L'invasione di creature malefiche che infestano tutti i moderni dispositivi di intrattenimento video ludico, lungi dal voler finire, rischia davvero di travolgere ogni tipologia di videogioco attualmente disponibile.
D'altro canto, è bene ricordarlo, tale contaminazione "oscura" non ha risparmiato nemmeno gli altri tipi di media, basti citare il clamoroso caso letterario di "Orgoglio, pregiudizio e zombie", versione riveduta e corretta del capolavoro firmato Jane Austen che ha scalato, non senza sorprese, le classifiche Amazon. Quando però ci si trova davanti ad un simulatore di boxe, quale Beast Boxing 3D si ripromette di essere, il mondo putrescente dei mostri che contestualizza il titolo fa letteralmente a botte (è proprio il caso di dirlo) con l'idea stessa della "nobile arte", visto che solitamente non viene considerato né nobile né artistico picchiare una orrenda creatura. L'unico effetto che però può essere ritenuto fisiologico nell'affrontare un mostro e mandarlo al tappeto è, certamente, il divertimento che scaturisce dall'infliggergli dolore.
First Person Boxeur
La complessità delle norme che regolano il mondo della boxe, così come l'elevato numero di movimenti, colpi, schivate e guardie risulta, nella pratica, difficilmente riproducibile a livello puramente simulativo in un videogame. L'inevitabile eccezione a tale assioma forse può essere considerata la serie Fight Night Round di Ea Sports, esempio unico o quasi nel panorama video ludico che però, proprio a causa dei numerosi tecnicismi, ha bisogno di un certo livello di applicazione costante per essere padroneggiata. Per questi motivi, le simulazioni di boxe più riuscite sono generalmente anche quelle che meno tengono conto della fisica e delle regole, concentrandosi più sul sano divertimento arcade: Punch Out su Nintendo Wii per esempio, nonostante un approccio non certamente adatto a tutti, racchiude perfettamente questa tipologia di gioco, visto che per vincere sarà necessario avere molta memoria e sincronia più che sapere le regole basilari della boxe. Al contrario di Punch Out però, in cui il protagonista è sempre inquadrato da dietro la schiena, in Beast Boxing 3D il pugile è rappresentato in prima persona, per cui le uniche parti del combattente visibili risultano essere le braccia e i guantoni. I motivi che spingono il giovane protagonista a partecipare al Campionato Mondiale di Boxe per mostri, che si tiene ogni anno nel mondo di Beasthalla, non risultano purtroppo noti (se si esclude il sano spirito di competizione, ovviamente); quello che è risaputo però è che a questo genere di competizione non sono ammessi in nessun caso esseri umani. L'unico modo per accedere al torneo è dunque quello di travestirsi, sembrando a prima vista uno dei "normali" terrificanti partecipanti. Così camuffato, il giovane boxeur può finalmente iniziare la sua gara, contro un (purtroppo) non molto vasto campionario di nemici. Di difficoltà man mano crescente, gli avversari incontrati spazieranno dalle classiche tipologie di creature zoomorfe (maiali, rettili, pesci) a quelle invece tipiche dell'iconografia horror, come gli scheletri o i mostri della palude; particolarmente divertente risulta affrontare un grande pollo forzuto, più simile al leggendario arcinemico di Peter Griffin in Family Guy (manca però il piumaggio giallo, essendo quello in oggetto azzurro) che al tipico Campese 10+, prodotto da una nota marca italiana e molto buono da mangiare.
Il contesto semiserio, inevitabilmente causa di molti sorrisi durante i match, non deve però distrarre dal motivo che ha spinto il giovane combattente alla lotta, cioè vincere il torneo. Per affrontare correttamente un incontro, i comandi sono stati ridotti all'osso: strisciando il dito dal basso verso l'alto sullo schermo si ottiene un pugno montante (destro o sinistro, a seconda del pollice con cui si dà l'input) mentre strisciando in orizzontale da destra o da sinistra si scagliano i due ganci; una volta andati a segno, questi colpi provocheranno un danno maggiore oltre che qualche secondo di scopertura per l'avversario, durante la quale si potrà colpire ticchettando il display con i classici pugni rapidi frontali o jab. Gli spostamenti lungo il ring sono demandati all'inclinazione del terminale mediante accelerometro, la guarda invece si alza tenendo premuti entrambi i pollici sullo schermo; con la guardia alta però i movimenti laterali diventano inevitabilmente più lenti. In alto a sinistra gli indicatori di stato segnalano il livello di salute, la stanchezza ed eventuali bonus o "aiuti" (qualcuno potrebbe chiamarlo doping...) che verranno in soccorso del pugile in condizioni particolarmente disperate. Tali upgrade, insieme ai potenziamenti per attacco, difesa, velocità e guardia, si possono acquistare in palestra con i soldi derivanti dalle vittorie e permettono quando attivati (uno alla volta) il recupero istantaneo della stanchezza e della salute, il rallentamento del tempo o un breve lasso di invulnerabilità. Dopo una particolare serie di colpi andati a segno poi, i guantoni prenderanno realmente fuoco e si entrerà in una sorta di modalità "furia" in cui la stanchezza, spinta dalla foga agonistica, non diminuirà finché non si subirà un colpo. Come accennato precedentemente i nemici, seppure ben caratterizzati, sono soltanto 9 affrontabili in 3 livelli di difficoltà; tuttavia è possibile combattere nuovamente contro gli avversari sconfitti, anche per migliorare il punteggio e accumulare denaro da investire in upgrade del proprio personaggio. Tecnicamente, in Beast Boxing 3D la pulizia generale e il lavoro svolto sui modelli dei combattenti lasciano una buona impressione, così come le animazioni dei colpi andati a segno; gli sfondi sono però appena abbozzati ma tale limitazione appare il giusto prezzo da pagare per evitare cali di framerate, assenti sull'iPhone 4 di prova (dopo l'aggiornamento 1.1 però anche per i precedenti terminali Apple le cose dovrebbero essere migliorate). L'audio infine è limitato a pochi effetti mentre si segnala la presenza di 20 obbiettivi Game Center.
Prezzo: 2,39€
La versione testata è la 1.1
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Conclusioni
Il connubio tra boxe e creature mostruose arriva sui portatili Apple e fa decisamente centro: naturalmente, chi cerca una simulazione di pugilato "seria" su iPhone è bene che passi subito oltre. Per tutti gli altri invece che, fan di Punch Out, desiderano smaltire un po' di stress picchiando orrendi esseri, Beast Boxing 3D può essere considerato una buona scelta, sia per la realizzazione tecnica che per la dose di sano humor nero che infonde. Peccato non sia stata implementata una modalità multiplayer in locale: scontrarsi con gli amici avrebbe sicuramente ridotto il problema legato alla rigiocabilità e longevità generale del titolo.
PRO
- Tecnicamente di buona fattura
- Buona gestione dei potenziamenti
- Mostri ben caratterizzati...
CONTRO
- ...ma troppo pochi
- Longevità bassa
- I pugni sono indirizzabili solo al volto