Il primo Major Mayhem è uscito oltre sei anni fa, un periodo che per i rapidissimi ritmi dell'evoluzione mobile rappresenta più o meno l'equivalente di un'era geologica: tantissima acqua è passata sotto i ponti, ma nonostante questo gli sviluppatori di Rocket Jump Games hanno preferito non stravolgere la formula del loro prodotto con il sequel che ci apprestiamo a recensire, mantenendo un gameplay che si rifà agli sparatutto con light gun ma che sostituisce lo sfruttamento di una periferica esterna con il semplice utilizzo del proprio dito sul touchscreen. Una scelta assolutamente condivisibile, considerando come l'offerta di Major Mayhem 2 risulti ancora oggi molto valida e soprattutto fresca, data la presenza piuttosto sparuta di titoli analoghi sul mercato.
Lo stakanovista della giustizia
Major Mayhem 2 inizia con il nerboruto protagonista che si sta godendo delle meritate vacanze al mare dopo le eroiche gesta del precedente episodio: una situazione idilliaca che purtroppo viene ben presto rovinata dagli sgherri della Evil Villains Corporation, che irrompono sulla scena ad armi spianate costringendo il maggiore a rimettere subito mano alla pistola per salvare il mondo e tornare in panciolle sulla sua sdraio. Un incipit più esile che mai che serve solamente a giustificare la presenza di ben 50 livelli suddivisi in varie ambientazioni, da affrontare tramite un percorso lineare con la canonica presenza di un sistema di valutazione a tre stelline che decreta le performance del giocatore. Struttura e narrativa non sono certamente i punti di forza di Major Mayhem 2, che difatti pone quasi interamente l'accento su un gameplay divertente e ben costruito. Come accennato in apertura, il titolo si ispira nella sostanza a sparatutto con light gun come l'indimenticabile Time Crisis: il personaggio dunque si muove da solo su un percorso prestabilito, e quando raggiunge una copertura si mette autonomamente al riparo dal fuoco nemico, con l'utente che deve eseguire dei tap sugli avversari che fanno capolino sullo sfondo per ordinare al maggiore di uscire allo scoperto e sparare al loro indirizzo.
Nell'autentica selva di pallottole che si forma sullo schermo, bisogna prestare attenzione ai proiettili segnalati da un cerchio rosso, gli unici che possono ferire il protagonista se lo raggiungono: ogni colpo subito comporta la perdita di un pezzo di corazza, e al terzo sopraggiunge il game over. Tutto molto semplice da spiegare e ancor più da giocare, con Major Mayhem 2 che si conferma un prodotto estremamente immediato e divertente, forse anche più del predecessore grazie ad alcuni accorgimenti adottati da Rocket Jump. Anzitutto, la dinamicità dell'azione è stata aumentata non solo dalla grande varietà delle ambientazioni, ma anche e soprattutto dall'introduzione di fasi a bordo di veicoli e dal più massiccio impiego della funzione di salto (da attivare strisciando il dito verso l'alto o premendo il tasto virtuale posto in basso a destra) che apre la strada a breve sezioni platform e a momenti in cui occorre schivare in questo modo i proiettili data l'assenza di coperture.
Sono stati poi abbandonati i costumi e i potenziamenti del prequel per favorire un sistema opportunamente riveduto e corretto di acquisto e upgrade delle armi: Major Mayhem 2 ne conta ben 20, adeguatamente suddivise tra pistole, mitragliatori, fucili e via discorrendo, ognuna con le sue precise statistiche e un differente comportamento sul campo di battaglia. Con le monete guadagnate nel corso dei livelli è possibile sbloccare e potenziare gli esemplari disponibili, per un modello che certamente non è avulso dalle dinamiche tipiche dei free to play (spendendo soldi veri la progressione è infinitamente più veloce) ma che si comporta in maniera sostanzialmente equilibrata, senza mettere a tutti i costi le mani nelle tasche dell'utente e consentendogli per quanto possibile di ridurre i tempi o moltiplicare le ricompense guardando qualche spot pubblicitario. Tornando al gioco vero e proprio, merita sicuramente un plauso l'evidente impegno profuso da Rocket Jump per il level design, con stage che nel corso dell'intera avventura riescono sempre a proporre qualcosa di nuovo all'utente. Spettacolari anche i cinque scontri coi boss, capaci oltretutto di mettere in risalto l'ottima veste grafica del prodotto.
Conclusioni
Major Mayhem 2 si è fatto attendere, ma si può senz'altro dire che ne sia valsa la pena: il titolo di Rocket Jump ripropone la vincente formula di gameplay varata dal prequel, aumentando l'offerta di contenuti, lavorando di fino su alcuni dettagli e rivestendo il tutto di una cosmesi adeguata agli standard attuali e che si dimostra impeccabile su tutti i fronti. Considerando infine come il titolo sia tranquillamente giocabile anche senza spendere un euro, risulta onestamente difficile storcere il naso sulle dinamiche free to play introdotte dagli sviluppatori che oramai sono un elemento imprescindibile per produzioni di questo tipo.
PRO
- Formula ancora molto fresca e divertente
- Longevità più che buona
- Livello di sfida adeguato
CONTRO
- Sonoro nella media
- Alla lunga un po' di grinding c'è