Che razza di animale è il pangolino? Wikipedia, come al solito, ci è d'aiuto: si tratta dell'unico mammifero appartenente all'ordine dei folidoti e ha l'aspetto di un formichiere ma con una sorta di corazza "a piastrelle" che gli ricopre il dorso. Il pangolino può richiudersi su sé stesso come un riccio, cercando in tal modo di scoraggiare eventuali predatori, ma nell'action game sviluppato da Feedtank per iPhone tale abilità viene sfruttata più che altro per ottenere un personaggio "sferico", che non viene controllato direttamente dal giocatore ma che in ogni livello va "indirizzato" verso l'uscita. Come? Usando due dita per piazzare degli elastici su cui farlo rimbalzare verso la libertà.
Disponibile su App Store in formato gratuito, Pangolin offre dieci livelli giocabili senza alcun esborso, dopodiché per sbloccare il secondo scenario (e altri quaranta livelli) bisogna pagare i canonici 89 centesimi, che costituiscono dunque il prezzo del prodotto completo. Le meccaniche che caratterizzano il gameplay sono interessanti e per molti versi originali, e ci hanno subito conquistato. Nella parte alta dello schermo viene infatti indicato il numero di "trampolini" che possiamo creare per consentire al pangolino di raggiungere il "traguardo", e nel caso in cui li abbiamo esauriti tutti si può finanche acquistarne altri via in-app purchase. Più che una soluzione del genere, tuttavia, il gioco suggerisce un approccio in stile "trial & error" che può portarci a calibrare i salti, le posizioni, il timing perché il tragitto dal punto di partenza a quello di arrivo sia costellato di oggetti raccolti, nella fattispecie monete e diamanti, che determinano il grado di completamento di ogni livello.
Balzo che rimbalzo
Si parte con una mappa dello scenario, quindi il pangolino viene rilasciato e dobbiamo farlo rimbalzare nella direzione desiderata, sfruttando la forza di gravità e l'angolazione dei trampolini per ottenere determinati risultati. A seconda della distanza delle dita sul touch screen, l'elastico creato sarà più o meno potente e dunque provocherà un rimbalzo diverso, ma a un certo punto interverranno anche fattori esterni, come elastici, mura mobili che fungono da ostacoli e finanche trappole che, se toccate, fanno scattare il game over.
Il tutto viene coadiuvato da un comparto tecnico di buona qualità, caratterizzato da scelte stilistiche molto particolari e gradevoli, vedi ad esempio l'effetto dithering che conferisce ai colori un aspetto "fumettoso". Il problema è che purtroppo nel passaggio dai livelli normali a quelli "a pagamento" non si è verificato il salto che ci aspettavamo. Cerchiamo di spiegarci meglio: un prodotto come Pangolin, basato su meccaniche così semplici, ha un fondamentale bisogno di variazioni sul tema e quelle inserite dagli sviluppatori ci sono sembrate piuttosto deboli, tanto che si fatica a distinguere il primo livello dall'ultimo. Ci sono le pareti in movimento, certo, ci sono le trappole e qualche sequenza quasi in stile Sonic the Hedgehog, ma il fascino dei primi momenti viene rapidamente sostituito dalla mancanza di interesse verso un'esperienza che non riesce a decollare e che punta davvero troppo sul "trial & error" a fronte di ricompense praticamente nulle. Che differenza c'è fra completare uno stage senza raccogliere alcun oggetto oppure riuscendo, dopo svariati tentativi, a collezionare ogni moneta e diamante? Nessuno, visto che la prova successiva verrà ugualmente resa accessibile.
Conclusioni
Pangolin è dotato di uno stile grafico molto gradevole e di un gameplay semplice e ricco di potenzialità, ma la nostra impressione è che gli sviluppatori non abbiano fatto abbastanza per esprimerle. Divorati in un sol colpo i dieci livelli gratuiti e sbloccato il gioco nella sua versione "completa", infatti, ci si ritrova fondamentalmente ad affrontare sempre le stesse prove, con un punto di partenza e un punto di arrivo da raggiungere attraverso un approccio spudoratamente "trial & error", eppure senza ricompense degne di tale nome. Regolare l'inclinazione e la potenza di un elastico al volo perché il nostro pangolino possa entrare in contatto con i vari oggetti da raccogliere si rivela una sfida inutilmente complicata e priva di mordente, dunque dopo pochi minuti vi dirigerete verso l'uscita dello stage senza pensare a nient'altro. Chiaramente, qualcosa è andato storto.
PRO
- Stile grafico gradevolissimo
- Gameplay semplice e per certi versi originale
- I primi livelli conquistano subito...
CONTRO
- ...ma poi vengono a galla grossi limiti
- Trial & error all'ennesima potenza
- Poche idee per arricchire l'esperienza