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Sono matti questi mattoncini - La recensione di LEGO Marvel Super Heroes 2

TT Games prova nuovamente a fare il colpaccio con il secondo episodio di LEGO Marvel Super Heroes

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   14/11/2017

A quattro anni di distanza dall'ottimo esordio sulle piattaforme di nuova generazione, TT Games e Warner Bros. provano a bissare il clamoroso successo di LEGO Marvel Super Heroes con un sequel ancora più ricco di personaggi e ambientazioni, supportato dal tradizionale umorismo a mattoncini. La storia vede in questo caso Kang il Conquistatore, malvagio viaggiatore del tempo, trasformare la città di Manhattan in una sorta di patchwork temporale che unisce, attraverso una serie di portali, scenari come Wakanda, K'un-Lun, Asgard, Attilan, Lemuria, Sakaar, Hala, la New York noir del passato, la Nueva York del futuro ma anche l'antico Egitto, il Far West e l'Inghilterra medievale. La creazione del villain ha un nome, Chronopolis, e i tantissimi eroi dell'universo Marvel dovranno collaborare per riportare le cose alla normalità, grazie ad alcuni cristalli provenienti da Knowhere e alla magia del Dottor Strange; il tutto nell'ottica di una campagna composta da venti livelli, ricca come al solito di collezionabili, personalizzazioni e missioni extra.

Awesome Mix

L'incipit di LEGO Marvel Super Heroes 2 è furbo e riuscito, visto che mette in campo i Guardiani della Galassia, accompagnati dall'immancabile "Come and get your love" dei Redbone, nella loro formazione del secondo film, dunque con Groot in versione ridotta. Dopo una missione su Xandar portata a termine dai vari Star-Lord, Drax, Gamora e Rocket Raccoon, la scena si sposta sul pianeta Terra, dove si verifica per l'appunto l'arrivo di Kang sulla sua enorme astronave. Il paradosso temporale si compie prima che gli Avengers e gli altri eroi possano fare qualcosa, trovandosi nella situazione di dover rimediare ai danni arrecati dal malvagio invasore e di combattere contro i soliti villain, ulteriormente fomentati dalla prospettiva di spartirsi il nuovo regno. TT Games conferma di voler giocare sul sicuro ribadendo i soliti meccanismi di gameplay, con squadre di personaggi ben assortite in cui ogni figura possiede capacità peculiari necessarie per la risoluzione di determinati enigmi o per sconfiggere i tanti boss che troveremo lungo il cammino, alcuni letteralmente enormi (vedi il focoso Surtur o il celestiale Eson). Le novità maggiori sono in effetti di tipo numerico, grazie a un cast davvero sconfinato e all'abbondanza di location, sebbene strutturalmente l'offerta non corrisponda a un vero e proprio open world, bensì al tradizionale hub (rappresentato in questo caso dalla città di Manhattan) da cui accedere ai vari scenari dopo un breve caricamento, in cui potremo gustarci una puntata del polemico podcast di J. Jonah Jameson.

Sono matti questi mattoncini - La recensione di LEGO Marvel Super Heroes 2

Investire nel mattoncino

Sono oltre dieci anni che TT Games si occupa di realizzare i giochi della serie LEGO, e la sensazione è che il team si trovi molto più a proprio agio nel creare parodie di storie già note (vedi il recente LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza) piuttosto che scriverne di nuove. Purtroppo LEGO Marvel Super Heroes 2 conferma un po' la tendenza negativa inaugurata da LEGO Marvel's Avengers, riuscendo a strappare qualche sorriso solo in rare occasioni e perdendo dunque un elemento fondamentale nell'ottica dell'esperienza, che ha poco altro su cui poter contare per ravvivare l'entusiasmo degli utenti. L'eliminazione del game over di qualche anno fa ha difatti azzerato il grado di sfida anziché sistemare le tante storture di un sistema di combattimento che si conferma caotico, scivoloso e incapace di valorizzare minimamente gli impatti. La stessa fase esplorativa all'interno dell'hub, quando si seguono gli immancabili mattoncini celesti verso la meta successiva, è molto noiosa e priva di spunti. Cosa resta? I puzzle, alcuni dei quali stuzzicanti e divertenti, messi peraltro in campo anche durante i boss fight, sebbene la formula "spacca tutto quello che vedi e poi monta il solito dispositivo" sia rimasta anch'essa inalterata. Certo, non mancano i collezionabili e le sfide extra, ma si tratta di materiale che solo i fan della serie (o quelli che ne sono a digiuno, trovandola dunque relativamente fresca) potranno apprezzare davvero.

Trofei PlayStation 4

I quarantasei Trofei di LEGO Marvel Super Heroes 2 si ottengono completando i venti livelli della campagna e portando a termine una serie di sfide e azioni peculiari, come ad esempio formare squadre che includano due versioni di Groot e due diversi Capitan America. Non mancano gli achievement legati all'esplorazione e al puzzle solving, come quelli che si ottengono liberando i tanti Stan Lee impriginati all'interno dello scenario.

Eroi, eroi, eroi

L'esperienza di LEGO Marvel Super Heroes 2 risulta insomma fiaccata da soluzioni strutturali e di gameplay fortemente riciclate, da un sistema di combattimento che non accenna minimamente a migliorare e finanche dalla mancanza di un umorismo efficace, a conferma del fatto che rielaborare scene celebri è un conto mentre inventarsi qualcosa di nuovo è tutta un'altra storia. Letteralmente. Il gioco ha certamente dalla sua un doppiaggio in italiano di ottima fattura, feature che va assolutamente apprezzata anche per l'estensione del cast, ma anche qui è impossibile non notare un paio di grosse storture: in primo luogo non ha senso che un personaggio come Peter Quill abbia una voce così attempata, al netto di una buona interpretazione, ed essendo la prima figura a comparire nel gioco l'impatto iniziale con la localizzazione non è dei migliori; in secondo luogo, accade spesso e volentieri che i livelli di volume delle voci siano molto diversi, un problema che affligge un gran numero di produzioni e che ci siamo sempre chiesti esattamente da cosa dipenda.

Sono matti questi mattoncini - La recensione di LEGO Marvel Super Heroes 2

Per quanto riguarda invece la grafica, anche qui purtroppo la situazione non è delle migliori: l'effettistica è valida e i tantissimi supereroi risultano ben caratterizzati, con un discreto set di animazioni, ma il frame rate traballa ingiustificatamente in alcune occasioni e la gestione delle luci di Chronopolis lascia davvero molto a desiderare. Infine un problema con i controlli: i personaggi che volano possono salire o scendere di quota sia agendo sullo stick analogico destro che sui pulsanti X e Triangolo, ma la prima azione corrisponde anche al cambio di visuale e ciò si traduce in episodi di grande frustrazione quando magari stiamo girando lo scenario alla ricerca di oggetti nascosti.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.0
Lettori (10)
8.6
Il tuo voto

LEGO Marvel Super Heroes 2 si conferma un'esperienza pensata per gli utenti più giovani, magari da giocare in cooperativa, ma l'offerta ludica appare assolutamente innocua per chiunque altro. La serie di TT Games si trascina dietro ormai da anni gli stessi problemi, in primis un sistema di combattimento scivoloso e caotico, incapace di valorizzare gli impatti, ma ha spesso saputo spuntarla grazie al puzzle solving e all'umorismo che da sempre caratterizza il franchise. Quando anche quest'ultimo elemento comincia ad accusare la stanchezza, forse per via del fatto che parliamo di una storia originale e viene dunque a mancare il gancio di sequenze già ben note al pubblico, allora magari è il caso di fermarsi un attimo a riflettere sulla direzione che si desidera intraprendere per il futuro.

PRO

  • Campagna discretamente lunga, tanti scenari differenti
  • Un cast sconfinato di eroi Marvel
  • Buon uso dei puzzle, anche durante i boss fight

CONTRO

  • Sistema di combattimento scivoloso e inconsistente
  • Umorismo sotto tono
  • Tecnicamente datato