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A spasso con il Re dei Combattenti

La storica saga SNK approda sul famoso smartphone di Cupertino cercando di sfatare la (fin'ora) mediocre tradizione delle conversioni di picchiaduro su iOS

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   18/05/2012

Quella di The King of Fighters è una serie praticamente sacra per i milioni di fan che continuano ogni giorno a giocare una delle numerose versioni: non si tratta solo di un semplice modo di dire, ma al contrario di una sorta di condizione di venerazione che il brand ha saputo conquistarsi grazie al suo approccio altamente tecnico e la sua ripidissima curva di apprendimento. Un gioco quasi d'elite dunque, che nella sua tredicesima incarnazione sulle tradizionali console casalinghe ha ritrovato una giovinezza e una freschezza che molti temevano essere perdute per sempre. Trasferire una simile leggenda su una piattaforma naturalmente poco incline ai picchiaduro come iPhone è sembrato quindi, almeno inizialmente, quasi una mancanza di rispetto, una mera operazione commerciale nata per raccattare più soldi possibile. In realtà questo The King of Fighters-i 2012 è, come vedremo, molto lontano dall'essere definito un insulto allo storico brand; semmai, ne è forse l'ennesima consacrazione.

Conversione più che perfetta

Nel rimandare il lettore alla recensione di The King of Fighters XIII per informarsi sulla particolarmente intricata trama che c'è dietro questo torneo di arti mariziali, la prima considerazione da fare in questa sede riguarda la natura del titolo SNK: The King of Fighters-i 2012 è infatti una conversione completa e molto ricca del capitolo XIII per console, non quindi una versione depotenziata messa sull'App Store solo per attirare i fan più accaniti, mostrando magari al massimo una decina di personaggi e 4 modalità in totale. Questa volta ci si ritrova davanti ad un gioco vero, con un importante single player composto da sei distinte modalità (Training, Single Battle o Arcade Mode, Endless o Battaglia Sopravvivenza, Time Attack, Team Battle e Challenge o Missioni) e con due tipologie di multiplayer, ossia in locale bluetooth e online tramite Game Center via Wifi. Se a tutto questo aggiungiamo i 32 combattenti disponibili, ecco spiegato il costo leggermente sopra la media ma, ovviamente, del tutto giustificato.

A spasso con il Re dei Combattenti

Un altro elemento che accomuna la versione iOS e quella casalinga di riferimento è l'HUD di gioco, praticamente identico; questo perchè anche sul piccolo schermo touch di iPhone è possibile eseguire tutti i colpi tradizionali, siano essi tecniche Speciali, Speciali Super o Neomax. E' presente anche il temibile HyperDrive, indicato da un'apposita icona lampeggiante, la cui attivazione velocizza il passaggio da un'animazione all'altra favorendo quindi la riuscita delle combo. Similmente a quanto detto per la trama, l'analisi delle barre presenti e dei colpi utili per attivarle è bene andarla a rivedere nella più volte citata recensione di The King of Fighters XIII, in quanto ripresa in maniera pressoché identica; questa versione destinata ad un dispositivo privo di feedback fisico però consente l'uso di facilitazioni per attivare le super combo, richiamabili (solo se si vuole) con un singolo tap. Completano il menu principale la Galleria, dove si visualizzano tutti gli oggetti sbloccabili come immagini, video, e carte da collezione; il Negozio di Rose, in cui acquistare o vendere con valuta di gioco messaggi aggiuntivi per il multiplayer o carte, e la sezione Comunicazione, dove associare l'account Twitter e aggiungere la pagina Facebook ufficiale tra le preferite.

In guardia!

Una volta scesi in combattimento, la sensazione è quella incredibile di trovarsi con il proprio iPhone a giocare nel salotto di casa: forse per la prima volta in assoluto, i comandi di The King of Fighters-i 2012 rispondono quasi perfettamente alle sollecitazioni e si ha l'impressione di poter controllare agevolmente il proprio alter ego digitale.

A spasso con il Re dei Combattenti

Che si tratti di battaglie uno contro uno o tre contro tre, il giocatore con un bagaglio minimo di esperienza nel genere (o meglio proprio fan della saga) non farà nessuna fatica a padroneggiare i vari Kyio, Terry, Andy o Mai, soprattutto se decide di impiegare qualche prezioso minuto a superare il tutorial iniziale. Discorso opposto va fatto invece per tutti quei giocatori che magari non hanno abbastanza ore di picchiaduro alle spalle ma vorrebbero acquistare un buon titolo del genere su iOS: in questo caso è giusto avvertire che nonostante le facilitazioni inserite la curva di apprendimento resta molto alta e cominciare senza il fondamentale controller fisico non è certamente la scelta più saggia. Ottimo poi sia il comparto grafico, con le solite splendide animazioni e una fluidità sempre al top, sia le tipiche musiche della serie. Unico neo i fondali totalmente statici, compromesso accettabile per avere un ottimo framerate. Da segnalare infine che le partite online effettuate tramite Game Center, sia classificate che libere, non hanno sofferto del benchè minimo lag, fatto davvero raro per un gioco su questa piattaforma e quindi sicuramente da encomiare.

Conclusioni

Versione testata: iPhone (1.0.0)
Prezzo: 5,49€
Multiplayer.it
9.2
Lettori (6)
6.1
Il tuo voto

The King of Fighters-i 2012 chiude il cerchio di un'annata splendida per la saga SNK e giunge su piattaforma iOS impugnando un vero scettro, ossia quello di miglior picchiaduro presente su App Store. E' dunque ufficialmente terminata l'era delle scialbe conversioni e dei "contentini" per i fan; da adesso in poi ogni grosso titolo che comparirà sulla piattaforma di distribuzione Apple dovrà fare i conti con questo ingombrante precedente. Un gioco che resta tuttavia non adatto a tutti per i soliti motivi legati all'approccio non semplice, ma che ogni fan che si rispetti non potrà fare a meno di scaricare sul proprio terminale.

PRO

  • Conversione magnifica
  • Tantissime modalità e personaggi
  • Online perfetto
  • Controlli finalmente ben ottimizzati...

CONTRO

  • ...anche se quelli fisici non potranno mai essere soppiantati del tutto
  • La curva di apprendimento resta molto ripida
  • Fondali statici e di scarsa qualità