L'Alienware 13 R3 è un notebook di nicchia, concepito fondamentalmente per i giocatori con grosse esigenze di mobilità o poco spazio libero sulla scrivania. Le dimensioni compatte (appena 2,2cm di altezza, 33cm di larghezza e 26,9cm di profondità), unite ad un peso contenuto in 2,6kg lo rendono infatti molto agevole da trasportare e gli permettono di essere appoggiato anche su tavoli affollati. Malgrado questo non rinuncia ad un corredo hardware di prim'ordine, così come di consuetudine per i prodotti che recano il viso dell'alieno sulla scocca, finalizzato a garantire delle ottime performance soprattutto in ambito gaming.
In fatto di design non passa certo inosservato: le scanalature sul coperchio sono uno stilema che accomuna tutta l'ultima produzione di Alienware e conferiscono un aspetto dinamico ed aggressivo al portatile che viene proposto in un'elegante colorazione grigio/nera. La cover non copre comunque l'intera lunghezza del notebook, considerando che lo chassis prosegue per altri 3cm circa: i progettisti hanno sfruttato questa scelta per spostare nel retro la maggior parte delle connessioni. Oltre alla presa per il cavo di alimentazione troviamo una ethernet RJ45, una miniDisplayPort 1.2, un HDMI 2.0 e una porta Thunderbolt 3. Molto interessante anche l'ingresso proprietario Alien AMP a cui collegare una docking (venduta separatamente) che può ospitare schede video per PC Desktop da usare in sostituzione a quelle integrate. Sul lato sinistro ci sono, oltre a delle grosse feritoie per l'espulsione dell'aria calda, i canonici due jack per l'ingresso e l'uscita delle sorgenti audio e una USB 3 Type-A; ce n'è una seconda dalla parte opposta affiancata da una Type-C.
Piccolo e pootente
La struttura è realizzata prevalentemente in alluminio anodizzato e lega di magnesio, materiali che coniugano contenimento dei pesi e robustezza; il sistema di dissipazione interno è completamente in rame. La tastiera curiosamente non presenta tasti ad isola, standard ormai adottato da quasi tutti i competitor; tuttavia risulta precisa e silenziosa, considerando che in questo modo si è potuto aumentare la dimensione dei pulsanti. È dotata di retroilluminazione a quattro zone ma, ad essere precisi, ce ne sono altre quattro soggette alle cure dei led RGB: difatti si possono personalizzare, con l'apposita suite AlienFX, anche il trackpad, il pulsante di accensione, la scritta sotto lo schermo e il logo sul coperchio. Gli effetti luminosi sono spettacolari, come ben sa chi proviene dal mondo Alienware, soprattutto in quei videogame che supportano la tecnologia proprietaria: in questi casi la colorazione si adatta alla situazione di gioco, ad esempio lampeggiando di rosso quando si viene colpiti da un nemico. La zona attorno alla tastiera è ricoperta in gomma, risultando quindi soffice al tatto. Nella parte posteriore, nella sporgenza dietro al monitor e lateralmente rispetto alle prese sopra descritte, sono presenti le due feritoie del sistema di dissipazione del calore. La scelta insolita degli ingegneri di spostare le due griglie di sfogo "all'esterno", pur risultando molto discutibile a livello estetico, consente al notebook di rimanere generalmente più fresco nelle zone a contatto con l'utente. Nel complesso la qualità costruttiva è al vertice della categoria, il portatile si dimostra ben assemblato e solido. In confezione, oltre al notebook, sono presenti solamente il cavo di corrente e l'alimentatore esterno da 180W, di dimensioni comuni a quelle dei recenti notebook gaming. Segnaliamo inoltre che la batteria interna da 76Wh non è rimovibile.
Specchio delle mie brame
Il monitor OLED merita un capitolo a parte perché presenta una qualità davvero eccezionale, inconsueta anche per altri prodotti della medesima fascia di prezzo. Stiamo parlando di un pannello Samsung con una risoluzione QHD a 60hz ed è dotato di funzionalità touch. Proprio per questo motivo i tecnici Alienware hanno adottato un vetro riflettente che ha sia una funzione estetica (da spento non si distinguono le cornici del 13" e anzi, sembra di essere davanti a uno specchio), sia funzionale perché mette ancora più in risalto l'eccezionale riproduzione dei neri che solo questa tecnologia riesce ad offrire. Chiaramente non è facile descrivere a parole quello che solo una prova visiva sul campo può raccontare; possiamo dire che l'esperienza d'uso è notevole, superiore a quella di qualsiasi monitor IPS comunemente utilizzato sia nei PC desktop che nei portatili. Per avere un'idea di cosa stiamo parlando basta affiancare uno smartphone con schermo AMOLED con uno IPS. In breve tempo ci si abitua a questo nuovo ed elevato standard di visualizzazione dei contenuti e il ritorno alla tecnologia tradizionale può essere traumatico. Nella cornice superiore dello schermo sono annegati una webcam, un sensore ad infrarossi per il supporto a Windows Hello per l'accesso tramite riconoscimento facciale e un sensore Tobii Eye Tracking che si occupa di ridurre la luminosità dello schermo quando non si è davanti ad esso; serve sia per incrementare la durata della batteria sia, in prospettiva, per aumentare la vita dell'OLED che ha un ciclo inferiore rispetto a quello dei classici IPS e TN.
First class
Uno degli aspetti più apprezzati di DELL è l'ampia personalizzazione della componentistica interna: nel nostro caso abbiamo scelto quanto di meglio il configuratore online potesse offrire. La CPU è in ogni caso un Intel Core i7-7700HQ, uno dei modelli mobile più performanti della famiglia Kaby Lake: è dotato di 4 core fisici e della tecnologia hyper-threading che li raddoppia a livello logico; la tabella delle frequenze recita 2,8 Ghz in modalità normale e 3,4 GHz (con tutti i core attivi) con il Turbo Boost. Per la parte video ci siamo affidati al GeForce GTX 1060 di NVIDIA, la più potente installabile sull'R3, che a distanza di un anno continua ad essere la terza miglior scelta tra le soluzioni mobile proposte dalla casa di Santa Clara. A livello di performance non si discosta molto dalla controparte desktop, poiché viene proposta con il medesimo numero di CUDA Core pari a 1280, mentre le frequenze base e boost sono leggermente inferiori (rispettivamente 1404 MHz e 1670 MHz contro 1506 e 1708). Capitolo memorie: quella ad accesso casuale fa parte della famiglia Kingston, è del tipo DDR4 a 2667 MHz e popola entrambi gli slot disponibili, per una configurazione dual channel e un totale di 16 Gbyte. L'SSD è invece un NVME marchiato Samsung: il PM961 nel taglio da 512 Mbyte non è nient'altro che la versione destinata agli OEM del 960 EVO, dotato di una velocità di 2800 Mbyte in lettura e di 1600 in scrittura. Sul fronte connettività i progettisti Alienware si sono affidati all'accoppiata Killer Network e2400 e Killer 1435, in standard 802.11AC, con la tecnologia Killer DoubleShot Pro in grado di gestire contemporaneamente la connessione a cavo e quella wireless in modo da ottimizzarne i carichi di lavoro. La parte audio può vantare di una soluzione a due altoparlanti stereo di ottima qualità, gestiti da un classico Realtek ALC1220 che, assieme al software Alienware Sound Center (la versione personalizzata DELL dell'equalizzatore Nahimic di MSI), restituisce uno spettro sorprendentemente solido e pulito anche quando si alza il volume ai livelli massimi. Un risultato encomiabile soprattutto in considerazione delle dimensioni degli speaker e del notebook in generale.
Test e Gaming
L'Alienware 13 R3 è progettato anche (e soprattutto) per l'ambito ludico, e non potevamo esimerci dal metterlo sotto torchio. Prima di eseguire qualsiasi tipo di test abbiamo configurato il notebook per il primo avvio, inizialmente aggiornando il BIOS e poi procedendo con l'installazione dell'ultima versione di Windows 10 64bit (la Fall Creators), dei driver e del software proprietario DELL. Nella fattispecie abbiamo utilizzato la versione 388.00 dei ForceWare. Da segnalare che abbiamo riscontrato non pochi problemi nella cattura delle immagini durante, in particolare con la funzione ShadowPlay di NVIDIA. Alla fine abbiamo deciso di utilizzare l'ultima release del tool Afterburner di MSI, che ha funzionato su quasi tutti i nostri test, ad esclusione di Shadow of War. Nello specifico abbiamo deciso di provare questo notebook con 3Dmark, The Division, Rise of The Tomb Raider e Shadow of War. Nel sintetico 3Dmark Time Spy il risultato finale di 3677 punti si dimostra in linea con quello realizzato dalla maggior parte dei notebook che montano la GTX 1060 da 6GB. Passando al titolo Ubisoft, impostando la risoluzione video in FullHD, dettagli al massimo e DX12, la media dei frame in gioco si assesta intorno ai 45, un valore sufficiente per giocare decentemente, ma per un'esperienza migliore è necessario abbassare qualche dettaglio per veleggiare sui 56 frame, rendendo così il titolo più fluido e piacevole. Durante questo test abbiamo rilevato una temperatura massima della GPU di 85 °C dopo una mezzora circa di gioco, mentre la CPU è sempre rimasta attorno ai 75 °C. Anche in Rise of the Tomb Raider abbiamo impostato la risoluzione del monitor in FullHD, DX12 e dettagli con il preset "Molto Alto", ottenendo un risultato finale di 53 fps. Purtroppo nonostante questo valore, il titolo mostrava notevoli sbalzi nel conteggio dei fotogrammi, risultando non sempre godibile. Anche in questo caso quindi la GTX 1060 si è finita un po' alle corde, richiedendo un leggero abbassamento dei dettagli per poter gestire al meglio il titolo. Le temperature durante il test con questo titolo si sono dimostrate leggermente più basse rispetto a The Division, raggiungendo gli 82 °C per la GPU e i 78 °C per la CPU. Diverso il discorso in Shadow of War. Qui la GTX 1060 si è dimostrata sufficientemente brillante per giocare in FullHD con le impostazioni massime (eccezion fatta per le texture in 4K che, per poter essere abilitate, richiedono 8GB di memoria video), impattando costantemente i 60 fps, imostrando l'ottimo lavoro di ottimizzazione effettuato nel titolo di Warner Bros.
Conclusioni
L'Alienware 13 R3 è un notebook versatile in grado di soddisfare diverse tipologie di utenza. Si fa apprezzare nell'utilizzo in mobilità, sia grazie a pesi e dimensioni contenuti, sia per l'autonomia, che in si attesta intorno alle 6 ore nelle prove fatte con suite office e navigazione internet (comprendendo anche siti con contenuti multimediali). Si comporta bene anche con i videogame, grazie alle solide prestazioni della GeForce GTX 1060 da 6GB, che come abbiamo dimostrato riesce a cavarsela egregiamente anche con i titoli più esigenti, ancor di più se si accetta qualche piccolo compromesso in termini di qualità grafica. Il prodotto di Alienware, in ultima analisi, risulta completo e davvero ben realizzato, solido e dotato di un comparto multimediale di prim'ordine, con un sottosistema audio buono, sicuramente superiore alla media dei notebook di queste dimensioni, e un monitor capace di lasciare a bocca aperta e di valorizzare qualsiasi cosa gli venga data in pasto, dai videogiochi ai film. Unico neo da segnalare il prezzo. Questa configurazione, con i suoi 2199,00€ , risulta essere più costosa della concorrenza che, pur non potendo contare sulla stessa qualità generale, riesce a fornire notebook con CPU Intel i7 e NVIDIA GTX 1060 ad un costo inferiore. Va comunque segnalata la possibilità di acquistare l'Alienware Amplifier, una soluzione che, come vedremo in futuro, è in grado di aumentare sensibilmente le prestazioni di questo piccolo ma potente notebook.
PRO
- Ottima realizzazione
- Perfetto per giocare
CONTRO
- Prezzo fin troppo "premium"