Tennis in the Face è la versione PlayStation 4 dell'omonimo gioco sviluppato da 10tons Ltd e rilasciato originariamente su iPhone qualche tempo fa. Il titolo della piccola azienda finlandese, che strizza l'occhio, senza riuscirci troppo a dire il vero, ad Angry Birds, parte da una trama risicata e di poco conto, come pretesto per "mettere in scena" (si fa per dire) una sequenza di schermate (un centinaio) da superare cercando di abbattere dei bersagli sullo schermo senza sprecare troppe palle. Nei panni di un ex tennista promettente di nome Pete Pegassi, la cui carriera è stata stroncata a causa dell'abuso di una bibita energetica di nome Explodz, il videogiocatore deve infatti vendicarsi della multinazionale produttrice della bevanda e di tutti coloro che ne abusano. Il tutto con l'ausilio della sua racchetta e, inizialmente, delle relative palline da tennis.
Tennis in the Face arriva su PlayStation 4, ma forse faceva meglio a restarsene su mobile
Trofei PlayStation 4
Il gioco offre agli utenti dodici Trofei: 7 di bronzo, 4 d'argento e 1 d'oro. Per ottenerli basta per esempio mettere KO sei nemici con l'esplosione di una singola Explodz o colpirne alla testa cinque con un singolo servizio. Quello più raro, invece, il trofeo d'oro, richiede la vittoria contro un team un po' particolare, che non vi sveliamo per ragioni di spoiler.
Vi prendo a pallate!
Lo scopo del titolo è proprio quello di superare una serie di livelli a difficoltà crescente abbattendo, come avveniva nella produzione di Rovio Entertainment da cui riprende la formula, i "nemici" sullo schermo. Solo che nel nostro caso questi sono clown pazzoidi, poliziotti corrotti e personaggi strampalati di ogni genere, tutti legati come accennato prima all'abuso di Explodz. Il videogiocatore ha a disposizione tre tiri per quadro da effettuare con l'ausilio della fedele racchetta: basta scegliere una traiettoria e indirizzare la palla (o quello che viene messo a disposizione) verso quella, cercando di sfruttare anche eventuali ostacoli, mura e altri elementi scenici per farla rimbalzare e sviluppare così percorsi differenti ed efficaci per eliminare i bersagli. Il tutto cercando di sprecare meno tiri possibili, in maniera tale da ottenere punteggi alti o sbloccare premi speciali, come le Junior Medals, aiutandosi quando possibile con degli oggetti presenti nello scenario, quali ad esempio esplosivi o oggetti contundenti, per facilitarsi il compito, dato che esplodendo o cadendo dall'alto questi possono generare delle vere e proprie combo. Superando i vari livelli e guadagnando punti, oltre a sbloccare le aree successive si può anche tentare di scalare una apposita classifica online per primeggiare contro altri utenti e amici.
Peccato che a rovinare in parte il divertimento ci si mettano una fisica non certo ottimale, che vede le palline andarsene un po' per i fatti propri, e l'impossibilità di regolare la potenza dei tiri, che pertanto rimane sempre uguale. Poter dosare i colpi avrebbe a nostro modo di vedere potuto portare ad approcci differenti in certi scenari, donando al gameplay una certa componente strategica, seppur minima. Il che, considerando che alla lunga lo schema di gioco rimane sostanzialmente invariato nonostante un centinaio di livelli, avrebbe in parte ridotto il rischio noia che invece è sempre dietro l'angolo. Ad ogni modo, alla luce di quanto appena descritto, talvolta si ha la sensazione che il successo o meno di una sessione dipenda più dal caso che dalla reale abilità dell'utente. A completare il quadro della produzione 10Tons c'è un comparto tecnico senza eccessive pretese, con una grafica pulita e colorata che ricorda quella di alcuni cartoni animati di Cartoon Network, presa di peso dall'edizione mobile e riportata senza ritocchi di sorta su PlayStation 4. Pertanto, pur con mille, legittime giustificazioni vista la natura del prodotto, il comparto estetico rimane carino a vedersi, ma povero in termini di dettaglio e qualità. Particolarmente simpatico il design del personaggio di Pete Pegassi e quello degli scienziati pazzi della multinazionale che produce la bibita dopante. Bruttino invece il comparto audio che, a parte un paio di effetti, si limita a un'unica melodia d'accompagnamento per tutta la durata del gioco, il che dopo qualche partita può decisamente infastidire e portare il giocatore a disabilitare il sonoro.
Conclusioni
Tennis in the Face è un prodotto carino, pensato però per partite mordi e fuggi magari durante qualche breve spostamento sui mezzi pubblici, o tra una pausa e l'altra durante una sessione di studio, di lavoro e quant'altro. Una formula a nostro parere perfetta quindi per sistemi mobile, dove il gioco può funzionare bene, ma probabilmente un po' meno per piattaforme casalinghe come PlayStation 4, console sulla quale il gioco è stato tra l'altro "convertito" con una certa approssimazione e dove, viste soprattutto le meccaniche, l'intera esperienza rischia alla lunga di annoiare. Consigliato a chi lo ha amato su telefonino o tablet, e vuole averlo anche su console.
PRO
- Pete Pegassi ha un non so che di simpatico
- Abbastanza longevo e divertente...
CONTRO
- ...a patto di apprezzarne il genere e di non farsi prendere dalla noia a causa della ripetitività del gameplay
- Comparto tecnico senza eccessive pretese
- Non si può regolare la potenza del tiro