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Un ex avvocato di Pokémon fermò un leaker ricorrendo a un'arma letale: chiamò la sua mamma

Un ex avvocato della serie Pokémon riuscì a fermare un leaker ricorrendo a una strategia rischiosa ma fruttuosa: chiamò sua madre.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/07/2024
Un ritratto di Pikachu

Un ex-avvocato della serie Pokémon ha raccontato di come ha individuato e riportato sulla retta via un leaker ricorrendo a un'arma letale: ha chiamato sua madre e le ha spiegato cosa stava facendo. Specifichiamo che si trattava di un minorenne, per non creare confusione.

Attualmente Don McGowan, questo il nome del legale, lavora per Bungie, lo studio di Destiny, ma prima aveva rivestito il ruolo di Chief Legal Officer per uno studio associato a The Pokémon Company per oltre 10 anni. In un'intervista concessa a Bloomberg, ha raccontato alcuni aneddoti legati al suo lavoro di cacciatore di leaker per le compagnie videoludiche.

Uno dei leaker era un bambino, chiamato Andrew, che diffondeva informazioni in totale spensieratezza, prima che intervenisse lui. "Quando ero alla Pokémon, un ragazzino aveva capito come estrarre le immagini dal gioco di carte", ha rammentato McGowan. "Aveva trovato un'icona dello sviluppatore e si era detto 'Santo cielo, ho trovato un nuovo Pokémon'. Il ragazzino aveva incluso la sua email e, a causa del modo in cui Pokémon Company gestisce gli account, quando abbiamo visualizzato il suo profilo, abbiamo ottenuto le informazioni dei genitori, incluso un numero di telefono."

Un presentatore della serie Pokémon
Un presentatore della serie Pokémon

"Così ho chiamato sua madre e le ho detto: 'Senta, volevo raccontarle alcune cose che Andrew sta facendo al computer'. Lei mi dice: 'Quindi mi sta dicendo che ha hackerato il vostro gioco?' Al che sento in sottofondo: 'Non ho hackerato niente!' Inizio a descrivere la cosa in modo più tecnico. Dice: 'È un problema?' Dico: 'Hackerare software è un crimine federale, ma non voglio parlare di questo. Perché non parliamo delle cose buone e di quelle cattive che si possono fare con un computer?'"

Nel frattempo, Andrew stava facendo al cronaca della situazione in diretta su twitter e scrisse, in questo ordine: "'Pokémon ha appena chiamato casa', 'Cos'è un consigliere generale?' e, 'Adesso so che quello che ho fatto era sbagliato, e non lo rifarò mai più'. Il che è stato fantastico. Ha dato grande forza alla mia leggenda alla Pokémon per circa cinque anni."

Se Andrew fosse stato più maturo avrebbe sicuramente saputo che su questo pianeta, ovunque tu ti trovi, se scherzi con le loro proprietà intellettuali, prima o poi un avvocato di Nintendo o di The Pokémon Company ti troverà e te la farà pagare, anche solo passando da tua madre. In effetti ci sarebbe da aggiornare l'elenco dei mostri che perseguitano i sogni dei bambini.