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Xbox Game Pass deprime le vendite dei giochi? Ma la piantiamo con queste stupidaggini?

Secondo qualcuno avere un gioco dal lancio sull'Xbox Game Pass ne deprimerebbe le vendite, favorendo la concorrenza: sarà vero o sarà l'ennesima analisi da talebani della console war?

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   23/08/2021

Hades, che nel Regno Unito ha venduto il 93% delle copie su console PlayStation e solo il restante 7% su Xbox Game Pass è stato preso a modello per affermare come includere un gioco dal lancio nel servizio di Microsoft mortificherebbe le vendite su Xbox, favorendo inevitabilmente PlayStation.

A produrre questo ragionamento un pochino ingenuo è stata addirittura Forbes che evidentemente immagina le contrattazioni tra Microsoft e le terze parti come quelle tra Cristoforo Colombo e i nativi americani: lui arriva a bordo di tre caravelle mettendoli in soggezione e ottiene oro puro a botte di orologi rotti. Poi li fa tutti schiavi e li vende al miglior offerente tanto per monetizzare un po'. E vissero tutti felici e colonizzati.

L'immagine dell'indigeno con l'anello al naso è passata di moda da un bel po' negli studi antropologici, vogliamo davvero riportarla in auge nel mondo dei videogiochi? Proprio no, anche perché non è certo questo il caso.

Molti sviluppatori vorrebbero farsi deprimere le vendite da Micrososft come avvenuto con Hades.
Molti sviluppatori vorrebbero farsi deprimere le vendite da Micrososft come avvenuto con Hades.

Ora, davvero qualcuno pensa che le terze parti concedano i giochi a Microsoft per l'Xbox Game Pass senza una copertura preventiva? Ad esempio tipo quella concessa dall'Epic Games Store per avere le esclusive PC? Attualmente quando un gioco di terze parti viene lanciato da subito nell'abbonamento di Microsoft è perché le copie le ha in realtà già vendute... ossia, il publisher / sviluppatore di turno fa una previsione di vendita del suo gioco su Xbox e comunica a Microsoft quante di queste ne vuole coperte per concederglielo. Se Microsoft accetta, paga e ha un gioco in più sul Game Pass per i suoi utenti sin dal giorno di lancio dello stesso. Se rifiuta, il gioco in questione segue i canali di vendita tradizionali e amici come prima.

Naturalmente più il gioco è importante, più le vendite potenziali sono alte, più la casa di Redmond deve sborsare cifre rilevanti per averlo nel suo servizio (i giochi già sul mercato da un po' costano inevitabilmente meno, a parte che per alcune eccezioni). Una volta raggiunto l'accordo però, non è più il caso di contare le vendite nel modo tradizionale, perché non ha davvero alcun senso farlo. Significa semplicemente non aver capito il nuovo mercato e come funziona.

Quindi, la verità è che quel 93 - 7% di cui sopra non tiene conto di un dato essenziale: quanto ha incassato preventivamente Supergiant Games per concedere Hades a Microsoft, cifra che sicuramente la mette al riparo dalle mancate vendite (che non significa mancati giocatori, visto che quelli li troverà sul Game Pass). Poi, se vogliamo continuare a ragionare di vendite e successo come se negli ultimi dieci anni non sia accaduto nulla nel mondo dei videogiochi, fate pure.