Non è certamente semplice realizzare validi action game in terza persona per i dispositivi mobile, ed è forse per questo che anche team di sviluppo importanti come Gameloft hanno cominciato a porsi dei limiti in tal senso, orientandosi verso produzioni meno complesse, più immediate e con maggiori possibilità di far breccia fra l'utenza casual.
Ci vuole dunque un bel coraggio per cimentarsi con questo filone su iOS e Android, a maggior ragione quando si dispone di scarse risorse, come accade nella maggior parte dei casi per le realtà indipendenti. Le ambizioni di Hell Tap Entertainment per Post Brutal erano grandi: parliamo di un action RPG dall'ambientazione post-apocalittica, in cui controlliamo un guerriero alle prese con zombie e sciacalli fra le strade di città praticamente deserte, con l'obiettivo di completare svariate missioni, interagire con i personaggi non giocanti, sbloccare abilità e acquistare man mano nuove e più potenti armi. Purtroppo il modo in cui il titolo è stato realizzato ci porta indietro di vent'anni, ai tempi della prima PlayStation, fra modelli poligonali spigolosi, animazioni mediocri e sistemi di combattimento inconsistenti e scivolosi, figli di un'epoca in cui gli sviluppatori non disponevano della necessaria dimestichezza con i contesti tridimensionali. Le prime fasi di gioco riescono a sintetizzare efficacemente tutte queste perplessità, attraverso un tutorial in cui ci viene spiegato il funzionamento dell'interfaccia, dall'uso delle armi all'interazione con l'ambiente. Dopodiché ci si trova già alle prese con qualche semplice quest, nello specifico il salvataggio di un soldato e di un sopravvissuto, azioni che di lì a poco ci condurranno nell'hub da cui accedere alle successive missioni.
Post Brutal è un action RPG dalle grandi ambizioni, ma dotato di grafica e meccaniche davvero datate
Ci vuole fegato
Fra i tanti elementi che Post Brutal mette in vendita via in-app purchase ci sono le immancabili monete, ma anche una serie di feature extra come quella che consente di registrare delle frasi e farle pronunciare al nostro personaggio, magari dopo avergli incollato sul volto i nostri tratti somatici utilizzando la fotocamera. Si tratta di bonus che in verità lasciano il tempo che trovano: molto meglio investire qualche spicciolo, se proprio si deve, nell'eliminazione dei trailer pubblicitari che partono durante ogni schermata di caricamento o quasi, quando si passa da una zona all'altra dello scenario o si accede a una nuova missione.
Il sistema di controllo touch dispone di due possibili layout, con visuale automatica o manuale, ma visto il gran numero di pulsanti sullo schermo conviene di gran lunga utilizzare la prima soluzione, che rende le cose più semplici e funziona abbastanza bene, seguendo il protagonista senza incartarsi. La mancanza di una pur minima fisicità degli scontri permette di muoversi mentre si menano fendenti con la scure d'ordinanza, il che fa un po' un effetto "carro armato" alla Resident Evil, mentre per le armi da fuoco il problema non sussiste: basta tenere premuta la relativa icona per colpire automaticamente il bersaglio più vicino. Una volta entrati nell'hub è possibile accedere a delle missioni in cui ci viene chiesto di trovare determinati oggetti o scortare degli NPC, sempre sotto la minaccia degli zombie che presidiano le strade, ma il grado di sfida in verità si mantiene abbastanza basso. In generale è la mancanza di cura e attenzione al dettaglio ad affossare l'esperienza di Post Brutal, e in tale frangente il tentativo del gioco di coinvolgerci attraverso lunghi dialoghi in inglese non fa che ottenere l'effetto opposto ed enfatizzare ulteriormente tutti i limiti di questa produzione.
Conclusioni
Post Brutal è un titolo dalle grandi ambizioni, un action RPG post-apocalittico con un hub centrale e varie missioni da portare a termine, un arsenale discretamente ricco e un set di abilità da sbloccare man mano che il nostro personaggio sale di livello. Il problema è l'approssimazione con cui gli sviluppatori hanno messo insieme i vari elementi dell'esperienza: la grafica del gioco, con i suoi modelli poligonali spigolosi, le animazioni mediocri, la mancanza di dettaglio e gli innumerevoli glitch, ci porta indietro di vent'anni; così come appaiono antiquati e inconsistenti il sistema di movimento e quello di combattimento.
PRO
- Strutturalmente abbastanza ricco
CONTRO
- Grafica a dir poco datata
- Sistema di combattimento inconsistente
- Approssimativo in ogni aspetto