Ubisoft ha pubblicato i suoi risultati finanziari del primo trimestre dell'anno fiscale in corso, dimostrando un calo negli introiti generalizzato, con un -17% fatto registrare per quanto riguarda le vendite nette ma grandi programmi per il futuro, considerando i massicci investimenti nei giochi tripla A in sviluppo.
A causa di una certa mancanza di nuove uscite di grosso calibro nel corso del trimestre in questione, il 94% degli introiti è derivato dal catalogo preesistente, a confermare un momento piuttosto statico per Ubisoft, che comunque ha superato di poco le previsioni che erano state fatte in precedenza, arrivando a 326 milioni di incassi.
Il Nord America resta il mercato di maggior rilievo per Ubisoft, con modifiche minime rispetto all'anno precedente per quanto riguarda l'andamento in Europa e negli altri territori. Allo stesso modo, le console restano le maggiori fonti di guadagno per Ubisoft, guidate da PS4 e PS5, ma il PC è cresciuto dal 21 al 24%.
Nella medesima conferenza finanziaria, Ubisoft ha anche riferito che l'80% degli investimenti fatti sono tutti in giochi tripla A di grosso calibro, ovvero i titoli "premium" classici. Questo riguarda giochi già affermati come la serie Assassin's Creed, di cui vedremo in futuro la novità rappresentata da Assassin's Creed Infinity, ma anche nuove proprietà intellettuali e altri giochi più o meno inediti.
Tra questi grossi progetti che hanno ottenuto grandi investimenti c'è anche Avatar: Frontiers of Pandora e il nuovo titolo di Star Wars ancora non presentato. Il 20% degli investimenti è invece dedicato all'espansione di brand esistenti e giochi free-to-play, tra i quali rientra anche il nuovo Tom Clancy's XDefiant recentemente annunciato.