62

Twitch ha un grosso problema di pedofilia, stando a una nuova inchiesta

Stando a una nuova inchiesta di Bloomberg, Twitch ha un grosso problema di pedofilia, che non sta combattendo come dovrebbe.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   22/09/2022

Bloomberg ha pubblicato un'inchiesta destinata a far discutere, che riguarda i grossi problemi di pedofilia che piagano Twitch, contro cui la piattaforma di Amazon non sta facendo praticamente nulla di concreto.

I giornalisti della testata hanno analizzato migliaia di account che sistematicamente si collegano ai live stream di bambini o pre-adolescenti. Si tratta di più di 279.000 account, un'enormità che ben rende le dimensioni del fenomeno.

Twitch ha un grosso problema di pedofilia
Twitch ha un grosso problema di pedofilia

Twitch non vieta gli streaming ai pre-adolescenti e, spesso, anche ai bambini, che in centinaia affollano giornalmente la piattaforma facendo live di ogni sorta. Così si è formata una vera e propria rete di pedofili che in continuazione identifica, classifica e segue gli streamer molto giovani, usando la chat per spingerli a comunicare fuori dalla piattaforma e a mostrare le loro case, con dettagli che possano permettere di individuarli.

Manipolano, minacciano e addirittura ricattano bambini che a volte hanno otto anni di età. Bloomberg ha scoperto che questo avviene su base regolare e che non bisogna nemmeno sforzarsi troppo per trovarli.

Come già detto, il problema principale è che Twitch non fa nulla per contrastare il fenomeno e, anzi, per massimizzare i profitti non introduce delle forme di controllo che sono standard su altre piattaforme social come YouTube-Live, TikTok-Live e Facebook-Gaming. Ad esempio non impone di avere un account con un minimo di seguaci per fare live dagli apparecchi mobile, una regola pensata espressamente per evitare certe situazioni. A differenza di quanto avviene su YouTube, chiunque su Twitch può creare un nuovo account (spesso addirittura saltando la verifica per email o telefono) e iniziare a fare streaming. I più piccoli lo sanno e sfruttano la cosa in continuazione, aggirando ban e altri provvedimenti, completamente inefficaci.

Inoltre, secondo l'inchiesta Twitch non ha sviluppato un reparto Trust & Safety adeguato alla crescita esponenziale della piattaforma avvenuta negli ultimi anni, con il sistema che dà priorità alle segnalazioni di massa e non controlla quelle individuali, nemmeno se legate a parole chiavi quali "pre-adolescenti", "bambini" o simili. Il risultato è che gli atti predatori verso i minori avvengono praticamente tutti i giorni e non c'è modo di attirare l'attenzione della moderazione usando gli strumenti forniti da Twitch.

Bloomberg racconta nello specifico cosa è accaduto durante un live stream: era fine maggio e uno spettatore ha chiesto a una minore di tirarsi giù le mutandine. Lei ha rifiutato dicendo che non lo avrebbe fatto perché già le avevano sospeso uno dei suoi tre account. Lo spettatore, che si è scoperto seguire essenzialmente ragazzine su Twitch, gli ha risposto che anche se fosse, poteva rifarsi un account con grande facilità. Più tardi, la ragazzina si è tirata su la maglietta.

Insomma, la situazione è davvero grave e come al solito Twitch appare ignava di fronte a certe questioni, contro cui non fa niente finché non arrivano denunce pubbliche e proteste ufficiali.