La prima nota interessante di Horizon Chase è il paese di provenienza: il Brasile non è esattamente uno dei luoghi che si è soliti associare allo sviluppo di videogiochi, e il nome di Aquiris Game Studios risulterà ai più del tutto sconosciuto. Il team con sede a Porto Alegre, pur essendo attivo dal 2007, si è infatti sempre occupato principalmente di progetti advergaming per grandi etichette commerciali internazionali, e il balzo verso la produzione di giochi veri e propri è avvenuto solo a partire da quest'anno. Horizon Chase è quindi uno dei primissimi impegni in tal senso, nel quale i ragazzi sudamericani hanno voluto condensare tutta la loro passione nei confronti dei racing game arcade degli anni '80 e '90, con evidenti tributi tanto estetici quanto a livello di gameplay.
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Verso l'orizzonte e oltre
In Horizon Chase l'obiettivo è affrontare gare ambientate in varie parti del mondo con l'obiettivo ovviamente di raggiungere la miglior posizione finale possibile. La partenza avviene sempre sul fondo dello schieramento, da ventesimi, e di conseguenza è necessario superare numerose auto prima di arrivare al vertice. I sorpassi rappresentano di fatto l'aspetto più impegnativo delle competizioni in Horizon Chase, dal momento che è imperativo di evitare il più possibile i contatti per evitare di subire rallentamenti e perdere tempo prezioso.
Bastano infatti pochi errori per perdere definitivamente le speranze di vittoria, ragione per cui la gestione dell'acceleratore e la prontezza di riflessi costituiscono elementi fondamentali da perfezionare quanto prima se si vuole ambire alla gloria. Il modello di guida è quanto di più arcade si possa immaginare: l'aderenza dell'auto in curva è infatti sempre garantita, e sono poche le curve che non possono essere affrontate col pedale a tavoletta. Ci sono poi tre boost a disposizione, da usare con attenzione per trarne il massimo vantaggio. Per aumentare un po' lo spessore dell'esperienza, Aquiris ha scelto di posizionare lungo al tracciato dei gettoni blu e delle taniche di benzina da raccogliere passandoci sopra: i primi servono per poter sbloccare contenuti e proseguire nell'avventura, le seconde sono fondamentali per scongiurare di rimanere a secco e terminare anzitempo la propria gara. Anche la possibilità di ottenere nuove auto con diverse caratteristiche e acquistare potenziamenti contribuisce a lenire i limiti intrinsechi di un gameplay tanto immediato, rendendo quindi nel complesso Horizon Chase un prodotto equilibrato e in grado di mantenere vivo l'interesse del giocatore. Dove però la fatica del team brasiliano mostra le qualità migliori è nella componente grafica, che recupera lo stile low-poly di titoli come Virtua Racing inserendolo in uno stile e in un feeling generale che richiama palesemente Out-Run e Top Gear. Il tutto attualizzato però a livello tecnico attraverso l'alta risoluzione del display Retina e i 60 frame al secondo stabili, che contribuiscono a rafforzare la estrema sensazione di velocità che il gioco è capace di trasmettere anche con le vetture meno potenti attraverso scenari dotati di una varietà davvero eccellente. Il risultato quindi a livello visivo è quello di un prodotto che coniuga l'anima retrò alle capacità tecniche dei dispositivi moderni, in un mix davvero attraente e ricco di personalità. L'attenzione e la cura di Aquiris ha compreso anche l'elemento audio visto il coinvolgimento del veterano Barry Leitch per la colonna sonora, già autore delle musiche di Lotus Turbo Challenge, Top Gear e Rush. Inutile dire che anche sotto questo aspetto venga molto calcata la mano sul richiamo al passato, come è possibile capire fin dalle prime note. Vale infine la pena sottolineare come non siano presenti nessun tipo di acquisti in-app o simili, rendendo quindi il prezzo di acquisto di 2,99€ come l'unico esborso che è necessario effettuare per poter godere appieno del gioco: un altro fattore "retrò", verrebbe da dire, di cui però sentiamo sempre più la mancanza.
Conclusioni
Horizon Chase è un gioco che potrebbe tranquillamente avere impresso il marchio SEGA (quella dei bei tempi, ovviamente) senza che ci fosse niente da obiettare. Invece questo riuscitissimo omaggio ai racing game arcade del passato attualizzato ai tempi moderni è opera di un team brasiliano che ha dimostrato straordinaria sensibilità, passione e conoscenza della materia trattata. Il risultato è un gioco che i fan di Out-Run dovrebbero acquistare senza alcuna remora, e che più in generale merita di essere preso in considerazione da chiunque voglia rivivere le sensazioni di un periodo d'oro per il genere dei giochi di corsa di questo tipo senza doversi per forza affidare al retrogaming.
PRO
- Convincente attualizzazione dei racing game arcade del passato
- Ottima componente audiovisiva
- Divertente
CONTRO
- Alla larga chi cerca spessore del modello di guida
- Un po' ripetitivo