Windows 11 ha guadagnato nuove quote di mercato, raggiungendo a gennaio 2025 una base installata pari al 36,65%, mentre Windows 10 si avvia al pensionamento: il prossimo ottobre il sistema operativo smetterà di essere supportato da Microsoft.
Come sappiamo, la casa di Redmond garantisce dieci anni di supporto per i sistemi operativi Windows, con i primi cinque di carattere generale e altri cinque dedicati unicamente agli aggiornamenti di sicurezza.
Quella del 36,65% è la quota più alta mai registrata da Windows 11, che continua dunque a crescere sebbene la precedente versione del sistema operativo si sia rivelata più resistente di quanto fosse lecito immaginarsi: gli utenti sembrano restii a effettuare l'upgrade.
Inevitabilmente da qui alla fine dell'anno lo scenario cambierà e il termine del supporto ufficiale per Windows 10 costringerà soprattutto le realtà commerciali a compiere questo passo, segnando nel contempo una sensibile diminuzione delle quote di Win 10.
La questione dei requisiti
Tra i fattori che ostacolano una diffusione più rapida e capillare di Windows 11 c'è sicuramente la questione dei requisiti hardware, che impediscono al nuovo sistema operativo di girare sui PC più vecchi: probabilmente è anche per questo motivo che molte persone non hanno ancora effettuato l'aggiornamento.
Tuttavia, come già detto, le aziende che hanno necessità di garantire un determinato livello di sicurezza non potranno continuare ad affidarsi a Windows 10 dopo il termine del supporto ufficiale, a meno che non vogliano ricevere assistenza a pagamento, e ciò le spingerà inevitabilmente verso Windows 11.
Sempre per quanto riguarda Windows 10, la quota di mercato del sistema operativo Microsoft è attualmente ancora pari al 60,33%.