0

Io, robot

Il titolo d'esordio di Uppercut Games per i dispositivi iOS è uno sparatutto "su binari", mosso dal potente Unreal Engine e caratterizzato da un gameplay immediato ma ricco di spessore

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   29/11/2011

Versione testata: iPhone

In un futuro apocalittico, in cui la razza umana è stata quasi completamente sterminata dalle macchine, un soldato robot riemerge dall'oblio e si mette alla ricerca della persona che era stato programmato per proteggere. Trovarla non sarà semplice: per riuscirci, dovrà affrontare dieci differenti scenari pieni di androidi ostili, raccogliendo componenti lungo il cammino e cercando di potenziare il proprio equipaggiamento per far fronte a situazioni sempre più complesse e pericolose, trovandosi infine faccia a faccia con una vera e propria macchina da guerra.

Io, robot

La trama di EPOCH è piuttosto semplice e non brilla per originalità, ma se vi interessa sono numerosi i documenti che si sbloccano man mano che si gioca e che rivelano dettagli e testimonianze sul processo che ha portato le macchine a ribellarsi e a ritorcersi contro la razza umana. Era sicuramente possibile raccontare meglio tali vicende, ma alla fine dei conti si tratta di elementi marginali rispetto alla sostanza su cui si basa il titolo d'esordio di Uppercut Games per iPhone e iPad: scontri a fuoco, manovre evasive, pianificazione degli upgrade e memorizzazione di determinate routine comportamentali per poterle contrastare efficacemente. Quando abbiamo sentito che il gioco sarebbe stato uno sparatutto su binari, la prima reazione è stata quella di storcere il naso, visto che su App Store sono purtroppo numerose le applicazioni di questo tipo in cui non si fa altro che toccare lo schermo per sparare a un nemico. Bastano però pochi istanti per rendersi conto che il concept di partenza ha subito tanti e tali affinamenti da farlo sembrare qualcosa di completamente diverso, in cui non è solo l'azione fine a sé stessa a fare la differenza fra la vittoria e il game over, bensì entrano in gioco molteplici altri fattori.

Vivo o morto, tu verrai con me

La campagna di EPOCH è composta da dieci stage, in ognuno dei quali vengono introdotti nemici differenti, dotati ognuno di armi e caratteristiche uniche: si passa dai soldati robotici di base, che cercano di colpirci con i loro mitra, agli androidi che lanciano granate, passando per i cecchini dotati di laser persistente, quelli che usano un cannone energetico a carica lenta e altri ancora. Prima di cimentarci con un determinato livello, possiamo vedere quale tipologia di armi utilizzeranno i nemici (normali, esplosive, corrosive o elettriche) e a quali saranno più vulnerabili, realizzando quindi il setup del nostro robot di conseguenza, ovvero scegliendo la composizione della corazza e le armi che più si adattano alla situazione. È chiaro che per avere un po' di scelta dovremo prima acquistare l'equipaggiamento necessario: potremo farlo fra una missione e l'altra utilizzando il denaro guadagnato in battaglia; ripetendo eventualmente gli stessi stage più volte, se lo riteniamo opportuno al fine di procurarci gli oggetti migliori. La nostra arma principale può essere un mitragliatore versatile, un cannone che spara proiettili corrosivi, un dispositivo per le scariche elettriche, un lanciagranate e così via, con differenti valori relativi alla potenza e alla cadenza di fuoco, ma senza la possibilità di migliorare uno strumento già in nostro possesso: in tal caso, dovremo necessariamente valutare l'acquisto di un modello avanzato.

Io, robot

Due le armi secondarie, che funzionano tramite cooldown e vanno dunque utilizzate con il giusto tempismo: si tratta di granate e missili a ricerca, anch'essi divisi per tipologie, con le varie versioni che possono essere acquistate o vendute all'occorrenza. Il nostro robot è infine dotato di una capacità extra, che può essere un dispositivo per il ripristino energetico, un booster per l'arma equipaggiata che ne moltiplica brevemente la ratio di fuoco, un'esca olografica oppure un apparecchio che velocizza per alcuni istanti le nostre funzioni, in una sorta di spettacolare bullet time di grande efficacia. Al di là di questi elementi di spessore, lo svolgimento del gioco è semplice: il personaggio che controlliamo si trova appostato dietro alcuni ripari (generalmente tre) e può spostarsi dall'uno all'altro tramite uno slide sul touch screen. Per agganciare un bersaglio basta toccarne l'immagine sullo schermo: il robot inizierà a bersagliarlo con l'arma principale, finché non esplode o finché non bisognerà fermarsi per ricaricare. Tale operazione può essere svolta anche manualmente, accovacciandosi ed effettuando uno slide verso il basso, il che si rivela una manovra necessaria negli stage più avanzati, quando non è più possibile cavarsela sparando a tutto e facendo qualche capriola, ma bisogna calcolare bene i tempi e valutare la priorità dei nostri bersagli. A tal proposito, bisogna dire che i dieci stage possono essere completati nel giro di un'ora (a parte l'ultimo, che richiederà necessariamente qualche tentativo in più), ma che la storia in questo modo non viene portata a termine e bisogna affrontare nuovamente tutta la campagna, sia al livello di difficoltà normal che al livello hard, per sviscerarne i reali contenuti. Anche dal punto di vista ludico, visto che i livelli non si ripresenteranno uguali, bensì saranno caratterizzati dalla presenza di androidi più scaltri, più potenti e in numero maggiore. Lo stimolo a proseguire, sperimentando al contempo tutte le armi e gli oggetti, è dunque grande; e il merito va anche al comparto tecnico, fra i migliori che si siano mai visti su iPhone per livello di dettaglio, qualità delle texture, design degli scenari e fluidità del frame rate. Davvero un eccellente uso dell'Unreal Engine.

La versione testata è la 1.0.1
Prezzo: 4,99€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (3)
8.3
Il tuo voto

Non ci aspettavamo così tanto da EPOCH. Il titolo d'esordio di Uppercut Games poteva presentarsi come una semplice tech demo e rinunciare a contenuti di spessore, ma non è stata questa la strada scelta dal team, che anzi ha fatto praticamente tutto il possibile per rendere complesse e sfaccettate le meccaniche tipiche degli sparatutto su binari. È possibile giocare senza badare troppo ai proiettili che ci arrivano contro, affidarsi al fuoco automatico e fare qualche capriola, certo, ma si tratta di una strategia che può andar bene solo negli stage iniziali. Dopodiché bisogna selezionare attentamente armi e corazze, calcolare i tempi degli appostamenti e imparare il comportamento dei nostri nemici; il tutto per un totale di trenta missioni che sanno diventare anche molto impegnative, coadiuvate da una realizzazione tecnica di assoluta eccellenza. Da comprare al volo.

PRO

  • Gameplay dallo spessore insospettabile
  • Tecnicamente eccelso
  • Ottimo sistema di controllo

CONTRO

  • I livelli non sono tantissimi