Anche se si tratta di uno dei generi videoludici più vecchi del mondo, quello dei platform è un settore che su iOS non ha letteralmente sfondato, perlomeno nella sua veste più classica. Tanti sviluppatori dunque, piuttosto che riscaldare minestre con il rischio di fallire clamorosamente bersaglio, hanno preferito adattare alcuni concetti tradizionali alle peculiari caratteristiche dei dispositivi Apple, soprattutto in relazione alla mancanza di un sistema di controllo fisico: una strada seguita anche dagli ideatori di questo Bean's Quest.
Salta che ti passa
Realizzato dal microscopico team Kumobius, Bean's Quest è un titolo che non si perde troppo in chiacchiere. La storia vede il protagonista Emilio costretto a salvare la propria ragazza dopo che un malvagio stregone l'ha rapita ed ha trasformato lui in un fagiolo messicano, ed è talmente ridicola ed inutile ai fini del gameplay che non si merita nemmeno una menzione prima dei titoli di testa. Il gioco si apre infatti semplicemente con un menu principale -obiettivamente di rara bruttezza- che consente di disattivare musica ed effetti sonori, visionare i credits e partire con l'avventura, dove Bean's Quest dimostra tutto il suo valore. Il gioco si basa su un semplice fondamento, ovvero il continuo rimbalzare del personaggio su schermo: l'utente deve dunque portarlo alla fine dello stage muovendolo semplicemente a destra o a sinistra, agendo sui due estremi del touchscreen. Come è facile immaginare, una struttura così basilare deve poggiarsi per forza di cose ad un design vincente, e sotto questo aspetto il prodotto Kumobius porta a casa un buon risultato: gli stage sono ben studiati e, se si escludono i primi interlocutori passaggi, è evidente l'impegno profuso dagli sviluppatori per realizzare scenari godibili per una fruizione casual ma che potessero dare del filo da torcere a chiunque volesse andare un po' più a fondo. Ogni livello di Bean's Quest, infatti, presenta tre distinti obiettivi da raggiungere per potersi considerare completo al 100%, ovvero raccogliere tutte le gemme, scovare un oggetto nascosto e portare a termine il percorso con un numero di salti uguale o inferiore a quello stabilito.
Essendo virtualmente impossibile fare tutto ciò in un unica sessione, il giocatore viene spinto a ripetere più volte gli stessi stage alla ricerca del punteggio perfetto, una pratica comunque piacevole visto il gameplay semplice e divertente del titolo e l'alto tasso di sfida di alcuni obiettivi (specialmente quelli relativi ai rimbalzi). Peccato, però, che la pacchia finisca davvero troppo presto: la versione da noi testata di Bean's Quest poteva contare sulla miseria di otto scenari, che verranno sicuramente ampliati con futuri update gratuiti, ma che allo stato attuale delle cose portano il gioco a durare da un minimo di 10 minuti ad un massimo di due ore scarse solo se si punta a raggiungere tutti i traguardi. Insomma, per 2,39 Euro è poca roba rispetto all'offerta media di App Store. Il titolo Kumobius si fa comunque perdonare grazie al suo delizioso aspetto che sicuramente conquisterà tutti coloro che sono cresciuti con le console a 16-bit: una coloratissima grafica retrò ed un'accattivante colonna sonora synth sono le ciliegine sulla torta di una produzione lodevole, ma eccessivamente scarna nei contenuti.
La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: 2,39€
Link App Store
Conclusioni
Volendo utilizzare una frase tanto cara agli insegnanti italiani, Bean's Quest è bravo ma non si applica: o per meglio dire, non si è applicato nel momento della sua uscita su App Store. Se il sito dello sviluppatore ha già annunciato infatti un update gratuito previsto per Agosto che aggiungerà un nuovo pacchetto di livelli, l'offerta attuale in termini di contenuti è davvero povera, con soli otto stage che non giustificano in nessun modo il prezzo del prodotto. Di per sé il gioco è molto godibile e graficamente fa la sua bella figura, e se gli aggiornamenti saranno corposi allora il voto potrà essere aumentato anche di un punto e mezzo, rendendo Bean's Quest un titolo più facile da consigliare.
PRO
- Grafica e sonoro graziosi
- Gameplay semplice ed immediato
- Notevole tasso di sfida
CONTRO
- Solo otto livelli
- Costoso in relazione ai pochi contenuti
- Stilisticamente discutibile