Il trimestre finanziario conclusosi il 30 settembre 2019 è stato difficile per Ubisoft, che ha mostrato un crollo negli introiti dovuti soprattutto al fallimento commerciale di Ghost Recon Breakpoint, ma tutta la situazione dell'anno fiscale in corso si mostra alquanto di transizione.
Con il calo dei ricavi, Ubisoft ha abbassato anche le previsioni di profitto per l'anno fiscale, con tutta la compagnia che ormai sembra proiettata sull'arrivo di PS5 e Xbox Scarlett.
Gli introiti operativi sono stati 9,3 milioni di euro, mostrando un calo del 90,1% rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso. Un altro motivo del tracollo sembra essere The Division 2, che Ubisoft ha già affermato ufficialmente di considerare un fallimento commerciale ma che non risulta molto menzionato all'interno dei documenti finanziari.
A supporto di Ubisoft ci sono però i giochi più vecchi, con l'inossidabile Rainbow Six Siege che ha raggiunto i 50 milioni di utenti registrati e continua a veder crescere la propria base, mentre Assassin's Creed Odyssey ha continuato a vendere bene.
Si prospetta un anno di transizione, considerando anche lo spostamento di titoli grossi come Watch Dogs: Legion, Gods dopo la fine dell'anno fiscale, ovvero oltre marzo 2020, e l'attesa per PS5 e Xbox Scarlett: "Come mostrato dai nostri annunci della scorsa settimana, stiamo continuando a prendere decisioni nell'interesse del futuro a lungo termine di Ubisoft", ha affermato il CEO Yves Guillemot, "È un risultato di questo approccio il fatto che siamo riusciti a trasformare il nostro modello di business in maniera significativa negli anni recenti".