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Valve avrebbe usato Steam per tenere alti i prezzi dei giochi PC, scatta la denuncia

Valve è stata denunciata perché avrebbe utilizzato Steam per tenere alti i prezzi dei giochi su PC, creando una barriera d'ingresso artificiale per gli sviluppatori.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   30/01/2021

Valve è stata denunciata per un motivo che ai più sembrerà molto strano: avrebbe usato Steam per tenere alti i prezzi dei giochi PC. In effetti di solito il successo del negozio di Newell e soci viene accostato al ribasso dei prezzi su PC, ma c'è qualcuno che non la pensa in questo modo per un cavillo imposto nel contratto di pubblicazione.

Sostanzialmente Valve imporrebbe agli sviluppatori e ai publisher di vendere i giochi allo stesso prezzo in tutti i negozi digitali, pena l'impossibilità di venderli su Steam. Questo creerebbe una barriera artificiale d'ingresso, che andrebbe a danno della concorrenza.

A portare avanti la class action è lo studio legale Vorys Sater con sede in Ohio, secondo cui Valve starebbe abusando della clausola MFN (Most-Favored-Nation), rendendo difficile per altri negozi, come l'Epic Games Store, itch.io e il Microsoft Store, di fargli concorrenza nei modi che preferiscono.

Uno dei mezzi più comuni della concorrenza tra negozi è quello di vendere a prezzi inferiori rispetto a quello dominante, ma Steam, che attualmente è il negozio più importante della scena PC, impedisce questa pratica ledendo la libertà degli altri attori del mercato. Senza la clausola MFN, gli altri negozi potrebbero concorrere sui prezzi, favorendo contemporaneamente anche i consumatori.

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