Un misero puntino blu, il nulla rispetto all'immensità del cosmo. Eppure, se dovessimo contare le volte in cui il nostro piccolo pianeta è rimasto coinvolto in distruzioni o decimazioni dei suoi abitanti grazie all'opera di fantasiosi sceneggiatori, non potremmo certo venirne a capo in poco tempo. Un po' per esorcizzare le catastrofi che purtroppo accadono sul serio, un po' perchè la distruzione fa sempre notizia (e spettacolo), in fondo vedere la Terra in pericolo e tentare così di ergerci ad eroi per salvarla ormai piace a tutti, sia al cinema, dove impazzano supereroi di ogni tipo, sia nei videogiochi. Certo, a livello narrativo è indubbiamente un clichè ripetuto e forse abusato ma mantiene senza dubbio, soprattutto in periodi particolarmente poco felici come quello attuale, un certo fascino. In Strikefleet Omega però, l'ora è ormai tarda: la povera Terra è stata già distrutta e la speranza risiede solo nella salvezza delle colonie.
Comandare con un dito
Partendo da un'impostazione piuttosto classica del genere RTS, Strikefleet Omega fa ripercorrere al giocatore le gesta del capitano dell'omonima divisione militare delle colonie, costituita da una serie di potentissimi intercettori e navi portaerei in grado di garantire la difesa dei cieli dalle pericolose truppe nemiche. Comandati dalla malvagia Regina dell'Hive, gli avversari cercheranno di cancellare l'umanità rimanente dalle colonie, come già fatto sulla terra.
Secondo la tradizione degna di ogni strategico che si rispetti, il compito del giocatore è quello di gestire e coordinare le truppe a disposizione, lanciandole all'attacco di un particolare obiettivo o relegandole in difesa di una certa zona. Per poter scatenare un attacco, basta semplicemente "tappare" la sede di partenza dei velivoli, solitamente contrassegnata da un cerchietto e dal numero dei mezzi a disposizione, e tracciarne la rotta senza mai staccare il dito. Qui nasce la prima piccola perplessità, soprattutto per i giocatori iPhone e iPod Touch: bisogna infatti essere molto precisi nel segnare la rotta di avvicinamento agli obiettivi perchè se il primo tap non avviene esattamente all'interno dell'area selezionata, il risultato finale sarà soltanto uno spostamento dell'inquadratura verso la corrispondente area di gioco. In definitiva telecamera e rotta utilizzano gli stessi movimenti delle dita, la differenza è data solo dal contatto di partenza. Oltre alla nave madre, sempre disponibile e dotata di un servizio di difesa aerea permanente, è possibile richiamare in combattimento altri tipi di navicelle di supporto, come gli Starfighter Carriers, che forniscono ulteriori caccia da guerra, le navi d'artiglieria, con un potente cannone in grado di colpire a distanza, navi d'immagazzinamento, bombardieri ecc.
La gestione delle risorse è affidata ad alcuni indispensabili vettori blu, utili per il reperimento e il trasporto dei preziosi cristalli ricavati dagli asteroidi; accumulare i cristalli permette la creazione di nuove navi, da "evocare" a seconda dell'uso necessario per la missione in corso.
Molto curato appare sia il sistema delle esperienze, che dopo ogni successo permette di raggiungere un livello sempre più alto sbloccando navi e risorse economiche, sia soprattutto quello degli upgrade dei mezzi, davvero formidabile.
In particolare ad ogni singolo mezzo è data la possibilità di potenziarsi, investendo le risorse vinte in battaglia; la scelta del giocatore consiste nell'individuare ogni volta la destinazione più corretta per queste risorse, evitando squilibri nella flotta ma al contempo cercando di non sprecare denaro in upgrade di navi inutili.
Come facilmente intuibile Strikefleet Omega, venduto in teoria a costo zero, rappresenta la fiera dell'acquisto in-app, un turbinio di microtransazioni talmente invitanti che difficilmente, soprattutto gli amanti del genere, si faranno scappare. E il motivo è facile da capire: reperire risorse economiche ed esperienza è un processo lungo, faticoso e spesso ripetitivo se fatto gratuitamente, ecco quindi l'incredibile tentazione del piccolo investimento anti stress.
C'è però il rovescio della medaglia, che questa volta deve essere considerato: il titolo è infatti molto bello e divertente, anche a livello tecnico, realizzato con cura in ogni dettaglio, un prodotto quindi ben lontano dagli standard qualitativi dei "giochini gratuiti", motivo per cui l'innegabile invasività delle microtransazioni appare per questa volta davvero giustificata.
Resta da segnalare un ottimo sistema di obiettivi interni all'applicazione e la presenza di alcuni "perks" attivabili prima di ogni battaglia, da selezionare in base alle risorse disponibili.
Conclusioni
Strikefleet Omega è uno strategico in tempo reale classico ma al contempo ricco di azione e spettacolo, ambientato in un mondo forse già visto ma molto curato soprattutto nella fase dell'evoluzione delle truppe. Pur essendo sostanzialmente regalato, il titolo è tranquillamente classificabile come un gioco di prima fascia, profondo e a volte anche frustrante. Investendo quattrini reali però, tutto può cambiare, rendendo l'esperienza forse più facile ma sicuramente anche più ricca e varia. Ovviamente, ogni amante del genere non può esimersi dal provarlo, soprattutto (per comodità) su iPad o tablet Android di ultima generazione.
PRO
- Azione e strategia
- Profondo e longevo
- Tecnicamente valido...
CONTRO
- ...ma più comodo su iPad
- Qualche piccolo problema con il controllo delle rotte e la telecamera
- Microtransazioni, microtransazioni ovunque