La recensione dell'AMD Ryzen 7 7700X ha per protagonista il terzo in termini di potenza dei quattro modelli della nuova generazione di processori Ryzen. Ed è una generazione che non cambia filosofia o numero di core rispetto alla precedente, ma comporta comunque novità di peso a partire da una nuova piattaforma e un nuovo processo produttivo per arrivare a un incremento vertiginoso delle frequenze. Il tutto con l'aggiunta della GPU integrata anche per i processori desktop standard, connettività PCIe 5.0 in abbondanza e un nuovo socket pronto per le generazioni future.
Caratteristiche tecniche
L'AMD Ryzen 7 7700X è il modello da 8 core e 16 thread della nuova generazione di processori Ryzen e va a sostituire, almeno per il momento, sia l'AMD Ryzen 7 5800X che l'AMD Ryzen 7 5700X, uno dei ritardatari della scorsa generazione. Parliamo quindi di 8 core e 16 che non puntano a sconfiggere la concorrenza in termini di potenza bruta, cosa impossibile anche nei confronti dell'Intel Core i5-13600k vista la disparità nel numero di core, ma puntano direttamente al bilanciamento tra consumi e prestazioni complessive, garantendo prestazioni in gioco elevate.
A questo proposito, l'abbiamo già detto in passato, siamo molto curiosi di mettere le mani sulle varianti mobile che potrebbero finalmente regalarci laptop da gioco decisamente silenziosi. Questo nonostante si tratti di una generazione che spinge in modo drastico sulle frequenze, tanto da aver recuperato Intel che negli ultimi anni è rimasta in vetta in questo campo ed è comunque riuscita ad aumentare i megahertz dei suoi processori nonostante l'aumento del numero di core. Ma parliamo anche di consumi decisamente diversi.
L'AMD Ryzen 7 7700X si spinge fino a 105 W di TDP contro i 65 W dell'AMD Ryzen 7 5700X, ma va a pareggiare con l'AMD Ryzen 7 5800X nonostante il balzo delle frequenze che lo vede spingersi fino a 5.4 GHz. Ben 800 MHz in più del 5700X e 700 MHz in più del 5800X, grazie ovviamente alla nuova piattaforma e al processo produttivo a 5 nanometri. Certo, come vedremo va a lambire i limiti dichiarati, almeno con le impostazioni di fabbrica, ma non li supera mai a differenza di quanto accade con i processori della concorrenza, anche se le temperature sono comunque più alte rispetto alla generazione precedente.
Purtroppo anche in questo caso non c'è traccia di dissipatore all'interno della confezione del processore, una scatola di carta al contrario del cofanetto di qualità superiore riservato ai due modelli di punta. Ma non è detto che sia necessario spendere soldi se si ha già una configurazione AMD in casa. Il socket AM5, infatti, è compatibile con le soluzioni di raffreddamento della serie precedente e con un processore come l'AMD 7 7700X dovrebbe bastare un dissipatore di fascia media, anche se di questo parleremo nello specifico successivamente.
Per il momento ci concentriamo sulle caratteristiche tecniche che con questa serie includono anche un aumento della cache L2, ora di 1 MB per ogni core, e il supporto per la tecnologia EXPO che overclocka le memorie tenendo conto della frequenza ideale, al momento di 6000 MHz, in relazione alla latenza minima. Il tutto condito da ottimizzazioni che contribuiscono all'incremento delle IPC del 13% e quindi all'aumento di potenza bruta, nell'ordine del 20%. Un'evoluzione a tutto tondo, quindi, che porta benefici in gioco che in alcuni casi sono netti, anche grazie al netto incremento delle frequenze in boost, ma sono più limitati di quanto avremmo sperato. D'altronde, l'abbiamo detto, l'architettura è un'evoluzione della precedente e con questi primi modelli nons i avvale della 3D V-Cache introdotta con il modello speciale AMD Ryzen 7 5800X3D. Ma questo approccio ha un motivo e riguarda l'imminente arrivo di una serie di modelli alternativi che, presentati ufficialmente al recente CES 2023 e pensati proprio per i giocatori enthusiast, sono equipaggiati con la cache impilata e promettono incrementi in alcuni giochi fino al 24%. Ma avranno senza dubbio un prezzo più elevato e questo, per chi non ha necessità estreme o gioca in altissima risoluzione, laddove la CPU ha un peso minore, lascia spazio ai modelli standard.
Nessun limite, invece, dal punto di vista della connettività. La nuova piattaforma AMD offre infatti 24 linee PCIe 5.0 che nel caso della scheda madre usata per i test, la Gigabyte B650E AORUS MASTER, si traducono nel supporto PCIe 5.0 sia per lo slot PCIe principale, sia per quelli M.2 destinati alle SSD. Più della concorrenza, quindi, almeno in questo caso.
Scheda tecnica AMD Ryzen 7 7700X
- Architettura: Zen 4 (Raphael)
- Processo produttivo: 5 nanometri FinFET
- Core: 8 core / 16 thread
- Cache: L1:512 KB / L2: 8 MB / L3: 32 MB
- Frequenze: base 4700 MHz, boost 5600 MHz
- GPU integrata: RDNA 2 da 2 core a 2200 MHz
- RAM: DDR5 5200 MHz nativa con supporto AMD EXPO
- TDP: 105 W
- Massima temperatura operativa: 95 gradi
- Prezzo consigliato: 399€
Gigabyte B650E AORUS MASTER
Per l'AMD Ryzen 7 7700X abbiamo colto l'occasione di mettere alla prova anche il chipset B650, più limitato dell'X670 ma installato su una scheda madre di alto livello. La Gigabyte B650E AORUS MASTER, infatti, è una scheda madre robusta, più rifinita ed elegante della versione precedente, che non manca di Q-Latch per fissare le unità SSD M.2 e di una dissipazione massiccia. Parliamo infatti di radiatori più grossi anche di quelli di schede madri top di gamma che tra l'altro non stonano per nulla con il design monolitico della Gigabyte.
Il livello elevato della AORUS Master B650 emerge anche dal logo RGB con effetto vintage sul backpanel e dal fatto che siano presenti sia i LED di debug che un tasto di accensione direttamente sulla scheda madre. È pensata per l'overclock quindi, cosa evidente anche dalla massiccia dissipazione del VRM da 16+2+2 fasi e dal doppio connettore ausiliario da 8-pin della CPU. Ed è carrozzata anche dal punto di vista della connettività e degli slot di espansione.
Sul backpanel, dove ci sono anche i tasti Clear CMOS e Q-Flash Plus, troviamo WiFi 6E con la classica doppia antenna, Bluetooth 2.0, Ethernet da 2.5 Gbps, 3 porte USB 3.2 Gen 2 di cui una Type-C e 13 porte UBS sul backpanel suddivise in 4 porte USB 2.0, 4 USB 3.2 Gen 1, 5 porte USB 3.2 Gen 2 di cui una Type-C. All'interno, invece, oltre ad ulteriori 7 connettori USB, si contano 1 slot PCIe 5.0 x16 che attinge alle linee PCIe 5.0 della CPU, 1 slot PCIe 4.0 x16 e 4 connettori M.2 PCIe 5.0 x4. Il comparto audio è invece limitato ai due classici jack da 3.5 mm e quindi al 5.1, ma c'è il connettore ottico e il codec supporta lo standard DTS:X Ultra.
Quasi nessuna rinuncia, quindi, per una scheda che non manca del supporto CrossFire ed è decisamente robusta. Certo, non ci sono porte USB 4 e non c'è un ingresso DisplayPort, ma parliamo senza dubbio di una scheda di fascia alta come risulta evidente anche dal prezzo. Costa infatti oltre 400€ che non sono pochi per una scheda con chipset di fascia media. Va però detto che tra gli elevati rincari della nuova piattaforma, la qualità complessiva, la dissipazione massiccia e l'ottima dotazione, oltre ovviamente alla compatibilità con gli imminenti processori con 3D V-Cache e con futura generazione di CPU Ryzen, il prezzo non è di certo tra i più sbilanciati.
Scheda tecnica Gigabyte B650E AORUS MASTER
- Chipset: AMD B6550
- Processori supportati: AMD Ryzen serie 7000
- Supporto RAM: 4x slot DDR5 per moduli DIMM dual-channel fino a 32 GB (max totale 128 GB)
- Frequenze RAM: nativa 5200 MHz, overclock fino a 6666 MHz
- VRM: 16+2+2 fasi con power stage da 105A
- Slot PCIe:
- 1x PCIe 5.0 x16
- 1x PCIe 4.0 x16
- Codec audio: Realtek ALC1220-VB CODEC con ESS ES9118 DAC (5.1 canali)
- Connettività di rete:
- Wi-Fi 6E RZ616
- Bluetooth 5.2
- Intel Ethernet 2.5Gb
- Connettività backpanel:
- 4x USB 3.2 Gen 2 Type-A
- 1x USB 3.2 Gen 2 Type-C
- 4x USB 3.2 Gen 1 Type-A
- 4x USB 2.0/1.1 Type-A
- 1x HDMI 2.1 (HDCP 2.3 con HDR - massimo 8K a 60 Hz)
- 2x antenna
- 2x jack 3.5 mm
- uscita ottica S/PDIF
- Connettività USB (header interni):
- 1x USB 3.2 Gen 2 Type-C
- 2x USB 3.2 Gen 1 Type-A
- 4x USB 2.0 Type-A
- Funzionalità extra: Flashback BIOS, Clear CMOS, AMD CrossFire
- Storage:
- 6x SATA 6 Gb/s
- 1x M.2 PCIe 5.0 x4 (25110/2280)
- 3x M.2 PCIe 5.0 x4 (2280/22110)
- Dimensioni: formato ATX (30.5 x 24.4 cm)
- Prezzo:449€
Prestazioni
L'AMD Ryzen 7 7700X abbinato a un dissipatore AIO ARCTIC Liquid Freezer II lavora a 5250 MHz su tutti i core nella maggior parte dei casi, anche se sotto sforzo intensivo scende a 5150 MHz a causa di un pizzico di thermal throttling. Si mantiene invece su 5500 MHz perfettamente stabili in single core e, come vedremo, questo fattore è d'aiuto nel gaming. Ma prima di passare ai giochi partiamo dai classici benchmark sintetici e dai test Handbrake per valutare la potenza complessiva della CPU. In potenza bruta lo scatto è di poco inferiore al 20% rispetto all'AMD Ryzen 7 5800X e questo ci restituisce un ottimo processore di fascia media, capace di garantire reattività elevata anche in multitasking. Sia chiaro che non c'è partita contro Intel in termini di potenza bruta. La concorrenza ha infatti incrementato nettamente il numero di core e spinto l'acceleratore sulle IPC, tanto che l'AMD Ryzen 7 7700X risulta meno potente dell'Intel Core i5-13600K del 14% circa complessivi e del 6% sulla fisica, dove le CPU AMD vanno particolarmente forte. Ma la CPU AMD si ferma a 105 W di TPD contro 125 W e, cosa ancora più importante, lavora a pieno ritmo senza superare questa soglia come vedremo nel paragrafo dedicato ai consumi. Vince sull'efficienza, quindi, e di un buon margine. In gioco, lo sappiamo bene, superare un certo numero di core non è sempre utile. A contare sono più frequentemente IPC, ottimizzazioni e frequenze, tutti elementi che contribuiscono ad allentare il freno del processore alle basse risoluzioni e che in questa generazione vedono svantaggiati i processori AMD. Ma in ambito gaming l'AMD Ryzen 7 7700X si comporta molto bene, tanto da tenere testa al top di gamma della serie, e permette di sfruttare adeguatamente una NVIDIA GeForce RTX 4070 Ti con i frame rate che in 1080p vanno dai 107 FPS del pesantissimo Cyberpunk 2077 fino ai 210 FPS di Gears 5. Non sorprendono quindi gli oltre 100 FPS in 1440p e gli oltre 60 FPS in 4K in quasi ogni gioco. L'unica eccezione è il summenzionato Cyberpunk 2077, fatto però girare con l'illuminazione ray tracing in modalità Folle. Abbiamo provato la CPU AMD anche con la NVIDIA GeForce RTX 4090 per verificare la possibilità di abbinarla a una scheda video di fascia estrema e sviscerare ulteriormente i limiti di un processore che risulta più veloce dell'Intel Core i5-13600K, usato come termine di paragone, in Watch Dogs: Legion e Assassin's Creed Valhalla. Si comporta invece in modo simile con Dirt 5 e perde il confronto solo con Gears 5. Inoltre l'AMD Ryzen 7 7700X è all'incirca alla pari con l'AMD Ryzen 7950X, nonostante le frequenze inferiori, grazie probabilmente al singolo blocco di core attivi a differenza dei due modelli superiori che invece ne hanno due. Non a caso i punteggi risultano leggermente superiori a quelli dell'AMD Ryzen 9 7900X e, in generale, non sono molto inferiori a quelli dell'AMD Ryzen 7 5800X3D. Sia chiaro, il peculiare processore della generazione precedente, equipaggiato con memoria 3D V-Cache, resta la scelta principale per una build da gioco in casa AMD, anche perché è reperibile intorno ai 360€, ma l'AMD Ryzen 7 7700X lo supera in potenza bruta del 20% ed è, con tutta probabilità, la migliore scelta per il gaming dell'intera lineup AMD Ryzen 7000.
Overclock
L'overclock ci ha riservato una sorpresa: quella di spingere la CPU a 5350 MHz con solo 1.11 volt. Al di sopra di questa soglia il sistema è diventato instabile, anche alzando il voltaggio, ma il risultato raggiunto ci ha soddisfatto. D'altronde ci ha permesso di ridurre consumi e temperature in modo drastico, ma ci ha anche messo di fronte a un incremento della potenza complessiva della CPU del 3%. Ottimi valori quindi, nonostante la mancanza di guadagni apprezzabili in gioco.
Temperature e consumi
Le temperature dell'AMD Ryzen 7 7700X sono risultate, nei nostri test, più alte del previsto, soprattutto considerando i consumi che non superano mai il TDP. Parliamo infatti di 80 gradi in gioco con un consumo di 65 W, di 93 gradi nello stress test di CPU-Z con un consumo di 104 W e di 95 gradi in Handbrake, con il thermal throttling a frenare le prestazioni e anche i consumi che si sono attestati, dopo qualche minuto di codifica video, intorno ai 96 W.
Parliamo di valori troppo alti per un processore da 8 core con transistor da 5 nanometri, nonostante l'aumento drastico delle frequenze rispetto alla generazione precedente. Ma, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, abbassare il voltaggio del processore, cosa rapida e indolore grazie al software Ryzen Master, ci ha permesso di ridurre le temperature nel test di CPU-Z fino a 65 gradi a fronte di 63 W di consumo, inferiori al TDP dell'AMD Ryzen 7 5800X.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.5
L'AMD Ryzen 7 7700X è un processore che non può competere in potenza bruta con la concorrenza, ma garantisce consumi inferiori e prestazioni in gioco eccellenti, almeno all'interno della line-up AMD. Certo, le temperature in stock risultano piuttosto alte, ma il problema è legato più al bilanciamento che ai limiti effettivi del processore. Abbassando con un paio di click nel software Ryzen Master il voltaggio, infatti, è possibile migliorare in modo drastico efficienza e temperature, alzando al contempo le frequenze.
PRO
- Il migliore processore da gaming della nuova serie AMD
- Versatile e dotato di una potenza sufficiente a garantire un sistema altamente reattivo
- L'intera piattaforma supporta il PCIe 5.0
CONTRO
- Potenza bruta inferiore al più economico modello entry level della concorrenza
- In stock le temperature sono alte
- Prezzo elevato in relazione alle prestazioni complessive