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Piccoli cuori portatili

Valiant Hearts arriva anche sui dispositivi touch di Apple. Ecco il nostro giudizio sul lavoro di conversione di Ubisoft

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   16/09/2014

Del piccolo gioiello artistico di Ubisoft Montpellier abbiamo già raccontato in grande abbondanza all'interno della nostra prima recensione del gioco legata, allora, alle versioni PC e console. Già in quell'occasione il gameplay intuitivo ed estremamente semplice di Valiant Hearts: The Great War ci aveva fatto ipotizzare che una versione specificatamente dedicata ai dispositivi touch avrebbe potuto rappresentare il modo migliore per potersi godere il gioco. Ed infatti a pochissime settimane dall'uscita della prima edizione, il publisher francese ha pensato bene di annunciare e poi distribuire ad un manciata di mesi di distanza, una conversione del gioco per iPhone e iPad in grado di rivaleggiare e in alcuni casi superare la release originale. Il suo gameplay piuttosto basilare che durante la prima recensione fu criticato da chi scrive, sarebbe potuto diventare un vero e proprio punto di forza per questa trasposizione in funzione delle peculiarità di iOS sia in termini di controlli che di utenza. Tuttavia, e non è un caso l'utilizzo del condizionale poco sopra, una certa mancanza di precisione e rifinitura, ha reso questa conversione un po' troppo approssimativa e non in grado di esprimere tutto il suo potenziale. Ma procediamo con ordine prima di spingerci nei dettagli del giudizio.

Valiant Hearts è un piccolo gioiello anche su iOS nonostante alcune problematiche legate ai controlli

Così recitava la storia

Valiant Hearts: The Great War è un'avventura grafica moderna arricchita di svariati puzzle contestuali e con alcune, piccole parti action dove i riflessi del giocatore vengano messi a dura prova (e talvolta anche la sua pazienza). La trama è senza ombra di dubbio un punto forte: ambientata nella Prima Guerra Mondiale, utilizza in modo intelligente fatti realmente accaduti per raccontare le vite di quattro personaggi e di un affettuoso cane da soccorso che immancabilmente si andranno a incontrare e intersecare fino a spingersi verso un tragico epilogo strappalacrime. Una storia così particolarmente intensa e ricca di riferimenti reali non poteva brillare a dovere senza la splendida ricerca artistica che rappresenta l'altro elemento cardine di tutta la produzione.

Piccoli cuori portatili
Piccoli cuori portatili

I ragazzi di Ubisoft Montpellier, utilizzando il motore grafico UbiArt, lo stesso alla base di Rayman Origins e Legends e dell'altro piccolo esperimento Child of Light, sono riusciti infatti a portare su schermo l'incrocio ideale tra un cartone animato e un fumetto: splendidi disegni in movimento, estremamente ricchi di particolari e dettagli, sapientemente uniti ad un grande lavoro effettuato sulle musiche e gli effetti sonori. Il risultato è un prodotto estremamente evocativo, immediatamente riconoscibile e in grado di coinvolgere in un attimo il giocatore nelle tragiche vite di Emile, Freddie, Anna e Karl. Il gameplay, come scritto più volte, è piuttosto basilare e si svolge in piccoli scenari al cui interno il personaggio può muoversi per gran parte del tempo soltanto in orizzontale, come in un platform bidimensionale, ma dove non mancano scale e svariati appigli per muoversi anche in verticale e talvolta, con un furbo stratagemma, è possibile esplorare lo scenario in profondità attraversando porte e finestre. All'interno di ogni "livello" dovremo risolvere alcuni piccoli enigmi per poter portare avanti la narrativa. Si tratta nella stragrande maggioranza di casi di raccogliere alcuni oggetti da combinare con gli elementi dello scenario per avere accesso a zone altrimenti non raggiungibili o per poter sbloccare e quindi completare dei piccoli enigmi ambientali fatti di leve e marchingegni da attivare. Nulla di trascendentale o di particolarmente complicato: la maggior parte del nostro tempo la passeremo a muoverci a destra e sinistra attraverso lo scenario per trovare e raccogliere gli oggetti piuttosto che a spremere le nostre meningi per capire cosa fare. Tutto è molto intuitivo e rimanere bloccati è praticamente impossibile. E se pure dovessimo rimanere senza idee sul cosa fare in un dato momento, il sistema di indizi integrato nel gioco può darci un mano in un attimo. Accanto a quest'ultimo troveremo anche la splendida enciclopedia composta da approfondimenti sui fatti realmente accaduti durante la Prima Guerra Mondiale, comprensiva di alcune piccole monografie sugli oggetti e le attrezzature che gli uomini dell'epoca erano soliti utilizzare non soltanto durante le battaglie. Proprio questi elementi rappresentano l'unico collezionabile che potremo raccogliere nei vari livelli studiando con attenzione quanto viene mostrato su schermo.

Si poteva fare di più

E arriviamo alla versione per iPhone e iPad di Valiant Hearts: The Great War, che è poi l'oggetto di questa recensione. Innanzitutto bisogna segnalare che il gioco viene distribuito in un modo piuttosto particolare: il primo episodio è disponibile a pagamento a 4,49€, mentre i tre capitoli successivi possono essere acquistati singolarmente a 3,59€ oppure in una soluzione unica a 7,99€ (con il 25% di sconto).

Piccoli cuori portatili

In pratica, avere tutto il gioco costa 12,48€ se si evita di rimanere invischiati con i singoli acquisti in-app, circa 3€ in meno rispetto alla versione per PC e console anche se, siamo sicuri, questa scelta di offrire il gioco su App Store ad un prezzo abbastanza sostenuto trarrà in inganno diverse persone convinte di trovarsi davanti al gioco completo per poi scoprire in un secondo momento che in realtà contiene soltanto il primo dei quattro capitoli che compongono la storia. C'è poi una nota dolente che contraddistingue il lavoro di conversione operato da Ubisoft Montpellier. Ricollegandoci a quanto detto in apertura di articolo, Valiant Hearts sembra concepito fin dal primo momento per essere giocato con i controlli touch ma in realtà, una volta preso in mano un iPad o iPhone per provare il titolo, ci si accorge di una certa legnosità dei controlli e di una mancanza di precisione e pulizia che in parte appesantisce soprattutto le sequenze maggiormente action e quelle in cui bisogna scavare il terreno (una caratteristica di uno dei quattro protagonisti). Tra l'altro molte delle interazioni richiedono più "tocchi" di quanti ci si aspetterebbe visto che spesso è necessario avvicinarsi a un oggetto, cliccare sull'iconcina contestuale e poi effettuare le varie gesture di trascinamento. Probabilmente sarebbe stato più intuitivo ed immediato eliminare il touch sull'icona. Quello che rimane è un'esperienza di gioco sicuramente piacevole ma che avrebbe potuto essere più rifinita e pulita. Nulla da dire invece sull'aspetto tecnico del gioco che risulta assolutamente in linea con quanto visto su tutte le altre piattaforme e quindi degno di essere apprezzato al meglio per la sua qualità artistica e visiva.

Conclusioni

Versione testata iPad 1.0.1
Digital Delivery App Store
Prezzo 4,49 € / 7,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (4)
8.8
Il tuo voto

Valiant Hearts: The Great War si conferma essere una piacevole avventura anche sui dispositivi touch di Apple. La conversione è infatti assolutamente ottima dal punto di vista tecnico e qualitativo ma presenta, purtroppo, alcuni piccoli difetti sul fronte dei comandi che risultano un po' troppo legnosi e in diversi frangenti anche approssimativi. Ed è un peccato perché sulla carta proprio questa versione sarebbe potuta essere la migliore in assoluto tra tutte quelle disponibili visto che lo stile di gioco ben si presta a questo tipo di comandi.

PRO

  • Artisticamente è un gioco splendido
  • La narrativa è coinvolgente e mai banale
  • La conversione per i dispositivi touch è perfetta da un punto di vista tecnico...

CONTRO

  • ...ma presenta alcune sbavature con i controlli
  • La varietà dei puzzle è ridotta all'osso
  • Si poteva fare a meno delle sequenze quick time event