A Knight to Remember è il primo capitolo della nuova serie composta da cinque episodi totali di King's Quest. Ognuno sarà venduto a 9,99€ ma sarà possibile anche acquistare un season pass per accedere ai quattro capitoli rimanenti a 29,99€, sia comprare tutto il pacchetto in una soluzione unica al costo di 39,99€. Solo in quest'ultimo caso si avrà accesso anche ad un epilogo bonus.
Su Multiplayer.it recensiremo i singoli capitoli con una semplice indicazione sull'opportunità o meno di procedere all'acquisto mentre l'ultimo episodio offrirà la nostra classica votazione numerica che terrà conto dell'intero pacchetto.
Il segreto di una buona storia non è l'attinenza alla verità e neppure la storia in sé, ma il modo in cui la si racconta. Senza il tocco che lo ha reso grande, "Per un pugno di dollari" sarebbe solo una scopiazzatura de "La sfida del Samurai" di Kurosawa, senza i suoi colpi di scena "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" sarebbero l'ennesimo mezzo fantasy con poca magia.
Il "come" è tutto, soprattutto quando sei un nonno che racconta a sua nipote come è diventato Re. King's Quest: A Knight to Remember basa le sue vicende su questo artificio narrativo, mettendoci nei panni di un anziano Re Graham intento a narrare la propria avventurosa gioventù alla piccola Gwendoline, rendendo ogni tanto il racconto più pepato con una spruzzatina di esagerazione, un po' come nel Big Fish di Tim Burton. Per i giocatori più giovani ricordiamo che questo titolo è una sorta di remake della storica saga di King's Quest della Sierra, avventura punta e clicca nata all'inizio degli anni '80 dalla mitologica Roberta Williams e portata aventi fino al 1998. Un periodo lunghissimo in cui attraverso nove titoli, senza contare eventuali conversioni o remake, viene narrata la storia di Re Graham, della sua famiglia, del regno di Daventry, di come Graham diventerò Re, di quando sfidò un drago e di come raccolse e difese la sua enorme fortuna. A prestargli la voce ci ha pensato Christopher Lloyd, ovvero il Doc di Ritorno al Futuro, che ha fatto uno splendido lavoro per quanto riguarda il doppiaggio; fortunatamente anche tutte le altre voci sono scelte con estrema cura e perfettamente ritagliate per i loro personaggi. Al momento il gioco è solo in inglese, con sottotitoli nella stessa lingua.
Il fascino della tradizione
Questa nuova edizione non si colloca direttamente nella linea temporale del gioco originale ma vuole piuttosto essere un modo diverso di raccontare l'avventura di Graham seguendo un nuovo punti di vista e uno stile che si trova a metà tra l'ironia di LucasArts e le scelte morali di Telltale. A Knight to Remember abbandona infatti la tradizionale struttura punta e clicca, che in effetti sarebbe risultata troppo datata, per un'interfaccia molto semplice e basata su due tasti: con uno si interagisce, con l'altro si cerca nel proprio inventario, in puro stile Grim Fandango.
Per la maggior parte del tempo l'impostazione è molto classica: ci sono degli enigmi da risolvere attraverso dei dialoghi o con uno dei molti oggetti che si possono raccogliere per la mappa e che inizialmente possono sembrare totalmente inutili, come ruote di pane raffermo o attrezzi da giardinaggio che sembrano armi letali, ma ogni tanto il ritmo viene spezzato da piccoli momenti in cui diventa uno sparatutto, Quick Time Event (molto pochi, per fortuna) e sezioni più movimentate in cui bisogna fuggire evitando degli oggetti o nascondendosi come in un gioco stealth. I primi minuti sono caratterizzati da un tono narrativo minimalista, in cui il protagonista parla molto poco e il gioco si affida alle inquadrature per suggerire l'eventuale soluzione degli enigmi. Fin da subito è possibile apprezzare un design dell'ambiente e dei personaggi che fanno sembrare il gioco una versione moderna delle avventure di Don Bluth, Dragons's Lair su tutti, o certi grandi classici Disney. Una visione artistica decisamente ben fatta che rimane di altissimo livello dall'inizio alla fine del gioco; ma il bello deve ancora venire.
Torna il grande classico King's Quest con un'avventura che dovreste assolutamente provare!
Bivi, citazioni e battute
Terminato il prologo infatti non solo avremo appreso i rudimenti del sistema di controllo e della risoluzione degli enigmi, ma saremo giunti di fronte alla nostro primo bivio all'interno della trama. Evitando gli spoiler, possiamo dirmi che dovremo risolvere una situazione critica affidandoci alla nostra compassione, all'intelligenza o alla forza. Così facendo imboccheremo una strada che nel corso degli episodi cambierà il prosieguo dell'avventura in maniera più o meno fondamentale e che scopriremo solo continuando a giocare i prossimi capitoli.
Il gioco è disseminato di questi piccoli bivi della trama e onestamente siamo curiosissimi di capire dove ci porteranno. Dopo l'iniziale linearità della prima avventura, le circa cinque ore di giochi di King's Quest: A Knight to Remember scorrono lisce come l'olio in un continuo avvicendarsi di gag, rompicapi e momenti d'azione miscelati alla perfezione che rendono il titolo uno dei più divertenti e rilassanti da giocare dell'ultimo periodo. Praticamente è impossibile non ridere nello scoprire come Graham abbia partecipato a un torneo per diventare cavaliere di Daventry, ostacolato da bizzarri e improbabili avversari.Il gioco è pieno di citazioni e riferimenti a grandi classici del fantastico come La Storia Fantastica, Labyrinth, La Bella e la Bestia e altri che vi risparmiamo per non togliervi il gusto della sorpresa. Una carrellata di strizzatine d'occhio che fortunatamente sono diluite nel modo giusto, senza diventare eccessive o trasformarsi in gag forzate. Anzi possiamo dire di aver molto apprezzato il tono generale dell'opera che pur regalando momenti molto divertenti è anche in grado di concedersi qualche attimo emotivamente più intenso.
Gratis con PlayStation Plus
King's Quest: A Knight to Remember è gratis questo mese per gli utenti PlayStation Plus. Il servizio Sony, che costa una cinquantina di euro per dodici mesi di abbonamento, offre 24 giochi all'anno per PlayStation 4 e, considerando anche PlayStation 3 e Vita, l'offerta sale a una sessantina di titoli. Di contorno, il gigante giapponese offre ai suoi abbonati servizi come il salvataggio in cloud con 10GB di spazio, lo Share Play, PlayStation Plus Bonus e i tornei della PlayStation Italian League.
L'importanza della narrazione
In particolare non si può non amare il modo in cui gli sviluppatori hanno gestito le eventuali morti del protagonista. Essendo Graham vivo e vegeto è evidente che non può essere deceduto in quella caverna piena di lupi in cui ci siamo avventurati, dunque, nel caso in cui ci finissimo, lo sentiremo dire frasi tipo "Ma ovviamente non ci sono entrato davvero, non sono mica stupido", mentre i gioco ricarica l'ultimo checkpoint.
Allo stesso modo queste tecniche narrative vengono utilizzate per risparmiare al giocatore alcuni momenti più noiosi. Per esempio, quando dovremo superare per la seconda volta un dirupo camminando molto piano su una passerella stretta, sentiremo la nipotina lamentarsi del fatto che non vuole sentire nuovamente quella parte, e ci ritroveremo magicamente dall'altra parte. Una mossa elegante e utile allo stesso tempo. A onore del vero dobbiamo ammettere che il gioco potrebbe risultare troppo semplice per i giocatori particolarmente bravi con i rompicapi. Spesso sarà la narrazione stessa a suggerirci la soluzione, sia in maniera diretta e verbale che indiretta, magari focalizzando l'inquadratura su eventuali oggetti utili. Questo non vuol dire che tutti gli enigmi sono facili anzi, rispetto a quanto visto nei titoli Telltale qui è richiesto un uso del cervello che va oltre la scelta della frase adatta o di un click al momento giusto, però non siamo certo di fronte a un titolo hardcore. King's Quest: A Knight to Remember ci ha colto di sorpresa. È un'ottima avventura grafica che sa camminare sulla linea che sta tra il racconto interattivo e i vecchi titoli punta e clicca ed è in grado di regalare momenti di pura ilarità, impreziositi da un ottimo impianto narrativo. Telltale farà bene a stare attenta.
Conclusioni
PRO
- Artisticamente molto bello
- Ricco di citazioni
- Ottima narrazione che si mescola col gameplay
- Divertente
CONTRO
- A volte troppo facile
- Qualche caricamento di troppo