Gli ultimate saranno i primi

Chi segue il franchise calcistico EA anche nella sua versione mobile si ricorderà certamente dell'apprezzabile svolta freemium dello scorso anno: FIFA 14 era scaricabile gratuitamente

per chi avesse voluto cimentarsi nella modalità Ultimate Team, mentre pagando 4,49€ si otteneva l'accesso al gioco completo di tutte le sue altre funzionalità. Con una scelta molto netta e che ha già suscitato fortissime polemiche nelle recensioni dell'applicazione sui vari store online, il colosso canadese ha deciso di non ripercorrere la stessa strada con FIFA 15, mantenendo sì la gratuità del download ma eliminando ogni contenuto al di là dell'Ultimate Team, che non a caso è entrato a far parte integrante del titolo del gioco. Decisione giusta o caso patologico di braccino corto?

Più carte, meno calcio

Evidentemente convinta che Ultimate Team sia la modalità in assoluto più apprezzata dagli utenti di FIFA, EA ha dunque deciso di puntare tutto su di essa, costruendoci attorno un modello free to play comunque non troppo incline a mettere le mani nelle tasche dei giocatori. Come sapranno già in molti, Ultimate Team unisce una struttura manageriale a meccaniche ispirate ai giochi di carte collezionabili, con l'utente che deve cercare di far evolvere la sua squadra partendo da una rosa ed uno staff tecnico modesto con l'obiettivo di portare all'interno del club le più grandi stelle del panorama calcistico mondiale.

Per fare ciò, è necessario acquistare dall'apposito negozio in-game dei pacchetti contenenti un tot di oggetti casuali (non solo calciatori, ma anche palloni, stadi, divise, bonus consumabili e via discorrendo), di valore proporzionale al costo dell'articolo stesso. E' presente anche una sezione dedicata al mercato, dove è possibile mettere in vendita le figurine in eccesso o acquistare le carte che si desidera senza doversi per forza affidare alla sorte dei pacchetti. Il tutto viene gestito tramite l'oramai arcinoto sistema della doppia valuta, con monete d'oro da guadagnare semplicemente giocando e crediti che invece si ottengono principalmente mettendo mano alla carta di credito. In linea di massima, FIFA 15 Ultimate Team si può giocare gratuitamente senza grossi problemi, non essendoci tempi di attesa, indicatori di stamina o altri mezzucci vari per spingere l'utente a spendere soldi per poter proseguire: è altresì scontato sottolineare come i pacchetti più pregiati e i nomi più in voga del calciomercato siano venduti a prezzi tali da richiedere tempistiche infinite per poter essere ottenuti solo con la moneta virtuale. Il limite del titolo EA semmai è un altro, dato che è sempre necessaria una connessione alla rete per poter accedere all'applicazione.

E' sempre il miglior calcio mobile, ma FIFA 15 è un passo indietro rispetto alla scorsa edizione

Che piaccia o meno la modalità Ultimate Team, è palese che questa ultima versione mobile del calcio EA presenti un'offerta inferiore a quella di FIFA 14, dato che nemmeno pagando un sovrapprezzo è possibile scegliere la propria squadra del cuore ed usarla in partite da soli o in multiplayer. Una limitazione che farà storcere il naso a molti, ma che (volendo vedere il bicchiere mezzo pieno) ha consentito agli sviluppatori di concentrarsi esclusivamente su una sola componente, rendendola completa di tutte le caratteristiche delle versioni PC e console del gioco.

Le partite possono essere simulate, ma rimane ovviamente la possibilità di scendere in campo prendendo direttamente il controllo della propria squadra, frangente in cui - purtroppo - FIFA 15 Ultimate Team non mette in mostra grandi miglioramenti rispetto alla passata edizione. Tecnicamente, siamo più o meno sugli stessi livelli dell'anno scorso, con una grafica dunque che offre animazioni convincenti e stadi dal buon colpo d'occhio ma che presta anche il fianco a modelli poligonali degli atleti ancora piuttosto spigolosi e carenti nei dettagli. Sul fronte della giocabilità e del sistema di controllo, poi, si nota chiaramente come gli sviluppatori EA non siano ancora riusciti a centrare pienamente il bersaglio. Oltre al classico pad virtuale ereditato da FIFA 14 (comprensivo di tutte le azioni tramite tocchi e strisciate sullo schermo che si riconfermano davvero poco pratiche), ora c'è la possibilità di scegliere un set di comandi semplificato, che riduce gli input a tre tasti posti nell'angolo in basso a destra del display: una scelta che senza dubbio rende le cose più semplici, ma che allo stesso tempo taglia le gambe a qualunque tentativo di impostare il gioco in maniera elaborata, rendendola una soluzione poco consona soprattutto se si gioca ai livelli di difficoltà più elevati.