Il team di sviluppo giapponese A.I ha dichiarato bancarotta e di fatto ha chiuso le operazioni, secondo quanto riferito sulla gazzetta governativa ufficiale del Giappone, con registrazione effettuata già il 10 marzo scorso, a indicare la fine di un team dalla lunga storia, autore in precedenza di alcuni Super Robot Wars e Bomberman.
A,I è uno studio indipendente che ha però lavorato spesso sotto contratto con Bandai Namco e non ha nulla a che fare con gli autori del recentemente annunciato Super Robot Wars Y, che sono invece il team Forge Digitals (ex-B.B. Studio) interno al publisher stesso.
In questo caso si tratta di un team esterno, che però è strettamente legato alla storia di alcuni dei più famosi franchise di Bandai Namco e Hudson ma anche Nintendo, avendo lavorato spesso e in certi casi interamente ad alcuni capitoli di queste serie.
Uno studio piccolo ma dalla lunga storia
A.I era uno studio di sviluppo di medie dimensioni caratterizzato da una lunga storia, avendo sviluppato su commissione per grandi editori come Bandai Namco Entertainment e Hudson Soft già a partire dai primi anni 90 su titoli come Super Robot Wars e Bomberman, ma non solo.
Il suo nome è legato anche a diversi altri giochi giapponesi e, spesso, a conversioni o titoli originali per console portatili Nintendo, a partire da Game Boy.
In totale, A,I è accreditata come sviluppatore o co-sviluppatore di 14 capitoli della serie Super Robot Wars e di diversi giochi di Bomberman, tra cui Bomberman Hero del 1998, ma sono molte le produzioni a cui ha preso parte nella sua lunga storia.
Il gioco più recente, secondo i documenti ufficiali, sembra essere Full Metal Panic! Fight! Who Dares Wins del 2018, sviluppato in collaborazione con B.B. Studio di Bandai Namco. Non sono stati riferiti i motivi che hanno portato alla chiusura, ma evidentemente la situazione economica del team non poteva avere altre conseguenze.
Lo sviluppatore Norio Okubo, con una lunga storia nel team, ha commentato la notizia con un messaggio su X: "Qui ho trascorso più della metà della mia vita da sviluppatore di giochi. Il nostro cliente principale, Hudson, è scomparso per primo, e ora la nostra stessa azienda non c'è più. Di solito non bevo, ma oggi penso che berrò in memoria di A,I".