una dichiarazione pubblica in cui ribadisce il suo impegno nel rispetto delle leggi internazionali e promette la massima collaborazione con le autorità americane. La società ha anche dichiarato che, se errori sono stati commessi, saranno corretti nel più breve tempo possibile.
È importante ricordare che TSMC non è solo sotto la lente delle autorità, ma è anche un partner strategico per gli Stati Uniti. Grazie al CHIPS Act, gli USA stanno incentivando la produzione di semiconduttori sul proprio territorio, con TSMC in prima linea nella creazione di nuove fabbriche. Questo rafforza la cooperazione tra il governo americano e il gigante dei semiconduttori taiwanese, particolarmente rilevante per clienti di rilievo come Apple.
Le accuse
Secondo quanto riportato da fonti anonime a The Information, le ipotesi includono la vendita diretta di chip a Huawei, l'utilizzo di società intermediarie per camuffare tali operazioni, e perfino un possibile aiuto nella progettazione di chip avanzati. Se l'accusa di coinvolgimento indiretto fosse confermata, TSMC non potrebbe nemmeno difendersi con il pretesto di non essere a conoscenza dei legami con Huawei, poiché il settore impone severi controlli sulla provenienza e destinazione delle tecnologie.
Non è la prima volta che Huawei viene accusata di aver eluso il divieto. Recentemente, l'azienda cinese ha presentato chip avanzati, che risultano difficili da realizzare senza tecnologie di cui la Cina non dispone attualmente. Questo ha alimentato ulteriormente i sospetti che Huawei abbia trovato una via per accedere a tecnologie avanzate altrimenti non disponibili sul suolo cinese.