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Avvistati Quadropodi Imperiali

Dopo scarsi tentativi di realizzare un ottimo gioco di Star Wars su iPhone e iPod Touch, THQ Wireless ci riprova con un tower defense ambientato nell'epica e disastrosa battaglia sul pianeta Hoth.

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   05/08/2010

Il freddo glaciale, le dune innevate e qualche grotta in cui un pugno di Wampa affamati cerca delle creature da invitare a cena. Questo è Hoth, un pianeta di ghiaccio sul quale "non c'è vita nemmeno da riempire un incrociatore spaziale", direbbe il comandante Han Solo. Un palcoscenico desolato e silenzioso come una tomba, sul quale ha avuto luogo una delle più epiche battaglie della saga di Guerre Stellari, nonché una tra le sequenze più emozionanti e drammatiche del cinema fantascientifico. Tra l'avanzare degli indomabili AT-AT, le improvvisate battaglie aeree e la resistenza della fanteria di trincea, era quasi ovvio che la rovinosa sconfitta dei Ribelli con cui si apre L'Impero Colpisce Ancora venisse ripresa all'interno di qualche videogioco.

Avvistati Quadropodi Imperiali

Così, dopo i vari Battlefront, Rogue Squadron e, sebbene in versione rivisitata, Il Potere della Forza, l'evento bellico è stato scomodato anche da THQ Wireless, che lo ha riproposto ai possessori di iPhone e iPod Touch in una salsa tutta nuova. Star Wars: la battaglia di Hoth, questo il nome, è un tower defense di quelli classici, che prende chiaramente in prestito alcune idee e meccaniche già definite da titoli per dispositivi Apple come Star Defense o il più famoso Fieldrunners. Chi è già avvezzo con il genere ci mette qualche istante a prendere familiarità con l'interfaccia di gioco: lo scopo, come tutti si aspetterebbero, è quello di piazzare unità sul campo di battaglia e bloccare l'avanzata delle Truppe Imperiali verso l'ormai spacciata Base Echo.

Jedi a chi?

A meno di non soffrire di un'avversione patologica verso i tower defense, La battaglia di Hoth ha bene o male tutti gli ingredienti per attirare, come le api col miele, i numerosi fan della saga lucasiana. Tra le truppe Ribelli e quelle dell'Impero si contano quasi una ventina di unità diverse, che è possibile schierare in battaglia man mano che si avanza nei livelli; ognuno di questi prevede un certo numero di ondate nemiche da bloccare, laddove sul campo si alternano unità terrestri e aeree. Mentre torrette e unità di fanteria tentano di fermare soldati, droidi-sonda e AT-ST, sulle loro teste si danno battaglia i caccia dell'Impero e gli Ala-X ribelli. Ogni unità ha delle debolezze e dei punti di forza, ma come in Fieldrunners è possibile spendere dei "punti di comando" per potenziarne le caratteristiche; tale risorsa, inoltre, viene raccolta eliminando le truppe avversarie, ed è indispensabile per schierare nuove forze. Lodevole è comunque il tentativo di inserire elementi non troppo di moda nei tower defense, a partire dalla possibilità di dare precise istruzioni ai propri soldati: si può ordinare a un'unità di concentrare il fuoco sul nemico più vicino o su quello più debole, attaccare unicamente le unità terrestri o soltanto quelle aeree.

Avvistati Quadropodi Imperiali

Un'idea assai interessante che trova senso e utilità soprattutto nei livelli più avanzati, quando non ci sarà un Luke Skywalker ad abbattare, da solo, un gigantesco AT-AT. La conformazione del terreno, con collinette inaccessibili e stretti canyon, rende assai più difficile e caotico strutturare una propria formazione sul campo, ma così facendo spinge a ponderare ogni posizionamento e a scavare trincee in grado di rallentare l'avanzata nemica e deviare il suo percorso; peccato che selezionare e disporre le proprie truppe risulti meno intuitivo di quanto ci si aspetti, per via di icone minuscole e un'interfaccia imprecisa. La battaglia di Hoth non si scomoda ad accompagnare per mano il giocatore, e prendere confidenza con le diverse unità e le loro caratteristiche richiede sia qualche livello di gavetta, sia un'attenta lettura della breve guida in-game. Ma il rammarico più grande riguarda il comparto tecnico, dilaniato dalle pessime animazioni dei soldati e, incredibile ma vero, da una colonna sonora non all'altezza, che lascia a casa i temi storici di John Williams e li rimpiazza con musiche ripetitive e poco coinvolgenti. Un vero peccato, se non addirittura un dramma, poiché la componente audiovisiva è sempre stata un elemento importante per il franchise.

La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: 2,39€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.2
Lettori (2)
4.1
Il tuo voto

Chi è cresciuto a pane e "No! Io sono tuo padre!" dovrebbe acquistare La battaglia di Hoth anche per il semplice fatto che, assieme a Cantina, è il gioco di Star Wars meglio riuscito su iPhone e iPod Touch. Non storcere il naso è però impossibile: con una grafica carente e l'ingiustificata assenza dei temi classici di Guerre Stellari, THQ Wireless ha fallito per l'ennesima volta nel tentativo di regalare una fantastica esperienza starwarsiana ai possessori di dispositivi Apple. Per il resto ci si trova davanti a un buon tower defense, con una gran quantità di truppe diverse e alcune idee originali, come l'utilizzo di trincee o la possibilità di impartire ordini a ciascuna unità, ma gli sviluppatori dovranno assolutamente rendere più intuitiva la disposizione dei soldati e più evidente e sensato il potenziamento delle proprie truppe. Infine, grazie all'integrazione con le librerie OpenFeint non mancano classifiche online e obbiettivi sbloccabili, sebbene gli elementi social saranno l'ultimo dei pensieri con un AT-AT alle calcagna.

PRO

  • Si torna a rivivere l'epico scontro su Hoth
  • Alcune idee originali e riuscite

CONTRO

  • Interfaccia migliorabile
  • Le animazioni delle truppe lasciano a desiderare
  • Dove sono le musiche di John Williams?