LEGO Dimensions è il titolo che segna il debutto della serie curata da TT Games nel mondo dei cosiddetti toys to life, ovvero quella categoria di videogiochi che prevede l'utilizzo di statuette fisiche da posizionare su un apposito dispositivo per rendere disponibili personaggi e contenuti nel mondo virtuale. Un settore finora dominato dalla corazzata di Skylanders, franchise che ha avuto il merito non soltanto di inventare il genere stesso ma anche di dominarlo dal punto di vista commerciale, riuscendo persino a costringere un colosso come Disney a chiudere i battenti del suo equivalente Infinity. Andiamo dunque a vedere se LEGO Dimensions ha i numeri giusti per combattere per il primato...
LEGO Dimensions trasporta pregi (e difetti) della serie nell'universo dei toys to life
Costruire e giocare
La differenza più sostanziale che separa LEGO Dimensions dai principali competitor sta proprio nella maggiore "giocosità" della componente fisica del prodotto: anziché proporre semplici statuine come fatto da Skylanders e Disney Infinity, ogni pack acquistabile nei negozi contiene le quantità di mattoncini necessarie per costruire i personaggi, i veicoli e le strutture che campeggiano sulle confezioni e che verranno poi effettivamente visualizzate all'interno del videogame.
Per fare ciò, si deve utilizzare il Toy Pad compreso nello Starter Pack, un dispositivo da collegare tramite USB alla console che consente di rilevare le pedine che ci vengono posizionate sopra e riprodurre i relativi modelli nel gioco. Anche in questo caso, ci sono delle varianti rispetto a quanto proposto da Activision e Disney con le loro periferiche: qui è infatti possibile posizionare la bellezza di sette unità tra personaggi e veicoli nei tre settori in cui è suddiviso il Toy Pad, e l'interazione con lo stesso dispositivo riveste un ruolo ancor più centrale nel gameplay, come avremo modo di scoprire più avanti. Quello di fare le costruzioni con i LEGO è comunque un espediente bello e buono, dato che il software non è ovviamente in grado di rilevare qualora siano realizzate correttamente o meno: e tuttavia, anche se sarebbe sufficiente posizionare sul Toy Pad i dischetti che stanno alla base dei modelli, risulta estremamente piacevole prendersi una pausa dall'azione su schermo per fermarsi ad armeggiare con i mattoncini, specialmente se si condivide l'esperienza di LEGO Dimensions con un bambino: in questo senso, il lavoro di TT Games si dimostra come l'espressione finora più genuinamente trasversale del genere dei toys to life, anche se rischia di costituire un vero e proprio attentato alle finanze degli appassionati: la lista di pacchetti d'espansione già disponibili ispirati a un'ampia gamma di film e serie tv è infatti parecchio nutrita, e il supporto al gioco sembra essere destinato a proseguire a ritmo sostenuto nei prossimi mesi.
Trofei PlayStation 4
LEGO Dimensions offre 48 trofei, di cui 31 di bronzo, 12 d'argento, 4 d'oro e uno di platino. Di questi, una buona parte è legata al naturale progresso nei livelli che compongono l'avventura, mentre altri sono dedicati alla raccolta dei (tanti) collezionabili sparsi nelle varie ambientazioni. In linea di massima si tratta comunque di trofei alla portata anche degli acquirenti del solo Starter Pack, per quanto in tal caso sia necessario un po' di grinding in più.
C’erano Batman, Gandalf e Wyldstyle…
Focalizzandoci sui contenuti più strettamente videoludici dello Starter Pack oggetto di questa recensione, non stupisce ritrovarsi di fronte a una situazione molto simile - per non dire proprio identica - a quanto proposto da TT Games da dieci anni a questa parte con il brand LEGO: parliamo dunque di un'action game all'acqua di rose, incentrato prevalentemente sulla raccolta di collezionabili e sulla risoluzione di semplicissimi puzzle ambientali e con un'innata predisposizione al multiplayer cooperativo per due giocatori in locale. Protagonisti dell'avventura sono Batman, Gandalf e Wyldstyle, risucchiati dai loro mondi dal malvagio Lord Vortech e costretti a viaggiare da una dimensione all'altra per impedire al cattivone di ottenere il controllo dell'intero universo LEGO.
Anche se si tratta di un banale pretesto per poter consentire all'esile arco narrativo di saltare da un'ambientazione all'altra senza dare troppe spiegazioni, bisogna dire che TT Games ha sfruttato l'opportunità in maniera impeccabile, mettendo molta cura nella realizzazione dei vari scenari (ognuno dotato di dettagli e scelte stilistiche coerenti con la sua fonte d'ispirazione) e irrorando il tutto con la consueta, spassosa ironia che ha sempre contraddistinto la serie. C'è da dire però che le varie battute e scenette che allietano l'avventura si basano prevalentemente su citazioni e inside jokes propri del format a cui fanno riferimento, quindi se non si conosce bene l'argomento si perde parecchio in termini di sorrisi. Nonostante questo, passare dal combattere scimmie volanti nel Mondo di Oz ad inseguire il Joker a Springfield fino ad aiutare Doctor Who a fermare un esercito di robot rende chiaro quanto abbia da offrire LEGO Dimensions in termini di pura varietà, perlomeno dal punto di vista scenografico. Sotto il profilo del gameplay si finisce infatti per ripetere sempre le stesse cose, e l'enorme quantità di personaggi che si possono acquistare e utilizzare liberamente piazzandoli sul Toy Pad serve più che altro per sbloccare qualche passaggio segreto e ottenere dei bonus in più, ma in termini di abilità e comportamento gli eroi si possono comprendere tutti in un paio di categorie differenziate da leggere sfumature. Strutturalmente, poi, i livelli che compongono la campagna sono sempre molto lineari e finiscono per fare un uso forse persino eccessivo dei puzzle dinamici che richiedono di armeggiare con il Toy Pad: fondamentalmente, si tratta sempre di spostare determinati personaggi da una porzione all'altra del dispositivo per ottenere l'effetto desiderato (sia questo liberarsi da un incantesimo nemico, attivare un meccanismo o via discorrendo), un processo che - non richiedendo pressoché alcuno sforzo intellettivo - si riduce ben presto a una noiosa routine. Anche i frequenti scontri coi boss, per quanto risultino vari dal punto di vista coreografico e spesso discretamente spettacolari, vengono un po' appiattiti dal tasso di sfida pressoché nullo che contraddistingue un titolo chiaramente orientato a un pubblico giovane. Nulla da obiettare invece per ciò che concerne la quantità di contenuti stipata in LEGO Dimensions: oltre a una corposa avventura principale e a una mole di collezionabili davvero spaventosa, il titolo offre tutta una serie di livelli in stile sandbox ispirati ai brand che hanno aderito al progetto ai quali si può accedere posizionando sul Toy Pad un personaggio appartenente al relativo universo.
Conclusioni
Preso come un'evoluzione del franchise di TT Games, LEGO Dimensions fa esattamente ciò che era lecito aspettarsi, riproponendo una formula oramai iper collaudata (forse persino troppo) nell'ambito di un prodotto espandibile grazie ai pacchetti extra e dotato di un'innata varietà di personaggi e situazioni. Per nulla intimoriti dal nuovo contesto dei toys to life, gli sviluppatori hanno provato anche a esplorare nuovi orizzonti, ottenendo invero risultati alterni che probabilmente non danno al prodotto quella spinta necessaria per dominare un settore che forse comincia a mostrare qualche crepa. LEGO Dimensions resta comunque un videogame consigliabile a tutti gli amanti dei mattoncini, il cui fascino aumenta in maniera inversamente proporzionale all'età del consumatore.
PRO
- Tanti scenari e personaggi diversi
- Il Toy Pad e le costruzioni sono un bel complemento
- Gameplay universalmente apprezzabile
CONTRO
- Livello di sfida inesistente
- Varietà quasi esclusivamente estetica
- Per poter vedere tutto bisogna comprare tanti extra