Se il vostro desiderio è sempre stato quello di partecipare a Robot Wars, NetEase potrebbe avere la giusta soluzione per voi, come mostriamo in questa recensione di Astracraft. Il gioco sviluppato da Payload consente di costruire robot e veicoli da competizione e lanciarli in sfide di vario tipo, in una sorta di misto tra Banjo-Kazooie: Viti e Bulloni e appunto il buon vecchio Robot Wars. A dire il vero non si tratta di una soluzione propriamente originale: al di là del concept che possiamo far risalire alle celebre trasmissioni televisive degli anni 90 tra USA e Regno Unito, l'idea della costruzione di robot da combattimento da impiegare poi all'interno di svariate sfide multiplayer ha già preso forma in altri titoli simili, incarnata soprattutto in Robocraft su PC. Tuttavia, Astracraft riesce a proporre più o meno la stessa complessità di quest'ultimo in un contesto mobile e non è cosa da poco, mettendo nelle mani dei giocatori sia un editor ampio e complesso che una grande quantità di modalità di gioco in cui poter utilizzare le creazioni in maniera più o meno distruttiva.
Il concetto di base implica una serie di variabili che possono essere molto difficili da tradurre sullo schermo: la fase costruttiva lascia una notevole libertà ai giocatori nella creazione di robot e veicoli, cosa che può rendere difficile l'inserimento di questi in un contesto ludico strutturato. Anche per questo motivo, il gameplay di Astracraft non è forse il suo punto di forza, mettendo in scena sfide che si rivelano un po' rigide e macchinose (d'altronde visti i protagonisti non potrebbe essere altrimenti) ma ha dalla sua il grande pregio di dare vita alle creazioni degli utenti in maniera alquanto convincente, supportato peraltro da una realizzazione tecnica veramente efficace, a tratti impressionante, con una notevole solidità della grafica poligonale e degli effetti applicati anche su macchine non recentissime. In definitiva, non è facile trarre grande spasso tra combattimenti un po' confusionari e corse non proprio gradevoli anche in termini di sistema di controllo, ma il bello di questo gioco si trova soprattutto nella fase creativa e nella meraviglia che si prova quando una costruzione pensata, elaborata e attentamente costruita con l'editor si trova a muovere i primi passi all'interno delle mappe.
La creatività al potere
I due pilastri di Astracraft emergono chiaramente nella schermata iniziale del gioco, che consente di scegliere tra "creazione" e "versus", ovvero i due comparti in cui impegnarsi, strettamente connessi uno con l'altro. L'elemento di maggiore interesse è sicuramente il primo, essendo poi quello caratterizzante per l'intera esperienza: la possibilità di costruire robot e veicoli viene indirizzata già verso modalità preimpostate, ma consente comunque una certa libertà d'azione. Nella sezione Create possiamo costruire robot da guerra che possono essere testati subito lanciandoli in arene da combattimento, dedicarsi alla creazione di macchine complesse da provare poi in single player con maggiore calma, sviluppare veicoli da gara facendoli correre su pista (anche questa costruibile liberamente) o concentrarsi su costruzioni studiate appositamente per le varie modalità multiplayer del party mode.
In ogni caso, ci troviamo di fronte a un editor complesso e ben strutturato, che consente di assemblare pezzi di varie dimensioni a partire da un nucleo principale. La costruzione può essere completamente libera o impostata a partire da un modello di base già pronto, in ogni caso le possibilità sono veramente tante, purché i pezzi combacino tra loro e il veicolo costruito abbia ovviamente un senso, ovvero che riesca a muoversi, attaccare o difendersi. Al di là della modalità libera, la progettazione dipende dalla modalità di gioco in cui ci vogliamo cimentare ma anche all'interno di queste selezioni si aprono diverse prospettive: ad esempio, prendendo parte agli scontri in arena possiamo tendere verso diverse caratteristiche e specializzazioni per il robot, rendendolo più o meno veloce o corazzato, armato per colpire dalla distanza o con armi da impatto.
Essendo distribuito come free-to-play, la monetizzazione rientra ovviamente nella dinamica di raccolta dei pezzi da utilizzare per la costruzione: con la valuta in-game è possibile acquistare nuovi elementi per la costruzione, alcuni dei quali in grado di fare una notevole differenza nel gioco competitivo. Il rischio del pay-to-win è reale, anche se Astracraft fa in modo di fornire una grande quantità di ricompense partecipando alle varie modalità di gioco o semplicemente loggandosi periodicamente, dunque è difficile parlare di una necessità effettiva di entrare nel paywall. Vista la varietà di eventi disponibili è difficile valutare al momento il bilanciamento e l'uso delle micro-transazioni, ma si può dire che è possibile accedere a una grande quantità di contenuti anche senza ricorrere agli acquisti in-app, almeno dal punto di vista delle possibilità creative.
L'elemento più debole di Astracraft è proprio il gameplay effettivo, anche se la grande quantità di eventi a cui è possibile partecipare mitiga le lacune rendendo comunque interessante passare da un'esperienza di gioco all'altra. Il primo scoglio è rappresentato dal sistema di controllo: il pad virtuale o le frecce su schermo, in un gioco che può avere ritmi frenetici, non sono propriamente comodi e piacevoli, ma vi sono proprio delle incongruenze evidenti che emergono dall'uso di un'impostazione comune per strutture di gioco troppo differenti come lo sparatutto in arena e il racing game, per esempio.
Conclusioni
Astracraft riprende in pieno il concept di Robocraft o degli antichi scontri televisivi tra robot e lo inserisce di peso sulle piattaforme mobile. Il risultato è tecnicamente ineccepibile, grazie a un'impalcatura grafica di prim'ordine che non sfigurerebbe nemmeno sulle piattaforme domestiche, ma si scontra un po' con il sistema di controllo su touch screen, che non risulta perfetto nemmeno su controller. Questo, oltre a una struttura un po' raffazzonata delle varie modalità di gioco, porta il gameplay ad essere un po' lacunoso anche se la sua notevole varietà può comunque compensare i difetti oggettivi. Tuttavia, la vera forza si Astracraft risiede tutta nella sua componente creativa: il possente editor consente di dare libero sfogo all'immaginazione, trasformando il tutto in una sorta di gioco di costruzioni che ha però la particolarità di trasferire le creazioni in un contesto competitivo e anche solo il fatto di vedere robot e veicoli appena costruiti muovere i primi passi nelle arene può valere il download.
PRO
- Un editor ampio e ben fatto per dar sfogo alla creatività
- Tecnicamente notevole
- Tante modalità di gioco diverse
CONTRO
- Al di là dello scontro in arena, le modalità di gioco sono poco raffinate
- Sistema di controllo scomodo
- Può essere confusionario e il lag complica le cose