Quando uscì nel 1997, Postal divenne un piccolo fenomeno per via dei suoi contenuti ultraviolenti, fenomeno confermato con il seguito, che fece storcere il naso a più di qualcuno, ma che fruttò moltissimi soldi (ancora oggi è molto giocato su Steam).
Purtroppo il terzo capitolo della serie, uscito nel 2011, fu un discreto fiasco, sia di critica che di pubblico, per via dei numerosi bug e del gameplay mediocre. Molti non sanno nemmeno che esiste ed è acquistabile su Steam. Dopo anni di silenzio, i Running With Scissors ritornano con l'edizione rimasterizzata del primo episodio, caratterizzata da una grafica completamente ridisegnata, per adattarsi alle risoluzioni oggi più in voga e per sfruttare qualche effetto delle moderne schede grafiche, e da altre migliorie atte a giustificarne il prezzo, in tutta sincerità non elevatissimo. Per chi se lo stesse chiedendo, Postal non racconta nulla: è solo la storia di un tipo impazzito che inizia a fare strage di viventi prima nel suo vicinato, quindi in tutta la città. "Going Postal" nello slang americano significa appunto andare fuori di testa in modo violento e incontrollabile. L'espressione nacque in seguito a una strage in un ufficio postale di Edmond, in Oklahoma. Era il 20 agosto 1986 e il postino Patrick Sherrill ammazzò senza pietà, e apparentemente senza alcuna motivazione, quattordici colleghi, ferendone altri sei, prima di suicidarsi sparandosi in testa. Se la non-trama vi ricorda quella del recente e altrettanto brutale Hatred, sappiate che il titolo di Destructive Creations è di fatto un clone spudorato di quello di Running With Scissors, ma meno riuscito, nonostante sia tecnologicamente più avanzato.
Postal torna nell'edizione Redux, che sistema alcuni dei problemi dell'originale, ma non tutti
Redux che?
Di base Postal Redux è uno twin-stick shooter (e già questa è la prima grossa novità, se ricordate i controlli dell'originale, davvero scomodi) in cui bisogna vagare per i diciassette livelli che lo compongono, andando a caccia di civili e forze dell'ordine. In ogni livello bisogna sterminare un certo numero di esseri umani prima di poter proseguire.
Scovare le prede non è difficile, visto che gli ambienti non sono grandissimi e basta batterli tutti palmo a palmo per riuscire. Certo, ci sono alcune aree segrete, ma anch'esse sono facilmente individuabili con un po' di esplorazione. In generale il gioco presenta un'inquadratura isometrica che cerca di dare l'illusione del 3D, nonostante sia essenzialmente in 2D. Alcuni livelli sono però inquadrati a volo d'uccello, ma non presentano meccaniche peculiari rispetto agli altri. Il buon Postal Dude dispone di diverse armi per compiere la sua opera di sterminio di massa. All'uscita di casa ha con sé soltanto una mitraglietta, ma immediatamente all'inizio del primo livello entra in possesso di un fucile a pompa, quindi di un revolver particolarmente potente. Andando avanti il suo arsenale si arricchisce di gingilli come un lanciagranate, un lanciarazzi, delle bombe Molotov, delle mine e così via. Tutte le armi possedute sono visibili nella barra dell'interfaccia posta nella parte bassa dello schermo, dove troviamo anche la salute residua e la corazza. La barra nella parte alta enumera la popolazione residua e la percentuale di completamento del livello. Oltre a quelle citate, Postal Redux offre altre novità interessanti, come l'inedita modalità Rampage, in cui bisogna uccidere più nemici possibili per far salire il punteggio. Selezionata la mappa ed entrati in partita, si deve cercare di essere veloci nelle esecuzioni, mandando a vuoto meno colpi possibili. Alla fine si viene premiati con un giudizio espresso in lettere, determinato dalla nostra abilità. Altra miglioria è l'aumento del numero di esecuzioni: prima quando si voleva uccidere un nemico ferito e già a terra, il Postal Dude usava sempre la stessa arma. Nella versione Redux ogni arma ha la sua animazione. Infine è stato aggiunto un finale, che si sblocca non uccidendo gli innocenti (ehi, in questo mondo ci sono degli innocenti? Ma non scherziamo).
Problemi di inquadratura?
Purtroppo Postal Redux ha diversi problemi di gameplay. Il più fastidioso riguarda l'intelligenza artificiale dei nemici e la loro reattività, che rende alcune situazioni innaturalmente difficili. In che senso? Cerchiamo di spiegarci: gli avversari del nostro simpatico psicopatico di quartiere se ne stanno generalmente fermi ad attenderlo, ossia iniziano a cercarlo quando se lo ritrovano a una certa distanza, e a sparargli quando entra nel loro campo visivo.
Il problema è che si possono attivare quando ancora non sono visibili sullo schermo, spesso riuscendo a togliendoci un bel po' di energia prima che noi si possa reagire. Insomma, non è bello vedersi arrivare addosso un missile da fuori campo senza poter far niente per evitarlo. Il difetto si manifesta in particolare con i nemici posti in alto e i basso rispetto all'inquadratura, mentre non sussiste nelle altre direzioni. Il risultato è che, soprattutto i livelli avanzati, diventano una pena da esplorare per la prima volta, ossia quando non si conosce ancora la posizione dei nemici. Qualcuno affermerà che era così anche nell'originale, ma, trovandoci di fronte a un rifacimento, questa non è una giustificazione accettabile. Un altro difetto fastidiosissimo, che si manifesta nei livelli inquadrati a volo d'uccello, è la scarsa leggibilità di alcune situazioni. Anche in questo caso dobbiamo darvi qualche spiegazione. In Postal la sagoma dei nemici rimane visibile quando finiscono dietro a qualche oggetto dello scenario. Si tratta di un accorgimento reso necessario dalla natura bidimensionale del mondo di gioco. Se non ci fossero le sagome, alcuni nemici posizionati dietro agli edifici sarebbero di fatto invisibili, anche nel caso in cui il personaggio ce li avesse di fronte. Purtroppo nei livelli inquadrati a volo d'uccello non sempre le sagome sono evidenti come dovrebbero e spesso finiscono per confondersi con qualche oggetto. Si tratta di un problema minore rispetto a quello dei nemici che si attivano fuori dall'inquadratura, ma è comunque fastidioso e può causare inopportune quanto evitabili perdite di salute (o morti definitive).
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows Vista, 7, 8 e 10
- Processore 2.0 GHz dual core
- Scheda video Compatibile con DirectX10 e con 512MB di RAM
- 4 GB di RAM
- DirectX 10
- Spazio su disco 4 GB
- Richiede un sistema operativo a 64 bit
Requisiti consigliati
- Sistema operativo Windows Vista, 7, 8 e 10
- Processore 2.5 GHz dual core
- Scheda video Compatibile con DirectX10 e con 512MB di RAM
- 8 GB di RAM
Conclusioni
Postal Redux ha dei miglioramenti evidenti rispetto all'originale del 1997, primo fra tutti il sistema di controllo che finalmente rende giustizia al gioco. Ovviamente i contenuti potrebbero dare fastidio a qualcuno, anche se va detto che qui l'atmosfera non è esasperata come in Hatred e, soprattutto, che a differenza che con il clone, giocandoci rischiate di divertirvi. In fondo il Postal Dude è un cattivo da farsa che alla lunga finisce per ispirare una certa simpatia, mentre il capellone di Hatred si prendeva fin troppo sul serio per essere credibile. Considerate che non impiegherete molto per concludere i diciassette livelli di cui è composto Postal Redux, ma anche che potete rigiocarli almeno due volte, per vedere entrambi i finali. Insomma, non ci troviamo di fronte a un capolavori imprescindibile del mondo dei videogiochi, ma si lascia giocare.
PRO
- Sistema di controllo completamente rifatto
- Grafica ridisegnata, ma fedele allo stile dell'originale
- La modalità Rampage è divertente
CONTRO
- Problemi con l'intelligenza artificiale dei nemici
- I livelli inquadrati a volo d'uccello hanno dei momenti di forte confusione