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Piante d'assalto

Arriva anche su piattaforme Sony lo shooter di PopCap Games

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   20/09/2014

Uscito lo scorso febbraio su piattaforme Xbox e successivamente su PC a giugno, Plants vs. Zombies: Garden Warfare è arrivato anche su PlayStation 3 e PlayStation 4 forte della presenza di praticamente tutti i DLC sinora usciti e di un "perfezionamento" tecnico sull'ammiraglia Sony a base di 1080p nativi e sessanta frame al secondo. Pur non essendo l'alternativa ai più blasonati sparatutto competitivi, Garden Warfare riesce perfettamente a trasportare il suo stile peculiare nell'ambito degli shooter in terza persona, affermando con forza che dietro un aspetto "carino" e "simpatico" c'è anche tanta sostanza.

Plants vs. Zombies: Garden Warfare arriva su PlayStation 4, piante all'assalto!

Guerra dietro casa

Non ci soffermeremo in questa nuova recensione nella disamina di tutti i contenuti, per quello c'è il corposo giudizio di febbraio, ma tenteremo di raccontare le sensazioni che il gioco regala. Ma prima però c'è il doveroso sunto di cosa troviamo nel disco, che vi ricordiamo viene venduto al prezzo budget di 39.90. Tutti i DLC usciti sinora intanto, ovvero Garden Variety Pack, Zomboss Down e Tactical Taco Party Pack. Manca però l'ultimo Suburbination. Un sostanzioso pacchetto di classi, mappe e modalità extra che quindi senza l'esborso extra di denaro espandono da subito le potenzialità del gioco.

Piante d'assalto

Ecco quindi la possibilità di metterci alla prova con la divertente (ma anche estenuante) modalità Gnomba, ovvero prendi la "bomba" e portala alla base avversaria, ma non è da meno anche Eliminazione Confermata, riedizione in salsa Plants Vs. Zombies della ormai classica Kill Confirmed di Call of Duty. I contenuti non sembrano mancare quindi, per un massimo di dodici giocatori a squadra, con le modalità di gioco giocate "lisce" o con le varie personalizzazioni attivate, che cambiano non solo l'aspetto di piante e zombi ma anche l'efficacia delle loro armi. Piante e zombi sono quindi le protagoniste assolute del gioco. La visuale in terza persona ci permette di ammirare il loro design, ma soprattutto davvero ben fatto è la loro diversificazione in classi, ognuna con la sua "nemesi", e capace di diversificare alla grande il gameplay, grazie alla arma primaria e tre abilità speciali, sia difensive che offensive. Di fatto la spinta cooperativa è forte anche (e soprattutto) nelle partite competitive, con i personaggi che rappresentano la versione cartoon di tank, curatori, assaltatori e via discorrendo.

Piante d'assalto

L'aspetto è "carino" e "simpatico", ma le dinamiche sono ben più complesse, con le partite più accese che richiedono un gioco di squadra ferreo per vincere. Gioco di squadra che troviamo anche nella modalità cooperativa totale Operazione Giardino, versione 3D dell'originale tower defense, con ondate via via sempre più difficili e impegnative, con la possibilità di contare anche su piante extra "consumabili" da piantare alla bisogna. Utilizzabili comunque anche nel multiplayer competitivo. La progressione e la crescita delle due fazioni avviene in maniera lineare, decisamente guidata, ma non per questo meno interessante. Le tre abilità si sbloccano portando a compimento delle "sfide" legate alla classe, perfette quindi come tutorial avanzato per capire le caratteristiche di ogni singola pianta e zombie, di conseguenza tutte vanno giocate per sviscerare completamente il titolo. Senza dimenticare che gli upgrade passano per l'acquisto dei pacchetti di figurine con i soldi guadagnati in partita, grazie ai quali oltre ad accessori estetici e consumabili si possono ottenere vere e proprie sotto classi che alterano sensibilmente il personaggio base. Inutile dire che alcune figurine possono esser molto rare e costose. Possiamo spendere soldi veri per acquistare moneta del gioco, ma basta solo concedere un pò di tempo al titolo per avere le monete necessarie per andare avanti con la progressione.

Trofei PlayStation 4

Plants vs. Zombies: Garden Warfare premia il giocatore con 56 trofei che ci spingono a sviscerare il gioco nella sua interezza, sia nel multiplayer competitivo che in quello cooperativo. In quest'ultimo bisogna ad esempio essere vincenti a tutti i livelli di difficoltà, mentre nel multigiocatore classico bisogna compiere azioni decisamente complesse, con tutte le armi e con tutte le classi, per dimostrare di essere un "pro" su tutti i fronti.

C'è (quasi) tutto

Dove il gioco vince è però nella azzeccata caratterizzazione dei personaggi e nelle divertenti dinamiche del combattimento del gioco. Tanto le piante quanto gli zombi, benché siano l'emblema del look "rotondo" e cartoonesco vanno in battaglia con una bella faccia da guerra, guardate il girasole quando cura i propri compagni o lo sparapiselli che sembra gioire durante una killcam. Le mappe, coloratissime e (solo) discretamente grandi sono fatte apposta per sfruttare al meglio tutte le caratteristiche di classe delle due fazioni. Non mancano mai tetti su cui salire, numerosi defilamenti, passaggi sotterranei, "eventi dinamici" e tante coperture dietro le quali nascondersi. Il ritmo più compassato del gioco rispetto ad un Call of Duty qualsiasi impone una velocità ben più lenta e meno possibilità di effettuare manovre circensi, sia in difesa che attacco. Fermarsi e nascondersi può esser una buona soluzione, fermo restando che bazooka, fagiolotti esplosivi, e vari droni volanti possono mandare al tappetto senza troppe difficoltà i "camperoni" più pavidi.

Piante d'assalto

Dinamiche di gioco comunque discretamente raffinate, perfettamente inserite all'interno dei meccanismi carta, forbice, sasso, caotico al punto giusto, ma comunque meno punitive rispetto ai titoli competitivi in prima persona. Non stiamo parlando comunque di un titolo perfetto, nonostante tutti i DLC si sente il bisogno di più contenuti, soprattutto per quel che riguarda le modalità di gioco (le modalità senza personalizzazioni non sono proprio appetibili) e la quantità di mappe, ma visto il prezzo e il target decisamente non hardcore, l'offerta di gioco è di tutto rispetto. Divertimento assicurato per una esperienza di gioco diversa da quelle solitamente battute, ma sul lungo periodo perde senza dubbio la sfida con i soliti competitor a cadenza annuale. A livello tecnico il piccolo salto di risoluzione, dai 900p della versione Xbox One ai 1080p dona a Garden Warfare un aspetto più definito, senza però stravolgerne il look globale, d'altronde lo stile cartoon non è quello più adatto per mettere in risalto texture iper dettagliate. Il gioco si lascia guardare con grande piacere senza dubbio, ma non è certamente un campione nel mettere in mostra i muscoli del Frostbite 3.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
8.3
Lettori (62)
8.4
Il tuo voto

Plants vs. Zombies: Garden Warfare in versione PlayStation 4 ha il plus di una maggiore risoluzione e di (quasi) tutti i DLC usciti sinora ad un prezzo budget, ma ha anche tutti i limiti della prima uscita. Più contenuti ora certo, ma ancora non siamo dalle parti dei soliti noti FPS. Immediatezza, simpatia, tanto divertimento e tutto sommato dinamiche discretamente complesse: Garden Warfare è quindi un titolo multiplayer decisamente valido, ma che punta decisamente a colpire non tanto i navigati appassionati degli shooter competitivi quanto un pubblico che si affaccia per la prima volta online, o magari chi cerca un titolo meno "punitivo" e accessibile.

PRO

  • Prezzo budget
  • Quasi tutti i DLC usciti sinora
  • Accessibile, immediato, divertente

CONTRO

  • Tecnicamente "solo" buono
  • Più contenuti ora, ma ancora (relativamente) pochi
  • Non smuoverà il pubblico in cerca di un'alternativa a Call of Duty e Battlefield