Con Legendary Wars, il team Liv Games era riuscito nel non semplice intento di proporre un castle defense diverso dai numerosi presenti su App Store, grazie a una sottile componente ruolistica e un gradevole senso di progressione tra un livello e l'altro.
Con Zen Wars, lo sviluppatore statunitense ha deciso di restare ancora una volta tra castelli e assedi, ma lo fa attraverso meccaniche di gioco che, sebbene possano sembrare del tutto nuove in mezzo all'offerta di iOS, faranno suonare un campanello d'allarme a chi ha seguito la scena Atari negli anni '90. Infatti, se Angry Birds ha riproposto l'idea alla base di Crush the Castle, Zen Wars replica in maniera neanche troppo velata il concept dietro Rampart, piccolo cult attualmente considerato uno degli antenati degli odierni tower defense. Al comando di un piccolo villaggio orientale, lo scopo del giocatore è così quello di ereggere delle fortezze e difenderle dai continui assalti nemici, potenziandone le difese e attaccando le unità avversarie che proveranno ad assediarle.
L'arte della guerra
Ciascun livello che compone la breve campagna in singolo si eregge su una struttura a turni, nella quale il giocatore ha a disposizione due fasi strategiche e una risolutiva. Nella prima fase si ha un intero minuto per far combaciare pezzi di mura e circondare le proprie torri, condizione fondamentale se si vuole avere qualche chance di sopravvivenza nei turni successivi: infatti solo i cannoni completamente racchiusi all'interno di una muraglia possono far fuoco contro il nemico, e basta così una minuscola breccia per renderli inutilizzabili. Inoltre, ciascun pezzo ha la forma di un tetramino più o meno elaborato, trasformando questa primissima fase in una sorta di partita a Tetris, sebbene diventerà sempre più complicato riuscire a incastrare bene i tasselli una volta che lo scenario sarà cosparso di frammenti di mura. Una volta scaduto il tempo, al giocatore verranno concessi solo una decina di secondi per piazzare i cannoni all'interno delle recinzioni appena create: progredendo nella campagna verranno sbloccati raggi laser e catapulte in grado di confondere le unità nemiche, ma alla fine ci si ritrova il più delle volte a preferire i tradizionali cannoni, più economici ed efficaci. Nella terza e ultima fase, il giocatore utilizza i cannoni appena collocati per far fuoco sull'avanzata nemica, cercando di abbattere quanti più soldati possibili prima dello scadere del tempo. Il tutto avviene semplicemente toccando nei punti in cui si vuole far fuoco, ma la varietà delle unità avversarie assicura un minimo di sfida: alcune saranno in grado di costruire ponti che faciliteranno l'assedio dell'esercito, mentre altre sono dotate di enormi e devastanti cannoni, e spetterà al giocatore decidere quale eliminare prima. Terminata l'ultima fase si ricomincia da capo, utilizzando i pezzi di mura per potenziare le proprie difese o ricostruire le recinzioni nei punti in cui sono state distrutte dai nemici.
I tasselli si faranno sempre più articolati e difficili da incastrare ma questo, unito a qualche timido tentativo di aggiungere varietà alle missioni, non si dimostra sufficiente a conferire profondità al gameplay. Non si ha comunque abbastanza tempo per annoiarsi: prima che ci si possa rendere conto della ripetitività delle meccaniche, la campagna in singolo si conclude bruscamente, tant'è che è possibile portarla a termine nell'arco di un'oretta scarsa. L'esperienza continua tuttavia in compagnia di qualche amico online o in locale, grazie a una modalità multigiocatore che evidenzia la componente strategica del gioco mettendo i due avversari uno di fronte all'altro. Qui, più che nella campagna in singolo, si è spesso costretti a colpire le proprie mura per creare spazio a sufficienza e incastrare liberamente i pezzi più complessi, ma un sistema di input poco preciso porta di tanto in tanto a mancare il bersaglio. Come se ciò non bastasse, la quantità di giocatori online è talmente bassa da rendere quasi impossibile riuscire a trovare qualcuno con cui giocare, rendendo l'opzione multigiocatore inaccessibile a chi non ha amici che condividono lo stesso gioco. Con tutti i suoi difetti più o meno rilevanti, Zen Wars resta una piacevole variante nel genere dei castle defense, caratterizzato da meccaniche originali, anche se eseguite in maniera altalenante, e soprattutto da una realizzazione grafica notevole: oltre allo squisito stile cartoon e alle scene d'intermezzo ricche di humour, meritevole è anche la colonna sonora, forte di un'epicità assai rara per una produzione mobile.
La versione testata è la 1.0.1
Prezzo: 1,59€
Link App Store
Conclusioni
Con Zen Wars, Liv Games non ha esattamente centrato il bersaglio: quello che è un originale castle defense dotato di tanto humour, musiche fantastiche e una grafica curata pecca di meccaniche piuttosto superficiali e controlli imperfetti. La campagna in singolo è fin troppo breve ma una volta terminata si potrà apprezzare una delle più simpatiche sequenze di credits mai viste in un gioco per iPhone. Se non altro è una magra consolazione.
PRO
- Non il solito castle defense
- Molto curato nella grafica e nel sonoro
- Piacevole senso dell'humour
CONTRO
- Campagna in singolo troppo breve
- Meccaniche di gioco sfruttate superficialmente
- Difficile trovare qualcuno con cui giocare online