I megaschermi e gli enormi display caratteristici di Shibuya, a Tokyo, dovrebbero rappresentare la fonte d'ispirazione per il look e l'idea di base di Shibuya Grandmaster, puzzle game sviluppato da Nevercenter per piattaforme mobile nonché seguito del non troppo noto Shibuya, uscito nel 2010. In verità, la semplicità quasi zen della sua struttura e l'austerità dei suoi elementi grafici non sembrano avere moltissimo a che fare con il caos audio-visivo del mitico quartiere nella capitale giapponese, anche se qualcosa del suo spirito traspare nel gioco, specialmente quando il ritmo comincia a farsi forsennato. Il primo capitolo uscì diverso tempo fa su App Store, ricevendo una buona accoglienza seppure da una nicchia del pubblico, senza riuscire tuttavia a lasciare il segno più di tanto, considerando che in molti probabilmente non lo conosceranno. Nevercenter ha però mantenuto in serbo il concept originale in attesa di tempi migliori, ripulendolo e raffinandolo fino a raggiungere la giusta evoluzione: ecco dunque Shibuya Grandmaster, che giunge peraltro in un periodo propizio presentandosi come perfetto passatempo in vista dell'estate, vista l'essenza "prêt-à-porter" del gameplay, estremamente semplice e immediato e perfetto per sessioni veloci e ripetute in qualsiasi situazione. In sostanza si tratta di una variante del più antico concetto di puzzle game videoludico, ovvero quello che riguarda la sistemazione di blocchi che cadono inesorabilmente dall'alto dello schermo e si accumulano sul fondo fino a riempire tutto lo spazio disponibile, con la necessità di eliminarli in qualche modo. Il modo in questione è altrettanto classico, ovvero la buona vecchia associazione per colore dei blocchi contigui, ovviamente con applicazione di moltiplicatori e livelli progressivi effettuando concatenazioni e combo di associazioni tra blocchi in caduta. Da notare che il gioco è completamente gratuito e gli unici acquisti in-app sono gli sfondi personalizzati totalmente facoltativi, cosa che rende fortemente consigliato il download del gioco a qualsiasi utente.
Se pensate che associare per colore dei blocchi sia obsoleto, Shibuya Grandmaster potrebbe sorprendervi
La strada verso la perfezione
Shibuya Grandmaster pone al giocatore scelte piuttosto limitate, o almeno questa è l'impressione iniziale se si parte dalla prospettiva di altri puzzle game simili, ma la struttura risulta comunque profonda e ben congegnata nel complesso. Lo schermo, posto in verticale, si riempie progressivamente di rettangoli in caduta dall'alto e al giocatore è richiesto di colorarli con un semplice tocco. I colori non possono essere scelti e vengono assegnati dalla CPU in una sequenza visibile in un angolo dello schermo, cosa che consente un approccio strategico sull'ordine dei tre o quattro turni successivi, ma il tempo stringe perché una volta depositati i rettangoli non possono più essere colorati e in questo caso vengono eliminati solo associando una sequenza di colori uguali adiacente. Lo scopo del gioco è far scomparire i rettangoli ponendo uno sopra all'altro quelli dello stesso colore, cosa ovviamente resa complessa dall'alternanza dei colori proposti dalla CPU tra quelli utilizzabili. Le combo progressive richiedono una pianificazione piuttosto complessa in quanto, idealmente, necessiterebbero di colori posti in maniera alternata "a sandwich", in maniera tale da innescare una catena di coppie di colore dal centro verso i margini esterni, una cosa non facile da eseguire dato anche lo scarso tempo messo a disposizione per decidere come sistemare i blocchi. La corsa all'high score che caratterizza questo genere di giochi è qui anche amplificata dal particolare sistema a gradi progressivi che ricompensa il giocatore, nel caso in cui si raggiungano via via una serie di obiettivi, con titoli sempre più avanzati fino ad arrivare al "Grandmaster" del titolo. Una soluzione anche in questo caso semplice ma di grande efficacia per fornire uno stimolo aggiuntivo a tornare migliorarsi. Il meccanismo semplice e funzionale del gameplay è perfettamente sostenuto e integrato da una realizzazione tecnica pulita e di grande eleganza, che riesce a rendere piacevole anche la semplice rappresentazione di numeri e rettangoli colorati con una stilosità che ricorda giochi simili come Lumines e Meteos.
Conclusioni
Shibuya Grandmaster torna a uno degli archetipi basilari del puzzle game proponendo la buona vecchia associazione per colore di blocchi in caduta, da eliminare prima che occupino tutto lo schermo, e lo fa con un piglio sicuro e un'eleganza veramente particolare. La meccanica è semplice al punto da sembrare limitata, ma imparare a massimizzare i punteggi pur nelle poche azioni richieste è un'impresa ardua e in grado di tenere incollati allo schermo per parecchio tempo. Se a questo aggiungiamo la completa gratuità del gioco, i cui acquisti in-app (almeno per il momento) non nascondono alcuna meccanica perversa, ci sentiamo di consigliare il download veramente a tutti: rimarrete stupiti di come un concept così semplice possa essere irresistibile.
PRO
- Meccanica semplice ma irresistibile
- Grande eleganza nel comparto estetico
- Gratuito e con micro-transazioni "oneste"
CONTRO
- Il meccanismo non è eterno, una volta raggiunto il massimo grado
- Qualche modalità aggiuntiva non guasterebbe