Giovedì la destra trumpiana, ossia i repubblicani del Congresso degli Stati Uniti d'America, presenterà una proposta di legge che prevede una severa stretta sulla pornografia online e che potrebbe infliggere un duro colpo all'industria pornografica su internet, colpendo anche la produzione di videogiochi a tema.
Il senatore repubblicano dello Utah Mike Lee e la deputata repubblicana dell'Illinois Mary Miller hanno scritto la legge "Interstate Obscenity Definition Act", che ridefinirebbe la definizione di oscenità per l'intera federazione all'interno del Communications Act del 1934 e modificherebbe il "Miller Test" stabilito dalla Corte Suprema nel 1973 per determinare cosa possa essere considerato osceno. La legge aprirebbe la strada a procedimenti giudiziari contro contenuti osceni diffusi tra diversi stati o provenienti dall'estero, consentendo restrizioni federali e divieti relativi alla pornografia online.
Una stretta, ma non piacevole
L'obiettivo non sono soltanto i siti pornografici, ma anche i videogiochi (pensate a quanti ce ne sono solo su Steam). "L'oscenità non è protetta dal Primo Emendamento, ma definizioni legali vaghe e inapplicabili hanno permesso alla pornografia estrema di saturare la società americana e raggiungere un numero incalcolabile di bambini," ha dichiarato Lee. "La nostra legge aggiorna la definizione legale di oscenità per l'era di internet, così da poter rimuovere questi contenuti e perseguire chi li diffonde."
Se la legge di Lee e Miller passasse, diventerebbe più facile perseguire perseguire legalmente la pornografia ritenuta oscena, perchè verrebbe modificato il cosiddetto Miller Test, definito dalla sentenza della Corte Suprema nel caso Miller v. California del 1973. Secondo il test, un contenuto è osceno se: solletica interessi pruriginosi; descrive atti sessuali in modo "manifestamente osceno"; è privo di un serio valore letterario, artistico, politico o scientifico.
Lee e Miller propongono di modificare in particolare il secondo punto, definendo osceni quei contenuti che mostrano o descrivono atti sessuali reali o simulati con l'intento esplicito di eccitare, stimolare o soddisfare i desideri sessuali (praticamente tutti). Lee ha giustificato la proposta sostenendo che il Miller Test non è più adatto a un'epoca in cui il porno è prevalentemente online e facilmente accessibile ai bambini: "Applicare uno standard pre-internet all'era di internet causa problemi seri," viene detto nella documentazione allegata alla proposta.
Miller, promotrice della proposta alla Camera, ha dichiarato alla DCNF che la pornografia online è "pericolosamente distruttiva e ben al di fuori dei limiti della libertà di espressione protetta dalla Costituzione. Sono orgogliosa di guidare questo sforzo alla Camera insieme al senatore Lee per proteggere le famiglie americane e garantire che questo materiale pericoloso resti fuori dalle nostre case e dai nostri schermi."