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Assassin's Creed: The Ezio Collection, la recensione per Nintendo Switch

Pur in netto ritardo e in ordine sparso, la saga di Ezio Auditore è approdata anche su Nintendo Switch: la recensione di Assassin's Creed: The Ezio Collection

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/02/2022

Cimentarsi con la recensione di Assassin's Creed: The Ezio Collection per Nintendo Switch è stato un piacevolissimo tuffo nel passato e nei ricordi di una saga che, volenti o nolenti, ha conquistato milioni di giocatori e introdotto elementi davvero affascinanti, sia sul piano narrativo che nella concezione stessa degli open world.

Certo, farlo a oltre due anni di distanza dall'uscita, sempre su Switch, di Assassin's Creed 3 Remastered e di Assassin's Creed: The Rebel Collection, evidenzia una grande confusione da parte di Ubisoft, dato che molti utenti si ritroveranno infatti ad aver già giocato la conclusione della storia di Desmond Miles in anticipo rispetto alla sua fase centrale, quella che appunto si svolge attraverso le memorie di Ezio Auditore.

Assassin's Creed 2

Assassin's Creed 2 e la sua straordinaria Firenze, che tiene botta ancora oggi
Assassin's Creed 2 e la sua straordinaria Firenze, che tiene botta ancora oggi

Considerato ancora oggi come il capitolo migliore del franchise, Assassin's Creed 2 ha avuto senza dubbio il merito di consacrare il brand della casa francese dopo l'esordio nel 2007 e quel finale che apriva a tante diverse possibilità per il protagonista, Desmond Miles: un semplice barista che viene catturato dalla misteriosa Abstergo Industries in quanto proprietario di un DNA particolarmente prezioso, ma riesce a fuggire ed entra a far parte della Confraternita degli Assassini.

Supportato da Lucy, Shawn e Rebecca, le persone che lo hanno liberato, Desmond si collega nuovamente all'Animus per rivivere i ricordi di Ezio Auditore, giovane scaltro e ribelle che diventa un Assassino per vendicare la propria famiglia. La sua avventura si svolge tra Firenze, Monteriggioni, San Gimignano, Forlì e Venezia: scenari che il gioco rappresenta visivamente in maniera ancora oggi efficace e affascinante, nonostante una modellazione poligonale così datata.

Assassin's Creed 2, il volto di Desmond ha subito una sostanziale evoluzione negli episodi successivi
Assassin's Creed 2, il volto di Desmond ha subito una sostanziale evoluzione negli episodi successivi

A pagare dazio in tal senso sono soprattutto i personaggi, con alcuni volti che già ai tempi avevano il sapore di una generazione precedente e che oggi, per forza di cose e nonostante i miglioramenti della remaster, appaiono inguardabili. La versione Nintendo Switch si toglie però di dosso il peso di quell'effetto sfocato che ai tempi di PS3 e Xbox 360 veniva utilizzato per ammorbidire la grafica e che ritroviamo anche nella Ezio Collection per PS4 e Xbox One, con il risultato di una definizione visibilmente superiore.

Dal punto di vista del gameplay il secondo capitolo è quello meno sofisticato della raccolta, chiaramente, e la cosa si fa sentire in particolare nella presenza di noiose fetch quest, pedinamenti e quant'altro. Il ritmo dello spettacolare parkour sui tetti viene spesso interrotto da interazioni indesiderate, ma le fasi di arrampicata implicano puzzle da risolvere ed è un peccato che questo aspetto si sia perso nel corso degli anni.

Il sistema di combattimento mostra anch'esso i segni del tempo e conferma un'organizzazione dei comandi macchinosa, ma al contempo vanta un grado di sfida discreto, tanto che nelle prime ore si è spesso costretti a fuggire anziché lottare: un altro elemento che la serie di Assassin's Creed ha poi sacrificato sull'altare di un'accessibilità trasformatasi in sfide banali e combo da decine di uccisioni concatenate.

Nonostante i suoi evidenti limiti nelle meccaniche e sul piano tecnico, Assassin's Creed 2 rimane tuttavia l'episodio più ispirato fra i tre inclusi nella raccolta: merito delle suggestive location rinascimentali, ma anche di un incantevole mix fra musiche e direzione, nonché di un doppiaggio in italiano ottimo, estremamente ricco e capace d'immergerci nelle atmosfere dell'epoca.

Assassin's Creed Brotherhood

Assassin's Creed Brotherhood migliora in maniera nettissima i volti dei personaggi
Assassin's Creed Brotherhood migliora in maniera nettissima i volti dei personaggi

Nutriamo sentimenti contrastanti nei confronti di Assassin's Creed Brotherhood: da una parte questo episodio presenta un miglioramento tecnico notevolissimo per quanto concerne i personaggi e i loro volti, ma in alcuni casi lo stile non convince appieno e la Roma rinascimentale, pur con i suoi scorci estremamente suggestivi, appare forse troppo vasta e nelle zone periferiche perde parecchio, risultando vuota e scialba.

Allo stesso modo, alcune delle novità introdotte per l'occasione, vedi ad esempio la possibilità di esplorare le ambientazioni a cavallo, cozza con alcune limitazioni grafiche che purtroppo ritroviamo anche su Nintendo Switch, nella fattispecie si verifica un effetto pop-up davvero marcato, con asset che compaiono dal nulla quando ci si muove velocemente: un difetto presente anche in Assassin's Creed 2 nei medesimi frangenti.

Assassin's Creed Brotherhood e la magia del Colosseo
Assassin's Creed Brotherhood e la magia del Colosseo

Sul piano del gameplay si assiste in questo episodio alla trasformazione di Ezio in una vera e propria macchina da guerra inarrestabile, fra combo e armi che ora è possibile raccogliere da terra, anche se per un utilizzo estemporaneo. Questa componente riduce purtroppo il grado di coinvolgimento, la tensione che si respirava in precedenza di fronte a sfide da cui sottrarsi alla bisogna, mentre al contempo si nota una crescita nella componente open world, con una mappa non solo più grande ma anche piena di cose da fare.

Come già accaduto su PS4 e Xbox One, anche su Nintendo Switch The Ezio Collection è privo delle modalità multiplayer, ma si tratta di una mancanza che francamente non pesa più di tanto. Risulta interessante invece la presenza delle tombe, con i loro rompicapi, ma anche perdersi nell'analisi di tutti quegli elementi che gli sviluppatori hanno migliorato in termini d'interfaccia e qualità della vita rispetto al secondo capitolo della serie, e sono parecchi.

Assassin's Creed Revelations

Assassin's Creed Revelations, il volto di Desmond è stato migliorato notevolmente
Assassin's Creed Revelations, il volto di Desmond è stato migliorato notevolmente

Il gioco più sofisticato della collection dal punto di vista tecnico, capace di migliorare in maniera sostanziale i modelli poligonali dei personaggi e di offrirci scenari al contempo vasti ma ricchi e dettagliati, in questo caso l'affascinante città di Costantinopoli ma anche il borgo di Masyaf dove Ezio si reca sulle tracce del suo antenato Altair, Assassin's Creed Revelations offre un parkour fluido e convincente ma al contempo combattimenti davvero banali.

Narrativamente l'esperienza è molto forte e tocca le corde giuste, segnando un punto d'incontro fra il primo capitolo della serie e la saga di Ezio Auditore, ma dal punto di vista della struttura e del gameplay ci si muove un po' fra alti e bassi: come detto la sfida è decisamente inconsistente, ma alcune novità si rivelano fin da subito interessanti e aumentano di un pizzico la varietà dell'esperienza, più compatta e meno dispersiva rispetto a Brotherhood.

Contenuti aggiuntivi

Assassin's Creed: The Ezio Collection non include unicamente Assassin's Creed 2, Assassin's Creed Brotherhood, Assassin's Creed Revelations e i relativi DLC, ma anche due interessanti cortometraggi: quello live action Assassin's Creed Lineage, che racconta le avventure di Giovanni Auditore prima dei fatti del secondo capitolo, e Assassin's Creed Embers, un cartone animato che illustra invece le fasi finali della vita di Ezio.

Grafica e sonoro

Assassin's Creed 2, la statua di Amunet. Ve la ricordavate?
Assassin's Creed 2, la statua di Amunet. Ve la ricordavate?

Assassin's Creed: The Ezio Collection consente di osservare l'evoluzione grafica del franchise mentre si passa da un gioco all'altro, e alcuni elementi lasciano davvero interdetti, come i già citati volti dei personaggi e una generale attenzione ai dettagli, in particolare il design dei PNG. Poco da dire invece sugli scenari, davvero suggestivi e affascinanti: location come Firenze e Venezia non mancheranno di risvegliare qualche ricordo nostalgico e tengono botta ancora oggi, nonostante una conta poligonale tutto sommato modesta.

La remaster in sé è ben fatta ma non straordinaria, ci sono ancora tante texture a bassa definizione in primo piano durante le sequenze di Assassin's Creed 2 ma abbiamo apprezzato molto la maggiore nitidezza della versione Nintendo Switch e un frame rate che rimane ancorato stabilmente ai 30 fps, anche in portabilità e nelle situazioni più affollate e caotiche. Peccato invece per il marcato pop-up che si nota in alcuni frangenti, specie quando ci si muove a cavallo.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (18)
7.5
Il tuo voto

Assassin's Creed: The Ezio Collection arriva su Nintendo Switch con un ingiustificabile ritardo, dopo le remaster di Assassin's Creed 3, Liberation, Black Flag e Rogue. La sensazione è che Ubisoft abbia proceduto in maniera confusa, senza fornire certezze agli utenti che si sono ritrovati a giocare la saga, magari per la prima volta, in un ordine cronologico sballato. Al di là di queste legittime considerazioni, il pacchetto rimane estremamente corposo ed affascinante, solido e consistente anche in portabilità: imperdibile per chi vuole recuperare la saga di Ezio, ma piacevole anche per chi l'ha già completata ai tempi.

PRO

  • Tre giochi estremamente affascinanti e corposi
  • Grafica più nitida, diversi miglioramenti e frame rate stabile
  • Comparto sonoro meraviglioso

CONTRO

  • Arriva in netto ritardo rispetto alle altre remaster, l'ordine è sballato
  • Il gameplay sente il peso degli anni
  • Tecnicamente si muove fra alti e bassi