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Chi ha detto Obiezione?

Gli autori di Dark Nebula portano tutti gli utenti iOS e Android in tribunale, tra improbabili avvocati e furfanti fuori di testa

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   01/11/2012

Controverso lavoro, quello dell'avvocato, coi suoi pro e i suoi contro, le sue luci e le sue ombre. Film, romanzi e serie TV lo hanno raccontato più volte e sotto differenti punti di vista, ma spesso tutto si riduce a una semplice distinzione tra il giurista eticamente corretto, guidato da principi, perlopiù schierato dalla parte di chi è nel giusto, e l'avvocato del diavolo. Impersonare un procuratore in un gioco non può non ricordare all'istante i capitoli di Ace Attorney, ma con la serie Capcom, Devil's Attorney per iOS c'entra davvero poco.

Chi ha detto Obiezione?

A differenza di Phoenix Wright, Max McMann è un avvocato che sfrutta la dialettica e il suo fascino per schiacciare e umiliare con stile i propri avversari in aula, ma è anche uno che seleziona attentamente la sua clientela, accettando esclusivamente di aiutare persone chiaramente colpevoli di qualche crimine: da chi è stato visto girare nudo in pubblico a chi è stato beccato mentre spacciava sostanze illegali, arrivando poi a casi più esilaranti, come quello che, trovato in possesso di esplosivi, si è giustificato dicendo che "erano per legittima difesa". Insomma, la crème de la crème.

Better call Saul!

La differenza tra Ace Attorney e Devil's Attorney non sta soltanto nella parte in cui è schierato il giocatore, ma nell'intera meccanica con cui vengono risolti i casi. Entrati nel proprio ufficio e scelto il caso da affrontare, si passa immediatamente allo scontro tra le parti in presenza del giudice, ma non prima di un breve scambio di battute tra l'accusa e l'avvocato difensore. Grazie all'enorme humour dei dialoghi e l'abilità di Max di mettere in imbarazzo i suoi avversari, questi siparietti rappresentano uno degli elementi meglio riusciti del gioco realizzato dagli autori di Dark Nebula, ed è proprio in questi momenti che emerge la personalità del protagonista, spocchiosa, irritante ma allo stesso tempo esilarante. Lo svolgersi del processo avviene invece non attraverso botta e risposta, presentazione di prove o a colpi di "Obiezione!", bensì con un semplice sistema di abilità e azione a turni che lo porta ad assomigliare a un mix di RPG e card-game.

Chi ha detto Obiezione?

Il giocatore e i suoi avversari cominciano la battaglia con un certo numero di punti Credibilità, che altro non sono se non dei Punti Salute da portare a zero per vincere il confronto, mentre ogni turno possono essere spesi dei Punti Azione per eseguire determinate azioni. Queste possono essere divise in diverse categorie, e spaziano dagli attacchi diretti all'avvocato rivale ad abilità in grado di neutralizzare le prove o i testimoni. In alcuni casi capita di trovarsi davanti alcuni personaggi di supporto, in grado di potenziare le caratteristiche degli altri membri del gruppo, magari ripristinando i punti Credibilità o aumentando la loro forza d'attacco. Si tratta di una meccanica estremamente semplice, ma già dopo i primi "livelli" le sfide cominciano a farsi assai più interessanti, costringendo il giocatore a pianificare con attenzione le proprie mosse e intuire quella che sarà la risposta dell'avversario. Ricercare la combinazione di mosse giuste diventa poi fondamentale se si punta a battere l'avversario entro un certo numero di turni, necessario per ottenere un bonus in denaro al termine del livello. Riempire il salvadanaio permette poi di acquistare arredamento per la propria casa o abiti eleganti, tutto allo scopo di potenziare le mosse utilizzabili in aula oppure ottenerne di nuove attraverso tre diversi alberi di abilità sbloccabili. Portando avanti la propria carriera di difensore dei colpevoli e paladino dei corrotti, Max si sposta in nuovi uffici e appartamenti, mentre le sue relazioni con gli altri avvocati continuano ad essere approfondite attraverso i divertenti dialoghi tra un livello e l'altro. Sfortunatamente, sul lungo andare, le battute pungenti del protagonista e un sistema di crescita basato su piccole ricompense sbloccabili non è sufficiente a mascherare la ripetitività del meccanismo, sebbene i ragazzi di 1337 Game Design chiudano il sipario sulla trama appena prima che il sistema di sfide a turni diventi eccessivamente trito. Tra i punti di forza di Devil's Attorney resta però la sua ottima presentazione, grazie a uno stile grafico cartoon ricco di personalità, un buffo doppiaggio inglese e musiche un po' trite, ma che in fin dei conti ben si sposano con l'atmosfera goliardica che permea la carriera di Max.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0.1)
Terminale utilizzato: iPad 3
Prezzo: 2,69€ (iOS); 2,86€ (Android)
Multiplayer.it
8.0
Lettori (5)
7.6
Il tuo voto

Pur nella sua indiscutibile semplicità, Devil's Attorney si presenta come una piccola sorpresa nel mercato App Store e Android, grazie a un riuscito connubio tra una grafica vivace e piena di carisma e meccaniche estremamente intuitive ma allo stesso tempo in grado di celare un'inaspettata profondità. Una trama complessa e articolata lascia qui il posto a brevi dialoghi scollegati l'uno dall'altro, ma sempre in grado di strappare un piccolo sorriso prima di una sfida in tribunale. E poi Max, con il suo charme e la sua spocchia, è un personaggio che nel suo essere antipatico non può non stare simpatico.

PRO

  • Originale mix di idee
  • Una pioggia di humour
  • Ottima presentazione

CONTRO

  • Ripetitivo dopo un po'
  • Trama insignificante
  • Al momento solo in inglese