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Armature componibili

C'è un'invasione aliena, e a quanto pare l'unico che può fermarla è un ragazzino con una speciale armatura

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   29/09/2016
Armature componibili

Un po' Iron Man, un po' Baymax, il giovane protagonista di Super Powerboy si trova improvvisamente sulle spalle il peso di una grande responsabilità: difendere il pianeta dall'invasione di un esercito alieno ostile. Per respingere gli extraterrestri, dovrà attraversare cinque diverse ambientazioni e portare a termine quasi cinquanta missioni in cui il timing è tutto, acquisendo man mano nuovi componenti per la propria corazza super-tecnologica e nuove abilità a essi legate. È questo il concetto alla base del gioco, che introduce costantemente nuove manovre al nostro repertorio per rendere più sfaccettata un'esperienza che per certi versi somiglia ai vari endless runner a scorrimento orizzontale, ma che è appunto caratterizzata da un preciso sistema di progressione, scandito tanto dagli stage quanto dai potenziamenti. Arrivare alla fine di ogni percorso è una prova di scaltrezza che si fa man mano più complessa, dunque non lasciatevi ingannare dalla banalità delle prime fasi: il titolo sviluppato da Pixel Blast diventa impegnativo a partire dalla seconda zona, costringendoci sempre più spesso a ritentare una missione dopo il game over.

Super Powerboy è un titolo bello da vedere e piacevole da giocare, con un ottimo sistema di progressione

La guerra delle armature

Come accennato in precedenza, l'armatura del protagonista si arricchisce di nuovi elementi man mano che si procede nella campagna, il che significa che durante i primi stage potremo utilizzare solo alcune delle sue parti.

Armature componibili

Vengono introdotti progressivamente i guanti, che consentono di colpire determinati nemici che si trovano lungo il percorso, ma anche gli stivali, che permettono al protagonista di "grindare" sulle ringhiere e di spiccare doppi salti per superare ostacoli di una certa dimensione, e poi ancora altri dispositivi. Il sistema di controllo di Super Powerboy si basa esclusivamente sul touch screen: effettuando uno swipe nella parte sinistra dello schermo si eseguono i movimenti, che si tratti di salto, scatto o scivolata, mentre agendo nella parte destra si utilizzano gli attacchi. Comprendere in pochi istanti quale manovra eseguire è la chiave per poter arrivare indenni al termine di ogni livello, raccogliendo per strada le capsule energetiche che il nostro avatar potrà utilizzare per ottenere gli upgrade necessari a proseguire nella storia. In termini di design il progetto messo a punto da Pixel Blast è molto semplice, persino banale nella sua linearità, ma l'ottima realizzazione tecnica fa chiudere un occhio su tale aspetto: le animazioni del protagonista sono fluide, lo stile di disegno ricorda quello dei lungometraggi Disney (come il già citato Big Hero 6) e le ambientazioni sono discretamente differenziate, pur non brillando per dettaglio e personalità. Il risultato finale è dunque un prodotto piacevole, che sa esattamente dove andare a parare e che viene proposto su App Store a un prezzo accessibile (1,99 euro), senza alcun acquisto in-app.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.1)
Digital Delivery App Store
Prezzo 1,99 €
Multiplayer.it
7.7
Lettori
ND
Il tuo voto

Super Powerboy è un platform a scorrimento fisso molto ben realizzato dal punto di vista tecnico e dotato di un gameplay che fa della progressione il proprio punto di forza. Il gioco aggiunge man mano nuove sfide e nuovi nemici, ma anche abilità extra che dipendono dai componenti dell'armatura che sbloccheremo procedendo nella campagna. I primi livelli sono piuttosto banali, ma fungono da tutorial per le fasi più complesse che si palesano a partire dalla seconda ambientazione, e che possono creare qualche grattacapo dal momento che il nostro successo dipende quasi esclusivamente dal tempismo e da una veloce lettura di ciò che succede sullo schermo.

PRO

  • Bella grafica in stile cartoon
  • Interessante sistema di progressione
  • Campagna discretamente lunga...

CONTRO

  • ...ma sulle prime la sfida è banale
  • Molto lineare, privo di acuti