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Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key, la recensione della conclusione della trilogia

Nella recensione di Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key vi raccontiamo pregi e difetti del capitolo conclusivo della trilogia di Gust e Koei Tecmo.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key, la recensione della conclusione della trilogia
RECENSIONE di Simone Pettine   —   23/03/2023

Ogni avventura a un certo punto giunge a conclusione. Spesso nel momento meno opportuno, cioè quando ci si è finalmente affezionati un po' a tutti i protagonisti. È ormai tempo che anche le vicende legate a Reisalin Stout - per gli amici Ryza - abbiano fine, rispondendo in corso d'opera a tutta una serie di interrogativi lasciati in sospeso nei primi due capitoli, soprattutto dal secondo. È opportuno in proposito che recuperiate la recensione di Atelier Ryza 2, ovviamente già presente sulle nostre pagine, poiché certo più esaustiva del video riassuntivo predisposto dagli sviluppatori nel menù iniziale del terzo capitolo.

Eravamo un po' timorosi circa quest'ultima avventura, in quanto pubblicata a poca distanza rispetto al capitolo precedente. Essendo Ryza ormai un personaggio apprezzatissimo dal pubblico sia orientale che occidentale, vi era per forza di cose un po' il rischio di un mero capitolo "aggiuntivo", che portasse avanti la trama lasciata in sospeso senza grandi aggiunte al gameplay, già molto rifinito, della serie. Questi timori, però, si sono rivelati del tutto infondati.

Nella recensione di Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key, che abbiamo giocato su PlayStation 5, proveremo a spiegarvi l'importanza di due parole del titolo: End e Key, ovvero Fine e Chiave. Se la prima è auto-esplicativa, la seconda costituisce il cuore di parecchie novità meritevoli di attenzione.

Trama: l’ultima avventura per salvare il mondo

Ed ecco la nota protagonista di Atelier Ryza 3
Ed ecco la nota protagonista di Atelier Ryza 3

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key sta alla trilogia targata Gust come Avengers: Infinity War ed Endgame all'Universo Cinematografico Marvel. È una grande, maestosa avventura - quantitativamente e qualitativamente - l'ultimo tassello di una serie che è andata in crescendo sotto molteplici punti di vista. Basti pensare alla stessa trama: dalle origini della protagonista pasticciona e impavida che nonostante pericoli più grandi di lei riusciva a salvare il villaggio natale, alla Ryza più matura alle prese con la vita nella capitale del regno; e ora da quest'ultima all'eroina che dovrà addirittura salvare il mondo prima di un'imminente catastrofe.

Delle premesse narrative vi abbiamo parlato anche in sede di provato: fondamentalmente, a Kurken Island cominciano ad apparire, non si sa bene perché, delle isole aggiuntive mai viste prima, che si materializzano letteralmente dal nulla. Ma è solo la punta dell'iceberg, perché a monte vi è un pericolo più grande, che coinvolge il potere degli alchimisti e naturalmente il mondo parallelo al quale più volte si era accennato nei capitoli precedenti (i mostri abominevoli noti come Philuscha provenivano infatti da lì).

Ryza, va da sé, è la predestinata. Una voce misteriosa compare all'improvviso nella sua mente, suggerendole cripticamente che sarà proprio un'Alchimista a intervenire per ripristinare l'equilibrio. La protagonista è quindi la "chiave" di tutto, non solo metaforicamente, dal momento che proprio questa voce le detta la ricetta per dare vita ad una Chiave magica, matrice per la creazione successiva di tantissime altre chiavi che rivestiranno un ruolo fondamentale (insomma, un "ruolo chiave") anche nel gameplay.

Non anticipiamo troppi risvolti narrativi, ma state pur certi che moltissimi volti noti (praticamente tutti, via) dei precedenti capitoli torneranno anche in Atelier Ryza 3. Questa sarà infatti l'ultima avventura di Ryza, "l'ultima estate", aspetto sul quale insiste più volte proprio la narrazione. E finalmente i rapporti tra molti personaggi andranno a consolidarsi (chi ha detto Tao e Patricia?), così come molti altri caratteri (vedi il caso di Bos) si svilupperanno in modo chiaro una volta per tutte.

Gameplay: "gioca la tua Chiave, Ryza"

La vera grande novità di Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key consiste nelle chiavi, utilizzabili in battaglia (e anche al di fuori)
La vera grande novità di Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key consiste nelle chiavi, utilizzabili in battaglia (e anche al di fuori)

Non era impresa facile rinnovare e allo stesso tempo consolidare un gameplay già di suo efficace come quello visto in Atelier Ryza 2. Siamo quindi rimasti sinceramente stupidi del livello raggiunto dagli sviluppatori: dopo un paio di combattimenti in Ryza 3, il capitolo precedente appariva già molto più lento di quanto non ricordassimo. Effettivamente le novità principali riguardano proprio le battaglie, mentre il sistema alchemico (il crafting, insomma) è rimasto pressoché immutato, a parte l'utilizzo delle chiavi del quale diremo a breve.

I combattimenti, in Atelier Ryza 3, sono ancora più immediati e immersivi rispetto al passato, a cominciare dal dettaglio (non scontato) dell'assenza di qualsivoglia transizione tra esplorazione e lotta. Si entra in battaglia immediatamente e da lì in poi comincia il classico gameplay a base di attacchi semplici, parate, attacchi speciali legati all'accumulo progressivo di AP (gli Attack Points). Come in passato, tre membri del gruppo possono combattere contemporaneamente (e il giocatore può passare indisturbato dal controllo dell'uno a quello dell'altro); ma è anche possibile scambiare di continuo il personaggio in nostro possesso con uno di quelli "in panchina", previo l'attesa di un certo periodo di ricarica.

I bonus offerti dalle chiavi di Atelier Ryza 3 in combattimento sono molteplici
I bonus offerti dalle chiavi di Atelier Ryza 3 in combattimento sono molteplici

Su questi elementi, tutto sommato semplici da comprendere, Atelier Ryza 3 va poi ad innestare una serie di meccaniche che, prese nell'insieme, rendono ogni battaglia molto più tattica e frenetica di quanto possa sembrare a un'occhiata superficiale. Per esempio, il livello di sinergia tra i componenti del party cresce man mano che questi ultimi combattono, assieme all'accumulo costante di AP; inoltre, i compagni intervengono con abilità speciali se riusciamo a soddisfare determinati requisiti (per esempio: andare a segno con un colpo fisico oppure a distanza); senza contare le "mosse finali", di grande spettacolarità.

La vera novità consiste nell'uso delle chiavi in combattimento. Proseguendo nella storia, Ryza potrà sbloccarne sempre di nuove, alcune delle quali dai poteri davvero devastanti. Alcune chiavi possono aumentare il danno di determinate armi per un certo numero di secondi, quindi il giocatore deve studiare bene quale personaggio deve ottenere, in un dato momento, quel determinato bonus. Altre, semplicemente, possono moltiplicare a dismisura gli AP, permettendo così di eseguire combo potentissime contro gli ignari nemici. Le chiavi sono fondamentali soprattutto per sconfiggere boss e nemici delle aree più avanzate: per avere la meglio di questi avversari sarà necessario non solo salire di livello e creare armi più potenti (come in Ryza 2), ma anche padroneggiare pienamente la meccanica delle chiavi.

L’avventura definitiva

L'alchimia in Atelier Ryza 3 è più o meno come la ricordavamo (chiavi a parte)
L'alchimia in Atelier Ryza 3 è più o meno come la ricordavamo (chiavi a parte)

Quella di Atelier Ryza 3 è davvero l'avventura definitiva della giovane Alchimista. Il discorso legato ai combattimenti, nettamente migliorati e approfonditi rispetto al passato, potrebbe legarsi tranquillamente a moltissimi altri aspetti della produzione. Il mondo di gioco, per esempio, è semplicemente immenso. Non solo il primo Ryza non reggerebbe il paragone, ma anche la mappa di Ryza 2 costituisce appena una minima parte di quanto vedrete in Ryza 3, in cui tra l'altro è possibile "volare" con minimi caricamenti da una parte all'altra del continente, anche in regioni alle quali si accennava appena nei capitoli precedenti.

Per evitare il pericolo di perdersi, gli indicatori (a schermo e sulla mappa) sono molto più chiari rispetto al passato; inoltre sono stati introdotti dei punti di interesse (monumenti, punti panoramici e altro) che garantiscono lo spostamento rapido. Non che manchino animali per muoversi rapidamente, ma qui si parla di estensioni della mappa davvero eccessive per chi procede a piedi; e pure bisognerà procedere, per raccogliere le innumerevoli risorse legate all'alchimia. Forse è per questo che ora Ryza può raccoglierle anche mentre corre: tutto è rapido, snello ed efficiente rispetto al passato.

Rispetto ai primi due capitoli, il mondo di Atelier Ryza 3 è davvero enorme
Rispetto ai primi due capitoli, il mondo di Atelier Ryza 3 è davvero enorme

Anche il sistema delle missioni secondarie è stato rivisto: ora eventi a tempo possono comparire all'improvviso sulla mappa, in base all'esplorazione del giocatore. Sono però incarichi molto spesso davvero monotoni, come eliminare un certo numero di nemici oppure consegnare risorse a un determinato abitante. La loro funzione è quella di rendere in qualche modo vivo un mondo di gioco altrimenti parecchio statico. Da ultimo, potremmo spendere ore ed ore per parlarvi dell'alchimia, ma per l'appunto: quest'ultima è rimasta, anche visivamente, legata all'efficientissimo sistema di Atelier Ryza 2. Le chiavi qui sono utili soprattutto per aumentare la qualità degli elementi da sintetizzare; i miglioramenti ci sono, sia chiaro, ma paradossalmente - in confronto all'enormità di tutto il resto - sembrano piuttosto trascurabili. A voi il compito di diventare alchimisti provetti.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (5)
7.3
Il tuo voto

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key è il capitolo definitivo di una serie che negli ultimi anni è andata costantemente in crescendo; una conclusione degna di questo nome, narrativamente ricca e avvincente, contenutisticamente degna di lode. Tutto quello che avete visto in passato è stato o leggermente rifinito o comunque arricchito; dove non era più possibile innovare, si è fatto ricorso a una meccanica inedita - quella delle chiavi - che possono anche non essere utilizzate, ma comunque garantiscono un approccio fresco tanto ai combattimenti quanto all'alchimia. La mappa di gioco, letteralmente immensa e articolata in varie regioni, richiederà un approccio paziente, e l'utilizzo di tutti gli strumenti del caso (funi, oggetti per respirare sott'acqua, cavalcature, stivali alati) che Ryza sbloccherà uno dopo l'altro, pazientemente. Restano il comparto tecnico datato e le animazioni spesso poco convincenti. Ma insomma, a Ryza si sono perdonate tante cose: si perdonerà certamente anche questo.

PRO

  • Mappa immensa, esplorazione appagante
  • Le chiavi arricchiscono combattimenti e alchimia
  • Avventura conclusiva degna di questo nome

CONTRO

  • Riciclo di parecchio materiale (mostri e ambienti)
  • Comparto tecnico come sempre datato
  • Talmente vasto da rivelarsi a volte dispersivo