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Uno dei peggiori videogiochi giapponesi di sempre sta per avere un seguito, non si sa bene perché

Perché fare un seguito di uno dei peggiori videogiochi di sempre? Difficile dirlo, ma qualcuno ha deciso di sviluppare Hong Kong 2097.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   22/10/2025
Due personaggi di Hong Kong 2097

A dicembre potremo giocare a Hong Kong 2097, seguito di quello che viene considerato uno dei peggiori videogiochi giapponesi di sempre, Hong Kong 97 uscito nel 1995 come bootleg per Super Nintendo. Uscirà su PC e, secondo lo sviluppatore Happy Soft, erediterà gran parte del "DNA trash" del primo titolo. Le premesse sono ottime, quindi e lo sono ancora di più se consideriamo che l'autore originale, Yoshihisa "Kowloon" Kurosawa, è coinvolto nella produzione.

Un massacro di amurikkani

Autoproclamatosi come uno dei videogiochi più atroci mai realizzati, in Hong Kong 97 il giocatore interpretava un agente sotto copertura, tal Chin, parente alla lontana di Bruce Lee, inviato a Hong Kong con la missione di eliminare tutti i cinesi provenienti dalla Cina continentale, per salvare il territorio dai comunisti, dopo il passaggio della sovranità del territorio dal Regno Unito. Parliamo di più di un miliardo di persone. Comunque sia, i nemici erano dei soldati e Deng Xiaoping, il leader del partito comunista di allora.

Hong Kong 97 fu sviluppato in pochissimi giorni, senza alcun budget e con un estremo riciclo di materiale che nulla aveva a che fare con il gioco, tra poster cinematografici, inni cinesi e altro ancora.

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Il bello era che Hong Kong 97 era volutamente spazzatura, nel senso che l'autore spiegò successivamente che voleva creare proprio "il peggior gioco possibile". In origine aspirava a entrare nell'industria videoludica, ma alla fine si stancò del mercato delle console dell'epoca, dominato da standard etici rigidi e dalle alte royalties di Nintendo. "Mi venne l'idea di creare un gioco economico e volgare che prendesse in giro l'industria."

Chiaramente divenne un gioco di culto. Kurosawa invitò i giocatori a non prenderlo sul serio e a piantarla con le speculazioni, ma figuratevi se i videogiocatori gli hanno dato retta. Ora sta per arrivare il seguito, Hong Kong 2097, un twin-stick shooter "stordente" in cui torna Chin in tutto il suo splendore per affrontare soldati che hanno montato il fucile al posto del loro pene

Questa volta l'obiettivo gli è stato dato da Dio in persona: sterminare la popolazione del Paese immaginario di "Amurikka" per fondare un'utopia. Insomma, il cattivo gusto regnerà sovrano e sarà proprio questo a renderlo interessante.

Sembra che la motivazione che ha spinto a creare questo seguito sia la crescente censura dei videogiochi negli ultimi anni. "In un mondo in cui la censura si fa sempre più opprimente e gli algoritmi dei social media schiacciano la nostra libertà di pensiero, Hong Kong 2097 e il suo disprezzo per tutto ciò che è sacro rappresentano una boccata d'aria fresca", si legge sulla pagina Steam del gioco. Come non amarlo?