Conosciuta in Italia con il nome Sortilegio, quella di Sorcery! è una serie di quattro librigame scritti da Steve Jackson tra il 1983 e il 1985, che lo sviluppatore Inkle ha deciso di riportare in vita nell'inedita forma di un videogioco per smartphone e tablet, giunto ora al suo terzo episodio. Dopo aver attraversato le colline Shamutanti e la misteriosa città di Kharé, ora il giocatore è chiamato a raggiungere Mampang e a uccidere i sette serpenti sotto il controllo del malefico arcimago, il tutto seguendo la formula già efficacemente proposta dai precedenti capitoli.
Sorcery! 3 conferma l'ottimo lavoro svolto da Inkle, ma è un gioco davvero di nicchia
Ti faccio vedere i Sorcery verdi
I nostri lettori più giovani probabilmente non sanno nemmeno di cosa parliamo quando utilizziamo il termine librogame: ebbene, si tratta di un genere letterario molto in voga tra gli anni '80 e '90 che abbina la narrativa a una componente ludica ispirata ai giochi di ruolo cartacei, con il lettore che doveva proseguire il racconto leggendo i paragrafi relativi alle scelte da lui effettuate e anche superare combattimenti e prove d'abilità legate alle statistiche del personaggio e al lancio dei dadi.
Il pregevole lavoro effettuato da Inkle con Sorcery! è proprio quello di riproporre le storie e le meccaniche dell'omonima serie di librigame in un formato più consono all'utenza attuale, ovvero smartphone e tablet. Tutto questo si concretizza in un'avventura prevalentemente testuale, nella quale la trama ha ovviamente un peso specifico notevole: nel caso di Sorcery! 3, il giocatore veste i panni di un avventuriero incaricato dal re di recuperare la corona rubata dal crudele arcimago e riportare così pace e prosperità alle terre di Analand. La qualità della narrazione non è quella dei grandi classici, ma Steve Jackson è un solido mestierante del fantasy ed è facile farsi catturare dalle vicende narrate dal gioco, a patto però di possedere una più che discreta conoscenza della lingua inglese, dato che Sorcery! 3 non è localizzato in italiano. Un elemento destinato purtroppo a limitare ulteriormente un potenziale bacino d'utenza già particolarmente di nicchia per la natura delle sua offerta ludica...
In buona sostanza, giocare a Sorcery! 3 significa leggere ampie porzioni di testo e poi selezionare con un tap una fra le diverse scelte contemplate dal racconto, e così in avanti fino al termine dell'avventura. Trattandosi di una successione di bivi, il finale è ovviamente aperto e può capitare di arrivare a una conclusione infelice o addirittura di assistere alla morte del protagonista ben prima del raggiungimento del suo obiettivo.
Fortunatamente, il titolo mette a disposizione una comoda funzione di rewind che consente di tornare sui propri passi per rimediare a eventuali scelte sbagliate. Seguendo il trend inaugurato dai due precedenti capitoli, Sorcery! 3 non si limita comunque a rappresentare una versione digitale di un classico librogame, ma cerca anche di rendere un po' più "vive" le componenti più strettamente ludiche dell'avventura: ecco dunque che i combattimenti, le prove di abilità, la gestione delle statistiche e dell'inventario del protagonista sono molto più vicine agli standard dei videogiochi che a quelli dei libri, rendendo l'esperienza comunque fruibile anche a chi non è avvezzo a questo particolare genere letterario o ai giochi di ruolo cartacei in genere. Non mancano però alcuni aspetti davvero spigolosi quali ad esempio l'esecuzione degli incantesimi che si possono lanciare mettendo in ordine le tre lettere corrette: il libro di formule non è di semplicissima consultazione, non è sempre chiaro quali magie possano essere utili in determinate situazioni e le cose si fanno ancora più complicate quando si rende necessario il possesso di un determinato oggetto per dare il via all'operazione. Infine, per quanto non si tratti di una componente fondamentale, è innegabile che Sorcery! 3 non sia un prodotto molto attraente dal punto di vista cosmetico, con una grafica davvero elementare che si abbina a un look di menu e schermate che non concede nulla al piacere visivo.
Conclusioni
Preso come una piacevole e intelligente rivisitazione in chiave mobile di un fenomeno quasi estinto come quello dei librigame, Sorcery! 3 è un titolo che va sicuramente premiato e che senza dubbio troverà il favore dei fan della saga di Steve Jackson. Preso come vero e proprio videogioco mobile, invece, il titolo Inkle presenta alcuni limiti che faticano a elevarlo dallo status di mera avventura testuale e proprio questo aspetto (unito al fatto che il gioco è disponibile solo in inglese) deve essere preso in seria considerazione da chiunque sia interessato all'acquisto.
PRO
- Un modo nuovo di vivere i librigame
- Trama avvincente e ben narrata
- Interessanti dinamiche da gioco di ruolo
CONTRO
- Alcuni aspetti molto spigolosi
- Tecnicamente è poca cosa
- Completamente in inglese